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Vecchio 16-10-2009, 05:56   #26
mattia
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X ora ho guardato le foto e già ti ammiro e invidio.
Con calma mi leggerò il report. Poi magari un giorno, se ti va, ci si incontra, tanto non abitiamo lontani e mi racconti tutto dal vivo!

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Vecchio 16-10-2009, 11:09   #27
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X ora ho guardato le foto e già ti ammiro e invidio.
Con calma mi leggerò il report. Poi magari un giorno, se ti va, ci si incontra, tanto non abitiamo lontani e mi racconti tutto dal vivo!
Attenzione che poi non perdono......arrivo con pc e videoproiettore

Conosci una qualche birreria con una parete chiara e una presa di corrente ?
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Vecchio 16-10-2009, 11:12   #28
mattia
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Se trovo il videoproiettore lo possiamo fare a casa mia!

Gli interessati di sicuro non mancano x ammirare tutto sto popò di roba!


E anche se la birra non mi piace, x l'occasione si trova un bel barilotto x i maschietti e x le femminucce vinello!
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Vecchio 16-10-2009, 11:26   #29
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Se trovo il videoproiettore lo possiamo fare a casa mia!

Gli interessati di sicuro non mancano x ammirare tutto sto popò di roba!


E anche se la birra non mi piace, x l'occasione si trova un bel barilotto x i maschietti e x le femminucce vinello!
Io ho videoproiettore, pc e casse per il sottofondo musicale.....non perdono !
Mettiamoci d'accordo, magari oltre che sul forum scrivimi anche via mail

maurizio_zanni@yahoo.it

P.S. il vino va benissimo
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Vecchio 16-10-2009, 11:36   #30
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Perfetto!

Dammi un po' di tempo: ora son malata . E la prox settimana parto x le ferie. Appena torno ti contatto!
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Vecchio 18-10-2009, 01:08   #31
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Oggi è il 15 settembre, il pastore si è già alzato e io preparo la moto per partire. Per la benzina, capisco che un poco più avanti un tipo che si era fermato poco prima dal ristorante vende la benzina.
Uno dei cuochi mi saluta



Arrivo al “distributore”: che schifo di servizio, nemmeno i punti premio fedeltà, una vera indecenza





ovviamente, come in tutti questi paesi e come nel sud est asiatico (es.Laos) se io ti porto la benzina dove non ci sono distributori, te la faccio pagare un poco di più. Qui era rincarata del 60%...infatti questa era poi la macchina di quel pastore/benzinaio



dopo un paio d’ore ha iniziato a soffiare un vento trasversale alla strada e sull’asfalto si formava un “lenzuolo” di sabbia ondeggiante





qui mi ero fermato a prendere un caffè



poi all’improvviso, dopo tanti chilometri l’acqua








finalmente dopo nemmeno 400km un cartello con l’indicazione di Konye Urghench





porca miseria arrivo alla frontiera Turkmenistan-Uzbekistan



CHIUSA !!!!!!!!!!!!!!!!! Colpo di stato ? Attentato terroristico ? Guerra locale scoppiata ieri fra i due paesi ? Macchè, pausa pranzo. Questa non l’avevo mai vista davvero. Da mezzogiorno ad un orario che nessuno poi conosce c’è la pausa pranzo.

Anche questi stanno aspettando



tremo al pensiero di dover affrontare nuovamente la dogana turkmena, ma uscire si rivela senz’altro più veloce che l’entrata a Turkmenbashi. Alla frontiera uzbeka trovo un capitano che parla davvero bene inglese e mi da il permesso di ricopiare da una mappa appesa alla parete il tratto Nukus-Beyneu. Io l’ho usata e devo dire che alla fine è risultata davvero precisa



