Ciao, anche noi la scorsa estate abbiamo scelto il Perigord come meta per le nostre vacanze motociclistiche.
Oddio, il programma originale prevedeva di andare in Spagna, ma il meteo bollente ci ha dissuaso.
Non che in Francia fosse fresco, ma sempre meno dei 42° della Spagna centrale...
Allora, veloce resoconto.
Prima tappa ad Avignone, tutto per strade statali
Che dire, niente di che: il Palais des Papes è soprattutto grosso e imponente, il famoso pont d'Avignon...boh... il tutto condito da un'afa terribile.
Secondo giorno: Avignon - Cahors, passando per il Pont du Gard e la Corniche des Cevennes - alla ricerca di un po' di frescura.
Bellissima strada, come quasi tutte in Francia.
E il Pont du Gard, dopo quasi due millenni, è ancora in piedi: splendido, comunque avevo trovato più suggestivo l'acquedotto di Segovia.
Cahors è diventata la nostra base per i successivi quattro giorni.
Così si poteva viaggiare scarichi, e togliere l'abbigliamento tecnico nelle ore più calde.
Qualche Km a est di Cahors c'è il villaggio di Saint Cirque Lapopie: trattasi di un villaggio medievale conservato quasi perfettamente, ovviamente zeppo di ristorantini modello "trappola per turisti": comunque molto suggestivo, incastonato in uno splendido paesaggio.
Interessante, da Cahors, la strada alla scoperta dei vini della regione, che fra l'altro sono veramente ottimi e neppure troppo costosi : si sviluppa lungo il corso del Lot, a ovest della cittadina.
Cahors stessa è decisamente carina: c'è una zona medievale molto ben conservata, c'è il ponte fortificato patrimonio dell'umanità, ci sono anche almeno un paio di ottimi ristoranti... mode "vacanza enogastronomica" on...
Ovviamente non potevamo mancare la visita a Rocamadour ( incredibile come siano riusciti a costuire quel complesso in quella posizione pazzesca, qualche secolo fa...).
Quello che manca, almeno per me, è l'impatto "mistico", ma per un buon cattolico sarà certamente diverso.
E altrettanto ovviamente siamo stati una giornata a zonzo fra Sarlat la Caneda e La Roque Gageac.
Allora, Sarlat è splendida, non solo nella sua parte medievale. Forse, per goderla appieno, bisognerebbe andarci non in agosto...
Amen, si fa quel che si può.
A Sarlat abbiamo vissuto un tentato avvelenamento ad opera di un "ristoratore" che ha rovinato a mia moglie il resto della giornata... ecco, consiglio spassionato: se potete, evitate le concentrazioni di ristorantini-tutti-uguali-finti-tipici che allignano nelle aree più turistiche.
In questo, la scelta di Cahors si è rivelata astuta: NON è un luogo di turismo di massa, grazie a Dio. E quindi non ci sono trappole per turisti.
Durante tutti questi giretti, abbiamo percorso un'infinità di strade provinciali e statali nelle zona, tutte stimolanti, circondati da un paesaggio verdissimo, con la suggestione dei due fiumi ( Dordogna e Lot) che serpeggiano pigri nella campagna.
Non avendo interessi archeologici o speleologici, ci siamo astenuti dalle immersioni nelle profondità della terra
In compenso, ci siamo immersi con entusiasmo nella visita a un paio di produttori di specialità locali ( foie gras), con moderato saccheggio conseguente.
Vino purtroppo niente, perchè lo spazio a bordo è comunque limitato e il programma prevedeva una successiva sosta a Cognac
I quattro giorni successivi siamo stati a Bordeaux.
Che dire? La Dune du Pilat da sola vale il viaggio...un mare di sabbia sospeso fra un oceano verde e uno azzurro...meravigliosa
Le ostriche e i gamberoni freschissimi che si gustano nei ristoranti in riva alla Garonna ....mi viene ancora l'acquolina in bocca.
I vigneti e gli "chateaux" ( alcuni veri castelli, altri semplici cantine) nella zona del Medoc sono particolarmente suggestivi: le distese di viti, tutte tagliate meticolosamente alla stessa altezza, danno l'impressione di un enorme prato sopraelevato.
Per il ritorno, abbiamo scelto di sostare nei pressi di Brive, per poi trascorrere la nostra ultima notte in Francia a Puy en Velay, graziosa cittadina molto suggestiva e particolare, con le sue enormi statue e il Santuario arroccati sui picchi rocciosi che incorniciano la città.
In conclusione: abbiamo scoperto in parte una zona della Francia che ancora non conoscevamo, penso che ci torneremo fuori dalle stagioni di punta.
In particolare, mi incuriosisce l'Alvernia, che stavolta abbiamo solo sfiorato, e mi piacerebbe completare la visita del Perigord.
Strade splendide ovunque, ospitalità sempre curata ( tranne l'albergo a Bordeaux che era un pelino "sfigato") , ma soprattutto cortese e amichevole, cosa che in Francia non sempre capita.
Purtroppo ho poche foto, sto giro abbiamo fatto soprattutto filmati... vedrò di pubblicare comunque qualcosa
Ciao a tutti