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Quelli che amano guardare il Panorama In questo forum si parla di MOTOTURISMO è dedicato a chi ama viaggiare e macinare km su km per visitare il mondo |
06-09-2016, 11:04
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#201
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2013
ubicazione: Milano
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Però due fotine potreste postarle nè....
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RT-K1600GT-GWdct ora GS1250
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06-09-2016, 11:26
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#202
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Guest
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io ho postato il video
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06-09-2016, 11:59
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#203
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2013
ubicazione: Milano
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Ma dove? Io non lo vedo....
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RT-K1600GT-GWdct ora GS1250
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06-09-2016, 12:07
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#204
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Guest
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è in un altro post
Ultima modifica di asderloller; 07-09-2016 a 08:30
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06-09-2016, 19:24
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#205
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Mukkista doc
Registrato dal: 22 Nov 2004
ubicazione: freehold
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Complimenti, video molto carino.
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Sig.na Rottermeier (gs 1150 twin nera)
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07-09-2016, 00:04
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#206
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 10 Nov 2009
ubicazione: verona
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07-09-2016, 10:38
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#207
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Guest
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Giorno 1.
Arrivo a Keflavik
Comincia il viaggio. L'atmosfera è uggiosa in Italia, perfetta per partire. Siamo rilassati, è il primo giorno di ferie per noi e non vediamo l'ora di arrivare in Islanda.
Niente bagaglio, solo 2 zainetti, il resto è partito insieme alla moto 2 settimane prima.
Dopo un volo abbastanza palloso (SAS + Icelandair) di un po' di ore sbarchiamo alle 17 a Keflavik, aggiustiamo gli orologi e sono le 15. Bel tempo.
Tip: Corriamo subito a prendere una SIM, della NOVA per circa 15€. La scelta si rivela ottima, prenderà dappertutto molto bene. La useremo per chiamare con Whatsapp e rimanere in contatto con amici e parenti.
Appena fuori dall'aeroporto prendiamo il FlyBus direzione Hotel a Reykjavík dove verranno scaricate le moto.
Il FlyBus è un servizio ottimo, potete ordinarlo anche su internet.
Tip: il servizio FlyBus+ vi porterà direttamente all'hotel/guesthouse scelta (ditelo appena saliti sull'autobus). Prima arriverete alla stazione degli autobus (appena fuori il centro) e poi una navetta vi porterà in centro alla destinazione scelta.
Recuperiamo la moto, attimi concitati, ci vestiamo e ripartiamo direzione Keflavik (esattamente da dove siamo venuti).
Siamo finalmente soli, con la nostro moto, in un nuovo paese. È quel momento magico che noi motociclisti ben conosciamo, ci sentiamo immersi in una nuova atmosfera con la nostra fedele compagna (mi riferisco sia alla moto che alla zavorrina) ad accompagnarci.
Tra una cosa e l'altra si è fatto "tardi" sono quasi le 8, arriviamo alla guesthouse, scarichiamo il bagaglio e proviamo a fare la spesa. Il Bonus che avevo segnato chiude alle 7, ma scopriamo che c'è un altro supermercato poco più avanti, per nulla fornito, prendiamo del pane e della nutella per la colazione del giorno dopo.
Cerchiamo un posto per mangiare la sera, becchiamo un locale "americano", come ne troveremo tanti in giro, stasera hamburger.
La cittadina di Keflavik è bruttina, ma è solo per una sera. Non abbiamo ancora visto niente dell'Islanda, andiamo a dormire.
Giorno 2
Facciamo i turisti
La giornata parte sotto i migliori auspici. Sole. Pieno. Bellissima giornata. Ci alziamo presto, verso le 7 ma siamo già pronti per partire.
Visto che l'appuntamento in Blue Lagoon (da prenotare assolutamente in largo anticipo) è tra le 10 e le 11 decidiamo di tornare in "centro" e guardarci un po' in giro. C'è un bel porticciolo, con qualche scogliera bassa e un mare piatto, che ci fa annusare un po' di mare, ma che dico mare Oceano!
Torniamo a prendere la moto e partiamo.
Tip: Prima benzina Islandese. Inserite la vostra carta di credito, inserite quante corone islandesi volete fare (5000 sono ok per tutti i tipi di moto) e fate benzina. Tutto quello che non verrà utilizzato verrà ovviamente non conteggiato.
Siamo precisi come orologi svizzeri e arriviamo alla Laguna.
Coda. Tanta coda.