mentre compiliamo i moduli per l’ingresso in Uzbekistan ad un certo punto mi chiedono di che colore sia la mia moto: guardo dalla finestra e inizio a dirglielo e si mettono tutti a ridere, dal capitano a quello che stava scrivendo. Stavano in realtà chiedendomi dove, nel libretto italiano di circolazione, fosse indicato il colore della moto. Gli spiego che non c’è. Poi parlo col capitano della strada e lui che spesso è di servizio anche alla frontiera col Kazakhstan mi rassicura dicendomi che partendo da Nukus, troverò un poco di pietre, poi asfalto sino a poco prima della frontiera e poi la pista di terra rossa fino a Beyneu. Vabbè, andando piano ci arrivo.
Alla frontiera ci sono anche dei motociclisti francesi e tedeschi, 4 in tutto, che hanno brillantemente risolto il problema di girare in Cina con la moto. Stanno viaggiando con 2 sidecar cinesi che hanno comprato proprio in Cina. Con poco più di 1000 euro a testa hanno così avuto a disposizione un mezzo proprio con cui hanno girato liberamente, nessun funzionario li ha seguiti né gli è stato imposto alcun itinerario. Ovviamente il discorso cambia se si vuole entrare in Cina col proprio mezzo. Avevano tutti i documenti in cinese e in russo. Sono passati da Urumchi e Kashgar, da dove sono entrati in Tajikistan, poi Uzbekistan e ora andavano in Turkmenistan.
Una soluzione decisamente interessante devo riconoscere.
Loro vengono da Nukus e mi danno la dritta per l’hotel Nukus: 10$ a notte. Riparto e arrivo a Nukus la capitale della regione del Karakalpastan: se la desolazione e l’apatia sono due punti fermi della vostro stile di vita, allora vi suggerisco una settimana in questa cittadina uzbeka.

L’hotel



la stanza è a doppio letto con bagno e televisione



inoltre la carta moschicida fornita dalla direzione funziona davvero bene



mentre finisco di scaricare la roba avverto un ottimo odore di fritto e annuso l’aria. L’uomo che era alla reception mi fa un cenno come per chiedermi se mi da fastidio, ma io gli rispondo che invece è un’odorino invitante. Allora mi fa cenno di seguirlo nel corridoio e arriviamo in cucina, dove stanno friggendo il pesce per la cena degli addetti dell’albergo. Dopo che accetto di fare un brindisi con la vodka (a ridagli e pure a stomaco vuoto) mi offrono il pesce preparato secondo la miglior tradizione uzbeka: cosparso di sale grosso e poi buttato nell’olio bollente.







devo riconoscere che intervallando la vodka col pesce fritto e la cipolla e i pomodori i 5 giri successivi di bevuta sono andati per il meglio.

Alla sera ho fatto un giro per Nukus, ma a parte i pochi ristoranti (in uno addirittura suonavano) non c’era altro: a mezzanotte ero già sotto le lenzuola, dopo aver cambiato la carta moschicida.
Il giorno dopo, il 16 settembre, decido di fare un giretto per la città con la luce del sole, ma di partire per Beyneu, così da spezzare il tratto in due parti: sono più di 400 km, troverò bene un posto da dormire.



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Vecchio 18-10-2009, 01:11   #32
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Ora spendo due parole su una miglioria tecnica effettuata mentre ero ancora in Turkmenistan vicino al confine con l’Uzbekistan. Pensando al tratto fino a Beyneu ho pensato ad una tanica di riserva. Con 5 litri avrei avuto a disposizione 21 lt di carburante e quindi oltre i 550 km di autonomia. All’ultimo distributore turkmeno però hanno solo taniche (kanistra in russo) grandi. Un’automobilista fermo a fare il pieno mi regala una tanica di plastica da 4 lt per l’olio: giusto, se tiene l’olio, tiene anche la benzina. La pulisco con un poco di benzina: avevo la mia tanica made in Central Asia !
Qui la dovevo ancora usare e la portavo vuota appesa con le corde elastiche.





mi fermo da un ristorante dove ho visto dei camion per chiedere dove possa trovare un distributore prima che inizi la strada verso Beyneu e inoltre per cambiare un poco di $ in sum uzbeki. Al mattino ero stato in banca e il cambio era 1 $ =1500 sum, davvero basso. Al bar c’è un simpatico ragazzo bielorusso, Andrew T. che zaino in spalla sta girando l’Asia Centrale in autostop. Parla inglese e mi aiuta a chiedere informazioni. Dentro al ristorante cambio dei dollari 1$=1870 sum. Andrew studia all’università e mi mostra un documento del suo docente di Minsk che prega di dargli tutto l’aiuto possibile, in quanto Andrew sta partecipando come ricercatore ad uno studio sulle abitudini alimentari delle popolazioni degli stati dell’Asia Centrale…ovviamente se lo è preparato lui con lo scanner e photoshop : geniale. Qualche volta lo ha aiutato a trovare un passaggio.

