Con la quarta prova in programma il prossimo fine settimana sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera il campionato MotoGP entra nel vivo della fase europea. Archiviato il debutto continentale Portimao, Jerez rappresenta la prima delle tappe 'storiche' del mondiale, quelle dove ci sono i maggiori riferimenti e che forniscono i riscontri più attendibili. Di fatto il round portoghese, disputato su un circuito completamente diverso da quello di Losail, ha espresso verdetti quasi coincidenti ed un'ulteriore conferma a Jerez sarebbe quanto mai significativa. Inutile sottolineare come Yamaha, reduce da tre affermazioni in altrettante gare, parta come netta favorita.
YAMAHA HA SVOLTATO, MA RESTA QUALCHE DUBBIO
Il team ufficiale della casa di Iwata ha sinora fatto bottino pieno, col successo di Vinales nella gara di apertura in Qatar e le successive due affermazioni di Quartararo. Il giovane francese poi proprio a Jerez lo scorso anno centrò due perentori successi, che lo portarono ad essere considerato il candidato numero uno al titolo mondiale. Le cose poi andarono in modo molto diverso, e questo impone una certa prudenza nei giudizi. Allo stato di grazia di Quartararo si contrapone la preoccupante battuta a vuoto di Vinales nello scorso appuntamento pdi Portimao. Lo spagnolo, vittima di una scellerata decisione della Direzione Gara e costretto ad una partenza in quarta fila, è parso recitare un copione già visto troppe volte. Ossessionato dalle partenze, è puntualmente incappato nell'errore allo start scattando ultimo per poi recuperare fino ai margini della top ten. Vinales resta un pilota straordinario nelle giornate di grazia ma che ormai da diversi anni puntualmente stecca quando si trova a dover vestire i panni del favorito, ed a questo punto si fatica a pensare a lui come ad un pretendente credibile al titolo. Altri segnali inquietanti per Yamaha provengono dal Team Petronas, con una nuova battuta a vuoto di Rossi e Morbidelli autore di una ottima gara ma ormai insofferente al trattamento riservatogli. Pare anche difficile pensare che le M1 ufficiali, con il blocco imposto allo sviluppo, possano avere fatto uno step tanto grande da far apparire ormai obsoleto l'ibrido 2019/2020 assegnato al romano. La sensazione è che il rapporto tra Petronas e Yamaha non sia più così idilliaco, e lo stesso Morbidelli, pur titolare di un contratto con la squadra malese anche per il 2022, che ha detto chiaramente di mirare ad un pacchetto più competitivo per la prossima stagione. La situazione è piuttosto tesa ed è lecito attendersi evoluzioni nelle prossime settimane.
BAGNAIA LEADER DUCATI, E MILLER E' GIA' UN 'CASO'
La casa di Borgo Panigale ha parzialmente sprecato i due jolly di Losail ma si è riscattata rivelandosi competitiva a Portimao, un tracciato che risultò decisamente ostico lo scorso anno. In realtà la buona vena della rossa in Portogallo è da ascriversi a quella che oggi appare come la prima guida del team ufficiale, ovvero Pecco Bagnaia. Il torinese, autore di una pole position stratosferica e successivamente retrocesso in quarta fila si è reso protagonista di una gara di altissimo livello, mettendo in mostra talento e lucidità. Come per Quartararo, anche per Bagnaia Jerez potrebbe rappresentare una grande occasione, vista la bella e sfortunata prestazione dello scorso anno. Alla gran vena del torinese si contrappone tuttavia il deludente avvio di stagione di Jack Miller, che ancora dopo i test di Losail appariva come il logico numero uno all'interno della squadra. L'australiano ha di fatto steccato tutti e tre i primi appuntamenti ed appare nervoso ed incline all'errore. Non va dimenticato che, al contrario di bagnaia, Miller ha un contratto solo per la stagione in corso ed è chiamato ad una rapida inversione di tendenza. Quello portoghese è stato un fine settimana amaro anche per il Team Pramac, con le cadute di Zarco in gara e di Martin in prova con quest'ultimo seriamente infortunato e costretto a saltare almeno i due appuntamenti di Jerez e Le Mans.