"Ma abbiamo prenotato" pensiamo noi "questi cazzoni figurati saranno arrivati qui all'ultimo".
No, quella è la coda dei prenotati. Torniamo in fila. Che comunque nel giro di mezz'ora viene smaltita.
Tip: tutti prendono il pacchetto Comfort, se spenderete 15€ di più c'è il pacchetto Premium (che ha in più accappatoio, ciabatte e il tavolo prenotato al Lava resturant e del vino omaggio se mangiate lì) che vi consentirà di tagliare tutta la fila, perchè ha un'entrata a parte. Se volete risparmiare il Comfort va benissimo, l'asciugamano in dotazione è più che sufficiente.
È un posto STRATURISTICO ma è semplicemente MAGNIFICO.
L'organizzazione è totale, la pulizia anche, il personale gentilissimo nonostante la mole di turisti. Pensavamo di passarci giusto qualche oretta... ne passeranno 5 e siamo ripartiti a forza!
Tip: Per un pranzo veloce vi consiglio il bar della laguna, ha degli ottimi panini (io ne ho mangiato uno con uova, salmone, mostarda al miele, lattuga) a dei prezzi ITALIANI che per gli standard islandesi sono tanta roba!
Ripartiamo controvoglia, ma è l'Islanda che dobbiamo visitare, non la Blue Lagoon.
Destinazione Krisuvik.
Qui comincia l'Islanda fatta di odore di zolfo, di terra che ribolle di colori magnifici e di paesaggi che cambiano ogni minuto.
Ripuntando verso la capitale passiamo per il lago Kleifarvatn e affrontiamo la nostra prima sterrata.
Ho avuto la sbagliata percezione che sarebbero state tutte così, belle piste di terra battuta, per fare i fighi con il proprio GS, mi accorgerò presto di essermi sbagliato.
Facciamo rotta verso la Nautholsvik Geothermal Beach ma è troppo tardi, tutti se ne sono già andati e comincia a calare il sole. Ma ve la consiglio. Vi farete il bagno nell'acqua dell'Oceano, ma calda! Ogni x ore infatti viene rilasciata, in questo piccolo perimetro, dell'acqua geotermale che riscalda a temperatura "umane" quella dell'Oceano. Un'esperienza da provare!
Ultima modifica di asderloller; 07-09-2016 a 10:42
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07-09-2016, 11:07
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#208
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Guest
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Giorno 3
Abbandoniamo le "grandi" città, puntiamo verso sud
Partiamo di buon'ora. È semplicemente impossibile non partire di buon'ora, la luce comincia a disturbare il sonno già dalle 4 del mattino e gli islandesi non hanno ne tapparelle ne infissi a mascherarla. Solo semplici tendine, senza senso, che in Italia non useremmo nemmeno in ufficio per ombreggiarci.
Prima fermata Seljalandsfoss. Non starò qui a descrivervi i posti, vi darò solo qualche indicazione.
Tip: vicino alla cascata, appena 2-300 metri, ce n'è un'altra altrettanto interessante, ma meno conosciuta, Gljúfrafoss nascosta in un anfratto. L'ho trovata più divertente di Seljalandsfoss, entrate dentro questa piccola "grotta" e dalla sommità della parete vedrete cadere una cascata! Stupenda! Vestitivi con l'antipioggia (anche le scarpe) perché vi farete il bagno di sicuro.
Tornate verso il parcheggio davanti a Seljalandsfoss e mangiatevi la torta di carote, come descritto nella Lonely Planet, è davvero buona come dicono! Lasciate perdere le cioccolate che è come bere il nesquik.
Ora di pranzo. Noi ci siamo fermati a Gamla fjósið, zuppa volcano e hamburger della fattoria vicino. Ottimo, prezzi buoni per l'Islanda.
Ripartiamo verso Seljavallalaug una piscina termale abbastanza famosa ma, per i miei standard, abbastanza deludente.
Ci si arriva dopo aver affrontato una breve sterrata un po' scassata, ma niente di impossibile, solo fate attenzione. Poi si molla la moto e si arriva dopo una camminata, seguite i turisti, alla piscina.
Niente di che. Nel senso, il posto è magnifico di per se, in mezzo alla natura, con montagne tutt'intorno ma la piscina ha il colore del grande fiume Po'. Verdognola, con pezzi di muschio, piantine ecc... uno schifo. Sì è calda ma io non ci tornerei, fondo viscido.