A quello che in teoria è l’ultimo distributore prima che la strada si inoltri nel deserto, correndo parallela alla ferrovia mi fermo per il pieno e decido di riempire anche la mia kanistra da 4 lt. Riesco a fissarla comodamente sul lato destro fra la moto e la borsa rigida. Poi su consiglio del benzinaio la sposto a sx, dove non c’è la marmitta !





un cartello coi km !!!!!!!!!!!!! Devo immortalarlo è una rarità in Uzbekistan



esattamente non so dove posso arrivare, ma è pomeriggio e Jasliq mi sembra ragionevole come tappa. Dopo un bivio ( ho seguito un motociclista) si parte subito con una bella pietraia che mi ricorda quella dello scorso anno fra Kazahkstan e Kirghizstan: nel 2008 furono quasi 70. Ho una fortuna incredibile per il 2009 solo 42, alleluia. Dopo 10 km capisco che la velocità ideale 8per me e il mio Suzuki9 sono i 30/35 km all’ora. Inizio ad avere dei dubbi sul fatto di arrivare a Jasliq. Ok mi dico, allora vorrà dire che ci mettero 2 o 3 giorni per arrivare a Beyneu. Dopo poco più di 30 km ( quindi più di un’oretta di viaggio sui sassi) vedo l’indicazione di un distributore: la benzina quando c’è va comprata, mi fermo e con 3 litri faccio il pieno. Anche qui niente raccolta punti fedeltà…e io che speravo di raccogliere abbastanza punti per il Tom Tom !





l’asfalto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sono finite le pietre ed inizia il tipico asfalto ondulato uzbeko e precisamente delle righe trasversali al senso di marcia che ti fanno vibrare anche le sopraciglia. Questo però è a tratti, ogni tanto sparisce, poi lo ritrovi: anche qui velocità di marcia bassa con l’ondulato, massimo 60 km/h: fa caldo e guido solo con la t-shirt a maniche lunghe: peccato è quella blu scuro e avevo intenzione di usarla per le serate eleganti. Purtroppo è diventata da tempo un indumento di viaggio e quindi non è più possibile lavarla.



mi sto avvicinando



verso sera il deserto prende dei colori meravigliosi



arrivo a Jasliq, sono le sette di sera: si cerca da dormire. La città è un poco a sinistra, ma io mi fermo da questo bar/autostazione lungo la strada principale. Decido di prendere un caffè e chiedere informazioni. Il gestore mi dice che se voglio posso dormire lì, ma sarò in stanza con un’autista che il mattino dopo si sveglia alle 6,30. C’è anche il ristorante, va benissimo. Quanto costa chiedo ? Poco mi risponde. Allora va bene.





per cena la moglie del ragazzo ha preparato il plov





ho provato a fare una foto col sole calato, ma non è venuta un granchè: le luci che vedete sono la città di Jasliq la popolazione è fra i 1000 e 2000 abitanti



questo è il proprietario del posto, anzi lui è il figlio del proprietario: mi è parso di capire che gestissero un certo numero di pullman ed un servizio di officina



questi 3 ragazzi invece lavoravano per lui ed hanno dormito con me e l’autista



Mattina del 17, mi alzo presto, sono io che sveglio l’autista, vado in bagno



il sidecar del ragazzo



come sempre se non ci sono distributori in una città, allora qualcuno la deve per forza vendere. Non è infatti pensabile che la gente debba farsi 200 km per trovarla. Al mattino questo camion con i serbatoi pieni, arriva, la travasa nelle taniche e con un paio di rincari eccola pronta per essere venduta. Compro il bottiglione da 5 lt





per i casi di estrema urgenza io suggerisco di portarsi dietro un piccolo tubo di plastica: in emergenza potete sempre convincere qualcuno per la strada (pagando di più) di darvi un poco di benzina dal suo serbatoio. Dovete però avere con voi un recipiente che permetta di capire quanta esattamente ne prelevate.



controllo la direzione: la cartina e la mia piccola mappa fatta al confine non lasciano dubbi sono sulla strada giusta…del resto c’è solo questa e poi il sole sorge a est, io grosso modo sto andando a ovest e al mattino devo averlo dietro







arrivo alla frontiera col Kazahkstan: è chiusa. Ma ormai la so lunga: pausa pranzo anche qui. Io ho pane e acqua, ma dei camionisti kazaki mi offrono un panino con della carne.