SUZUKI - RINS FALLOSO, MIR SOLIDO
La moto di Hamamatsu si conferma veloce ovunque e la gara di Portimao ha chiarito ancora una volta i valori all'interno della squadra. Rins è forse più veloce ma spesso e volentieri incappa in errori frutto probabilmente della smania di riprendersi quel ruolo da numero uno che da tempo gli è sfuggito di mano. Mir invece si conferma campione di razza, ed il podio portoghese è stato il giusto premio per una gara concreta e volitiva.
HONDA - MARC PENSACI TU
Inutile rimarcare come l'evento clou del Gran Premio del Portogallo sia stato rappresentato dal rientro in gara di Marc Marquez dopo ben nove mesi si assenza ed un calvario indicibile. Se qualcuno nutriva dubbi su voglia e motivazioni del diavolo di Cervera, ha dovuto presto ricredersi. Nessun tarlo mentale, nessuna paura ed un venerdì stupefacente in cui il campione ha sfoggiato pure qualche numero del suo repertorio di acrobata folle. Poi lo scontro con una condizione fisica tutt'altro che ottimale e la necessità di lottare contro il dolore e la fatica in una gara comunque portata a termine con un onorevolissimo settimo posto. Non sappiamo se la condizione fisica sarà già migliore a Jerez, quello che è apparso evidente è che il 93 continua ad essere il solo vero asso nella manica per la casa di Tokyo. Un Marc Marquez a mezzo servizio è comunque in grado di far meglio di tutti i compagni di marca e di mettere una gran pezza ai limiti storici della RCV213. Pol Espargaro ha avuto in Portogallo la giustificazione di un problema tecnico mentre i due piloti del Team LCR, che ricordiamo dispongono di moto ufficiali, continuano a faticare ed a rimediare cadute in serie, tanto da far rimpiangere perfino un 'cascatore' come Cal Crutchlow.
APRILIA, GRANDE CONFERMA
Ormai non sembrano più esserci dubbi sul potenziale della nuova RSGP 21, che anche a Portimao, in una gara condotta finalmente a ritmi 'veri', ha in pratica dimezzato il distacco dai migliori. Ed una nota positiva viene anche da parte di un Aleix Espargaro finalmente concreto e solido, forse perchè non più costretto a correre costantemente appeso ad un filo. Purtroppo Lorenzo Savadori continua a viaggiare nelle retrovie anche se a Portimao, almeno in prova, qualche piccolo passo avanti si è visto.
KTM ANCORA SOTTOTONO
La cavalcata solitaria di Oliveira a Portimao lo scorso anno è sembrata un lontano ricordo, anche in Portogallo la moto austriaca ha deluso le aspettative, molto alte, della vigilia. Va detto che tutti i piloti hanno lamentato problemi con la gomma anteriore deliberata da Michelin per la gara di quest'anno. La RC16, molto caricata sull'anteriore, esige da sempre un pneumatico particolarmente 'sostenuto', ma l'opzione hard dello scorso anno che tanto era risultata gradita non era stavolta disponibile ed i limiti sono venuti fuori. La novità interessante per KTM è la ventilata possibilità di almeno una wild card quest'anno con Dani Pedrosa che porterebbe in gara per la prima volta una moto nata in tutto e per tutto secondo le sue indicazioni.
IL CIRCUITO DI JEREZ
L'impianto sorge nelle vicinanze di Cadice, nella bellissima regione dell'Andalusia, è stato ultimato nel 1985 e ha inizialmente ospitato cinque edizioni del Gran Premio di Spagna di Formula 1, dal 1986 al 1990. Considerato poi non più adatto alla massima categoria automobilistica è attualmente utilizzato per la prova spagnola dei campionati MotoGP e Superbike. Dallo scorso anno il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto, il pluricampione spagnolo scomparso nel 2017.
La pista è lunga
4423 metri e larga 11, si percorre in senso orario e comprende
13 curve, 8 a destra e 5 a sinistra col rettilineo principale lungo poco più di 600 metri.