La giornata diventa caldissima, decidiamo di tirare dritto fino a Vik (la nostra meta) e poi tornare indietro, senza bagaglio, si tratta di una deviazione di 40 minuti tra andare e tornare e staremo più comodi.
Torniamo indietro a Skogafoss. SPETTACOLO.
Salite i 700 gradini che vi separano dalla cima, ne vale la pena.
Tip: dalla salita "ufficiale" partono anche delle divagazioni a metà cascata, molto scenografiche per foto o anche solo per ammirarla. Ma fate attenzione, non ci sono protezioni di nessun tipo.
Avremmo poi dovuto andare allo scheletro del DC-35 Super Dakota, ma la pista è stata chiusa e lo si raggiunge solo a piedi, non esiste per una roba del genere.
Dyrhólaey, raggiungete assolutamente il faro. La vista è spettacolare, il paesaggio stupendo. C'è una piccola sterrata che sale verso il faro, divertente, piatta e che si inerpica su per la scogliera (facilissima). Poi tornate indietro e continuate sulla strada, fino ad arrivare più ad est di Dyrhólaey (tra Dyrhólaey e Reynisdrangar) per ammirare la forza delle onde che si infrangono sulle scogliere. Roba a cui non siamo abituati qui.
Un mare che sembra inghiottirti ad ogni onda, gigante, immenso, scuro.
Poi Reynisdrangar e poi Vik a dormire.
Mangiamo allo Strondin Bistro and Bar, un "timballo" di merluzzo (molto buono) e un filetto di Salmone. Tutto buono e bello, ma assolutamente costoso e porzioni risicate per i nostri standard. Fame.
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07-09-2016, 11:43
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#209
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Guest
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Giorno 4
Il ghiaccio
Partenza, sosta supermercato per farci dei panini (con l'immancabile salmone) e via.
Systrafoss, Foss á Siðu, Krossarfoss, tutte cascate minori, carine... ma dopo aver visto certa potenza di fuoco è difficile ritornare allo stupore.
La nostra vera meta è Svartifoss. Una bellissima cascata tra colonne basaltiche geometriche. Arriviamo al parcheggio, comincia la salita (circa un'ora e mezza tra andare e tornare).
Tip: appena arrivati al parcheggio vi accorgerete di una strada asfaltata che sale alla vostra sinistra, interdetta alla circolazione dei veicoli ma non a quella pedonale. Utilizzatela per risalire almeno il primo pezzo della passeggiata, è molto più comoda e veloce (il sentiero è pur sempre un sentiero), vi ricongiungerete al sentiero più avanti.
Puntiamo verso una delle 2 famose lagune glaciali: Fjallsárlón.
Siamo elettrizzati dal vedere per la prima volta dal vivo un'iceberg e l'attesa viene ripagata da uno spettacolo elettrizzante. La natura ti fa sentire così piccolo, insignificante a volte, ormai rinchiusi nelle nostre scatolette, nelle nostre case, tutto ci appare così addomesticato e poi ti si aprono paesaggi del genere e rimani lì, inebetito, a guardare uno spettacolo immenso.
Vabbè, riflessioni romantiche a parte, dobbiamo ripartire, abbiamo prenotato il giro nello Zodiac (gommone) nella più famosa (e ancora più bella IMHO) Jökulsárlón.
Jökulsárlón è super turistica, ma come tutte le cose super turistiche c'è sempre un perché. Non ve la descrivo nemmeno, la dovete andare a vedere con i vostri occhi. Le foto, i video, non riusciranno mai ad imprimere i colori e le sensazioni di una natura che non viviamo più.
Tip: lo Zodiac costa poco più del giro in anfibio, ma è spettacolare. Intanto va molto più verso l'inizio del ghiacciaio (è molto più veloce, con l'anfibio ci vorrebbe una vita) e poi si infilano tra gli iceberg alla ricerca delle foche o per farvi fare lo scatto della vita. Vi verrano fornite indicazioni sul ghiacciaio durante la visita. http://icelagoon.com/
Mi raccomando prenotate prima, molto prima.
Torniamo a Vik, domani ci aspetta una giornata che scopriremo essere dura.
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07-09-2016, 12:16
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#210
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Guest
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Giorno 5
Il lungo sterrato
Tempo uggioso, come l'umore. Sì, quando si è sui forum si sboroneggia sempre di capacità mai acquisite, ma ora sei qui e sai che la tua moto è una enduro solo nelle pubblicità e che il tuo Garmin quella Pista non ce l'ha. C'è la cartina, c'è il punto che hai fissato "Hveravellir", che dovrebbe essere a metà strada.