La dogana è abbastanza veloce e riparto per Beyneu che dovrebbe essere a 80 km più o meno. Qui la strada diventa una pista di terra rossa che col bagnato è una rogna (Fabio puoi confermare ?) : asciutta non da problemi.



In un punto però c’è una deviazione e la deviazione ( 1 km ) è tutta coperta di sabbia. Mi ero informato: peso all’indietro così la ruota anteriore non si pianta e lasciar andare la moto. Il peso all’indietro un poco lo avevo tenuto, e lascio anche andare la moto, nel senso che mi scappa proprio di mano. Di colpo mi cappotto sul lato sinistro, ma ho il riflesso dei miei anni passati di judo e non metto la mano in fuori, ma tengo il braccio lungo il corpo a mano aperta. Botta pari sul fianco, ma la borsa laterale rigida impedisce alla moto di cadermi sopra. Non si spegne neppure. Esco da sotto la mot, la tiro su e riparto. Vaffanculo alle lezioni teoriche di guida sulla sabbia. 10 all’ora, piedi larghi a fare da pattino e via. Passo di fianco a un camionista insabbiato (deduco stia pronunciando il nome di Allah invano) e ritrovo la splendida terra rossa.

Una mandria di dromedari e cammelli



sarà il metodo di marcatura dei mandriani locali: forse è meno complicato di quello made in USA



Ok non ho attraversato terre misteriose e sconosciute, però la banalissima foto dal cartello di Beyneu mi da un’enorme soddisfazione.



inoltre poco dopo ritrovo Andrew che è riuscito ad arrivare in autostop fino a qui: fantastico.

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Vecchio 18-10-2009, 18:54   #33
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Bellissimo viggio Momi.
Sei proprio spassoso.
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Vecchio 18-10-2009, 23:03   #34
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Bravissimo, bellissimo (racconto ed immagini), tanta ammirazione.
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Vecchio 19-10-2009, 08:06   #35
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Vecchio 19-10-2009, 08:43   #36
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credo come diversi altri il seguito lo stiamo aspettando! invidia pura e ammirazione per un viaggio ed un racconto simile. La gente che hai incontrato sembra tutta cordiale e dedita all'ospitalità è davvero così o hai avuto qualche come dire "momento di difficolta"?
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Vecchio 19-10-2009, 12:21   #37
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Vai momi20, il seguito ce lo "sorbiamo" con grande attesa!

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Vecchio 19-10-2009, 13:52   #38
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credo come diversi altri il seguito lo stiamo aspettando! invidia pura e ammirazione per un viaggio ed un racconto simile. La gente che hai incontrato sembra tutta cordiale e dedita all'ospitalità è davvero così o hai avuto qualche come dire "momento di difficolta"?
In tutta sincerità no, ma credo dipenda anche dal riuscire a comportarsi normalmente. Se arrivi con la tua moto in uno di quei posti lungo la strada, dove viene servito da mangiare e la parcheggi, ti metti a sedere (se ci sono le sedie ), cosa ti puoi aspettare ?
Che venga qualcuno a darti da mangiare.
Sembra una banalità , ma è così. Poi in quei paesi, quando inizi ad avere distanze di 200km fra una città e l'altra, mi sembra sia normale e naturale che se fai una sosta vicino a qualche camion, nel mezzo del deserto, qualcuno si avvicini per chiederti chi sei o cosa fai e magari ci si metta a mangiare assieme.
Per quel che mi riguarda, in italia, se qualcuno con uno zaino (o senza zaino) passa da casa mia o dove lavoro e mi chiede un'indicazione, cerco di aiutarlo.
Se chiede da mangiare vedo di dargli qualcosa...se cerca di vendermi fazzoletti o accendini, allora nisba.
Può sembrare semplicistico, ma nelle mie vacanze io credo sempre molto nel detto "Aiuta e sarai aiutato".
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Vecchio 19-10-2009, 15:22   #39
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Mi hai ricordato quei simpaticoni di Terra circa.....
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Vecchio 19-10-2009, 15:23   #40
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http://www.mondoenduro.com/terracirca.html
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Vecchio 19-10-2009, 19:03   #41
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Volentierissimo.
Io leggerei anche il racconto dei precedenti viaggi che hai citato in questo.
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Vecchio 19-10-2009, 20:22   #42
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Dalla mappa che hai messo al primo post mi e' sembrato di vedere che sei passato dalla Ucraina alla Romania a sud della Moldavia..se e' cosi' da quale dogana sei passato,e difficolta' ?
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Vecchio 19-10-2009, 23:06   #43
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Dalla mappa che hai messo al primo post mi e' sembrato di vedere che sei passato dalla Ucraina alla Romania a sud della Moldavia..se e' cosi' da quale dogana sei passato,e difficolta' ?
Per un problema con la moto ad Odessa sono dovuto rimanere un paio di giorni in più, allora ho tolto la Moldavia e sono andato in Romania passando il confine a sud, anche se a un certo punto devi fare anche il controllo della frontiera Moldava, una specie di dogana tripla.
Nessun problema: alle dogane basta stare al proprio posto, aspettare e dare i documenti che chiedono.
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Vecchio 19-10-2009, 23:06   #44
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Anche se è pomeriggio avanzato, decido comunque di proseguire, Atyrau è un poco troppo in là, ma almeno voglio arrivare a Makat. Un poco prima della città vedo un’”albergo” che sicuramente fa al caso mio



