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Originariamente inviata da aspes
.. quando l'ho provata, da nuova, arrivato verso i 7000 giri nonostante ai tempi io fossi un autentico assassino non ho avuto il coraggio di andare oltre...
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Mia moglie aveva l'Imola, ma l'aveva usata pochissimo, perché a quel tempo era stata varata la legge per cui era necessaria la patente apposita per guidare la moto, ovvero la patente B dell'auto non valeva più per la moto. Non avendo voglia di rifare tutta la trafila per la patente A, l'Imola era finita in un angolo, perciò avevo cominciato ad usarla io un po' per andare al lavoro.
In tangenziale a Milano, a quel tempo, il limite era 130 km/h, perciò tutti andavano almeno a 150 o più.
Qualche tirata a manetta l'avevo fatta anche io ed i tachimetro aveva segnato oltre 165 km/h, ovviamente ottimistici.
Il motore aveva una caratteristica particolare: girava come un orologio se non si superavano i 120; in caso contrario,
dopo la tirata, zoppicava e non si poteva andare a più di quella velocità. Una volta spento e riacceso, il motore ridiventava un orologio.
Questo fatto mi faceva incavolare non poco. Avevo portato la moto da un guru della Guzzi (veramente in gamba), che aveva controllato e regolato tutto, ma senza risolvere.
Il problema lo avevo poi risolto io ed era una stupidata: uno dei condensatori delle puntine era difettoso. Quando "lavorava" al limite a causa della tirata, tendeva ad andare parzialmente in corto circuito; una volta "raffreddato" ritornava efficiente.
L'Imola l'avevamo poi venduta ad un ragazzo; un giorno sulla Statale Paullese ero stato sorpassato da lui insieme ad un gruppo di scalmanati.
Evidentemente andava ancora bene...