Dopo essere usciti in prima dalla Curva 13, intitolata a Jorge Lorenzo, i piloti scaricano tutte le marce mettendo sesta un istante prima di passare sotto la struttura che ospita la sala stampa. La sesta viene appena appoggiata per poi iniziare la frenata per la
Curva Expo, una destra lenta a raggio costante che si percorre in seconda marcia. Si tiene la seconda percorrendo il tratto in leggera salita che porta alla
Curva Michelin, una destra a tornare molto lenta e critica per la tenuta dell'anteriore, soprattutto a inizio gara col pieno di benzina e la gomma fredda. Si tiene ancora la seconda in uscita per portarsi verso la
Curva 3, una sinistra da fare in accelerazione con i piloti che in ingresso buttano dentro in successione terza e quarta marcia, rapporto che si mantiene anche per la
Curva 4. E' questa un'altra sinistra veloce cui segue un breve allungo fino alla
Curva Pons, un'ampia destra a raggio costante in cui si deve mantenere velocità da portare al successivo rettilineo dove si appoggia la sesta prima della violenta staccata per la
Dry Sac, una lenta destra di ritorno da affrontare in seconda. In uscita altro 'short shifting' per mettere terza e quarta in successione ed affrontare la
Curva 7. una sinistra veloce che porta alla
Curva 8, una sinistra a tornare . che comporta una delicata frenata in ingresso. In uscita dalla 8 brevissimo allungo fino alla violenta staccata della
Curva 9. Questa e la successiva
Curva 10 sono due destre lente, da percorrere col gas puntato per poi sfruttare l'accelerazione e portarsi alla
Curva Criville che insieme alla successiva
Curva Ferrari forma una coppia di svolte a destra molto veloci da affrontare in piena accelerazione. Il brevissimo allungo che segue porta alla
Curva Lorenzo, un rampino a sinistra in cui i piloti scalano fino alla prima per rilanciarsi nuovamente sul rettilineo del traguardo. Il tornantino finale rappresenta anche l'ultima occasione di sorpasso in caso di arrivo in volata.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW S1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=R2I4Rz5D3nU
[IMG]
best image hosting[/IMG]
ORARI TV
Il Gran Premio di Spagna sarà trasmesso in diretta da SKY, DAZN e TV( con i seguenti orari:
Programmazione SKY Sport MotoGP e DAZN
Venerdì 30 Aprile
9.00 – Moto3, prove libere 1
9.55 – MotoGP, prove libere 1
10.55 – Moto2, prove libere 1
13.15 – Moto3, prove libere 2
14.10 – MotoGP, prove libere 2
15.10 – Moto2, prove libere 2
Sabato 1 Maggio
9.00 – Moto3, prove libere 3
9.55 – MotoGP, prove libere 3
10.55 – Moto2, prove libere 3
12.35 – Moto3, Q1
13.00 – Moto3, Q2
13.30 – MotoGP, prove libere 4
14.10 – MotoGP, Q1
14.35 – MotoGP, Q2
15.10 – Moto 2, Q1
15.35 – Moto 2, Q2
Domenica 2 Maggio
8.20 – Warm Up Moto3
8.50 – Warm Up Moto2
9.20 – Warm Up MotoGP
11.00 – Moto3, gara
12.20 – Moto2, gara
14.00 – MotoGP, gara
Programmazione TV8
Sabato 1 maggio
Q1 Moto3 12:35 – 12:50
Q2 Moto3 13:00 – 13:15
FP4 MotoGP 13:30 – 14:00
Q1 MotoGP 14:10 – 14:25
Q2 MotoGP 14:35 – 14:50
Q1 Moto2 15:10 – 15:25
Q2 Moto2 15:35 – 15:50
Domenica 2 magg
Moto3 11:00
Moto2 12:20
MotoGP 14:00
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2021
1 28 Marzo 2021 Qatar Losail International Circuit
2 4 Aprile 2021 Doha Losail International Circuit
3 18 Aprile 2021 Portogallo Algarve International Circuit
4 2 Maggio 2021 Spagna Jerez de la Frontera
5 16 Maggio 2021 Francia Le Mans
6 30 Maggio 2021 Italia Mugello
7 6 Giugno 2021 Catalogna Montmelò
8 20 Giugno 2021 Germania Sachsenring
9 27 Giugno 2021 Olanda Assen TT
10 11 Luglio 2021 Finlandia (TBD) Kymiring
12 15 Agosto 2021 Austria Red
13 29 Agosto 2021 Gran Bretagna Silverstone
14 12 Settembre 2021 Aragona Aragon
15 19 Settembre 2021 San Marino e Riviera di Rimini Misano
16 3 Ottobre 2021 Giappone Motegi
17 10 Ottobre 2021 Tailandia Chang Circuit
18 24 Ottobre 2021 Australia Phillip Island
19 31 Ottobre 2021 Malesia Sepang
20 14 Novembre 2021 Comunità Valenciana Ricardo Tormo
_____________