Risaliamo da Vik e arriviamo all'imbocco della F35, una sterrata "facile", ma lunga (circa 200km). Ci fermiamo proprio all'inizio della pista, ci prepariamo un panino e aspettiamo lo spunto per partire. Vediamo le grosse jeep fermarsi nella piazzola antistante la nostra moto a sgonfiare un po' le gomme, noi non lo faremo, la paura di bucare è troppa e non voglio rischiare.
Il navigatore, settato punto a punto, dice 53km. La mente stradale pensa "passeggiata".
Comincia la sterrata, veloce, una pista di terra con qualche sasso qui e la, mi alzo sulle pedane, faccio il figo, stracarico in 2 sulla pista.
Ci fermiamo poco più avanti a fare foto, questa F35 è davvero una passeggiata penso, torniamo allegri e spensierati.
Poi, poco più avanti, la strada comincia a cambiare, comincia a salire e la terra comincia a mancare, sostituita da sassi più o meno grandi, con un fondo più o meno compatto.
Alla mia prima esperienza di fuoristrada (ma comunque dentro una strada, come ci insegna @peppone ) credo di aver clamorosamente cannato mezzo, 300 e passa kili di moto, gomme gonfie.
Comincia la parte difficile, ho paura di cadere a terra, di fare male a me, alla zavorrina e alla moto.
Ma è solo un timore, in realtà la moto fila via liscia, la sensazione di cadere non si avvicina mai alla realtà delle cose ed apprezzo il neutrale comportamento della moto.
Sincera, ed è quello che mi serviva.
Il difficile arriva più che altro dal non avere idea di dove sei. I kilometri calano, ma non come dovrebbero e non stiamo puntando dritti al punto, stiamo andando verso est.
Nella mente del novizio spuntano interrogativi assurdi del tipo "ho sbagliato strada" (ma se ce n'è solo una?), nel mentre le jeep ti sfrecciano accanto senza curarsi che tu, a differenza loro, devi mantenere l'equilibrio. Nuvole di polvere improvvise entrano nel casco, lo richiudo con una mano, mi fermo per non cadere.
MA QUANDO CAZZO ARRIVA STA HVERAVELLIR?
Faccio due conti in testa, sto girando da 2 ore, ad una media prossima ai 20/25 orari, cazzo dovremmo esserci ormai. Chiedo informazioni a due tizi in bici nel mio maccheronico inglese "whatsammeriganistis" sento che tra loro si confrontano in italiano, allora gli sparo un "quanto manca?": 8km... vabbè.
Ripartiamo, vorrei solo arrivare a metà, per tirare le somme sui tempi.
Cado dentro a qualcosa, pensavo a terra e invece no è sabbia, apro il gas, per istinto, il manubrio si muove esco dalla sabbia.
La seconda sabbia che arriva è più difficile, so che è sabbia, so che non so guidare in fuoristrada quindi metto giù i piedi. Si pianta la moto.
Do gas, ne esco.
Terza sabbia, qui devo fare un mix tra mettere giù i piedi e dare gas, sono quasi arrivato, non voglio stenderla, ne va del mio onore e della mia salute mentale.
Passa anche questa e ne passeranno altre. Fino ad arrivare finalmente ad Hveravellir.
Mi sdraio a terra, manco avessi fatto la Dakar. L'energia nervosa ti sfianca e l'idea di essere ancora a metà strada mi deprime, anche perchè manca la maggior parte della strada. A che ora finirò?
Mi sento un po' pirla, la pista in se, sabbia a parte, non era difficile, non ho rischiato niente. Ma il bagaglio, la responsabilità per la zavorrina, non mi fanno stare tranquillo.
Volevamo fare una sosta alla sorgente, ma sono troppo nervoso e non me la godrei.
Chiedo lumi ai motociclisti che trovo, che scendono tutti da nord, mentre io sto salendo.
"una passeggiata, solo qui alla fine un po' di sabbia".
Penso immediatamente che non so andare in moto. Questo è un crucco di taglia large, carico più di me anche se da solo e mi dice che è una passeggiata.
Morale sotto le scarpe riparto, ancora sabbia. La zavorrina mi incita (santa donna, santissima donna) e ad un certo punto, tutto finisce.
Strada di nuovo di terra, larga, bella, compatta, ricomincio a dare gas, 90-100 all'ora, non mi pare vero, è finita.
