Domenica 16 Luglio 2006
parto da Menton alle ore 12, un caldo spaventoso. Devo andare a casa per cui decido di fare la Route des Grand Alp e scendere dalla val di Susa verso Torino.
Passo incolume il col del Turini, prendo un pò di goccioloni ma niente di che tanto che non metto nemmeno l'antipioggia.. con sto caldo è un toccasana... sul Col St.Martin prendo un bel temporalone estivo.. tanta acqua, metto l'antipioggia, nessun problema...
Adesso viene il bello
inizio la salita per il col de la bonette, 2800 metri di colle.
pioviggina mi fermo e rimetto l'antipioggia che avevo ottimisticamente tolto ..
fumo una sigaretta sotto una tettoia e penso "non piove tanto... vado su"
riparto, faccio 500 metri e si scatena l'apocalisse . Pioggia a secchiate misto grandine, le auto si fermano.. io non potevo ormai fare altro che andare pian piano su iniziando a temere per i lampi che si scatenavano nei prati di fianco alla strada...
faccio circa 3 km sotto un diluvio notevole ma continuo a salire , ingenuamente non so cosa mi sta attendendo un pò più in là.
Supero un gruppo di baracche, unico possibile riparo nei 6 km che mi separano dalla cima ma non mi fermo... ***** mi fermo a fare ?
500 metri dopo le baracche inizia a tempestare , grandina così forte che mi sembra di essere sotto a una sassaiola, fa malissimo, non vedo più niente, un muro di acqua vento gelido e ghiaccio viene giù con una violenza spaventosa ma ero sotto a una montagna di fango che era chiaro non aveva molta voglia di stare su.
Salgo con uno strato di grandine a terra e la montagna che si sgretolava di fianco... sassi anche di 50 cm di diametro rotolavano giù... vedevo il muretto a secco che pisciava acqua da tutte le parti e speravo reggesse almeno fino al mio passaggio... in quel momento ho avuto paura davvero.
Dopo qualche centinaio di metri vedo alcune macchine ferme... una frana e un torrente in mezzo alla strada, per fortuna diminuisce la volenza della pioggia... scendo dalla moto e provo a passare a piedi.. si può fare, ci sono 40 cm d'acqua che scendono ma la forza non è tanta anche se sotto c'è di tutto... accendo la moto e passo il primo guado.
Continuo a salire... una seconda frana, una terza ma si riesce sempre a passare.
Cessa un pò di piovere mi fermo e faccio una foto.. devo ricordarmi di quest'inferno !
http://www.coda-design.it/foto/thumbnails.php?album=80
in queste foto, credetemi... non rende l'inferno che è successo la sopra, il guado precedente dove pensavo di tutto tranne che a fare le foto, ne ai 20 cm di grandine che si erano depositati negli ultimi 3 km fino alla cima...
Cmq meno male che non ho dato ascolto ai francesi che scendevano.. tutti si fermavano e mi dicevano in quella loro lingua incomprensibile " non andare su! non andare su! "
Sono arrivato in cima e sul versante opposto , la discesa che porta a Barcellonette non si era scatenato quel delirio e la strada era accettabile.
Decido di cercare di arrivare il più in fretta possibile a Cuneo, prendendo il Larche ... pure qui ho beccato l'inferno ma niente in confronto a quello che avevo visto prima... mi spiace non essermi fermato ad aiutare a passare un guado di un centinaio di metri a due stradisti che erano dietro di me.. avevo un freddo pazzesco e volevo solo arrivare a casa... si saranno aiutati fra loro .
a sto giro è andata bene, il GS è sempre una certezza in queste occasioni... ti amo GS !
La conclusione di tutto ciò è che le Alpi mi hanno ricordato la loro imprevedibilità... per questo mi viene da sorridere quando vedo gente che va in giro in maglietta e senza l'antipioggia nel sottosella... quanti ne ho visti ieri !
Torno a lavorare !
Ciaz Merk
R1200GS
" Non Andare Su !!! "
Modalità lineare