Sempre un po' di paura che ad un certo punto ritorni come all'inizio ma poi i km passano e la strada non cambia, il Garmin finalmente ritrova la pista, ho un orario, ho un tempo di percorrenza, ho una zavorrina intera, una moto intera e un paesaggio splendido davanti a me.
La strada si inerpica ancora, dolcemente, su di una collina, sotto un lago, vicino il sole che sta per calare. Delle volpe artiche ci attraversano la strada. È l'idillio che stavo cercando e l'ho trovato.
Penso a quanto mi sono preoccupato per nulla, ma tutte le cose nuove fanno sempre un po' paura.
Arriviamo in serata a Akureyri. Domani ci aspetta una giornata piena.
Tip: prendetevi i vostri tempi. È una pista facile, ma se come me siete inesperti non sottovalutate mai il rischio. Alla fine dell'F35 ho trovato un GS, targato italia, con un danno sopra le teste (che poi ha proseguito in Jeep) e ho saputo di un'altra coppia con la zavorrina, dopo una caduta, che si è rotta una caviglia. Quindi attenti, come sempre quando si va in moto.
Continua...
Ultima modifica di asderloller; 07-09-2016 a 13:01
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07-09-2016, 12:53
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#211
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Mukkista doc
Registrato dal: 11 Jul 2013
ubicazione: Sonacippa
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Qualcuno ti aveva detto k60? karoo?
E pensare che volevi andari con le st...
Contento che ti sia andata bene, anche per chi ha esperienza c'è una bella differenza tra farlo da solo in un bosco (magari vicino casa) e farlo carico in due su una pista ben lontana da casa.
Si fa presto a rovinarsi le vacanze...
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07-09-2016, 12:55
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#212
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Guest
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@wolter alla fine, visto che è tutto andato per il meglio, sono contento di avere delle gomme ancora spendibili pure qui in Italia
alla prossima ti ascolto di più comunque
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07-09-2016, 13:02
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#213
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Mukkista doc
Registrato dal: 11 Jul 2013
ubicazione: Sonacippa
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Ti capisco, viaggi simili sono anche piuttosto costosi e risparmiare un paio di cento euro può far gola, ma se consideri il rischio overall ne vale davvero la pena?
Non che con le gomme giuste non si vada in terra eh, ma insomma quando ti trovi in certi frangenti aiutano.
Comunque bellissimo viaggio, seguo il report che non si sa mai debba prenderne spunto tra un anno o due
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09-09-2016, 00:10
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#214
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xxxxx
Registrato dal: 17 Aug 2013
ubicazione: Bergamo
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Asd, scrivi talmente bene che temo tu abbia un gemello idiota che scrive su qde in tutti gli altri topic
Complimenti di nuovo, ti si legge con piacere (però ora datti una mossa!)
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4 cc di menefotto e un biscotto tornito
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09-09-2016, 10:12
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#215
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Guest
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@iome86 si chiama bipolarismo
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09-09-2016, 12:13
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#216
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xxxxx
Registrato dal: 17 Aug 2013
ubicazione: Bergamo
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4 cc di menefotto e un biscotto tornito
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10-09-2016, 21:29
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#217
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Mukkista doc
Registrato dal: 13 Oct 2013
ubicazione: Milano
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asderloller, grazie per questo tuo resoconto. Mi sarà utilissimo il prossimo Giugno quando ci andrò io. Finalmente mi sono deciso e ho prenotato già il giro che farò. Però dopo aver visto tempi e costi del trasferimento in nave...ho acquistato i biglietti aerei e noleggiato un fuoristrada...a 4 ruote
attendo con ansia il resto del tuo viaggio.
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RT-K1600GT-GWdct ora GS1250
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11-09-2016, 00:32
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#218
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Mukkista
Registrato dal: 24 Mar 2010
ubicazione: la spezia
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ciao asderoller ho appen a finito di leggere il tuo racconto della f35 e l ho rivissuta pari pari quando la feci due anni fa con il mio adv carico zavorrina che piangeva dalla paura e gomme stradali non è stata proprio una passeggiata come molti raccontavano sul forum.
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bmw 1250 gs adv tb my 20121 "la nerina" e bmw k1600 gtl my 2017 “la grigina”
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14-09-2016, 15:34
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#219
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Pivello Mukkista
Registrato dal: 22 Aug 2015
ubicazione: Catania
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Posso chiedere in totale quanto hai speso in 2 ? Non mi pare di averlo letto precedentemente
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F 800 GS 2009
Ultima modifica di Blurred00; 20-09-2016 a 01:19
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