per 10 $ ho la camera, col supplemento di 2$ posso usare la doccia all’esterno, una cabina di legno con una cisterna sopra…il proprietario si raccomanda di chiudere l’acqua mentre mi insapono !
Per cena una zuppa e del pane, ma poi col caffè mi danno anche dei biscotti



foto di gruppo coi miei compagni di camerata



poi è venuto anche il titolare nella camera



io avevo iniziato a leggere il mio libro, ma poi hanno portato un dvd di……



esatto !! L’ultimo James Bond, oltre a tutto io non lo avevo visto. Perfetto, anche se l’audio in russo non mi era molto comprensibile ed i sottotitoli in kazako (credo) non sono poi serviti a molto.

Al mattino




colazione con un buon caffè e biscotti (gli stessi della cena della sera precedente) e poi via in sella.



in questa città mi sono fermato per cambiare dei $ e un signore ad un distributore mi ha accompagnato con la sua macchina fino alla banca.









Ad Atyrau mi fermo in un caffè per fare il punto della situazione e leggendo le fotocopie di un viaggio fatto da altri motociclisti, mi accorgo che citano un ponte sul fiume Ural (che taglia in due la città) e che idealmente segna il confine fra Asia ed Europa. Già trovato qualcosa da fare.

Qui sono in Asia



in mezzo



sono in Europa



ora di pranzo e così festeggio il mio ritorno in Europa: è un momento solenne e quindi apro la scatola di carne comprata in Turkmenistan, prima di Darvaza !



ora mi aiuta anche la mia guida dell’Asia Centrale della Lonely Planet del 2000 e vado a vedere la chiesa russa ortodossa









prima di ripartire è meglio fare un poco di spesa ed in supermercato prendo del pane, un paio di scatolette e un formaggio tenero da spalmare…ovviamente non poteva che essere il formaggio Viola, già testato in Georgia



poi prendo la direzione di Astrakan, nome che ho sempre avuto in mente per via del libro di Piero Chiara, “Il Cappotto di Astrakan”, che però non ho mai letto, ma so che narra di un ‘italiano che si reca a Parigi senza programmi, ma solo per viverci un po’





alla frontiera con la Russia non ci penso nemmeno e vedo cosa trovo per strada per dormire. Solo che il cielo diventa scuro e poi a tratti inizia a piovere in maniera leggera. Vedo un albergo con dei camion lungo la strada, ma sono nemmeno le cinque del pomeriggio. Mi fermo al prossimo…e qui scatta la legge di Murphy: alle sei e mezza ho già passato alcuni altri paesini, ma di posti da dormire nisba. Quando la pioggia aumenta un poco mi fermo in un bar e chiedo se in città (4 case 9 c’è un albergo. Niente da fare. Esco e la pioggerellina sta continuando: ok bisogna trovare un riparo per la notte. Una delle ragazze che lavora nel bar però esce e mi indica una grande casa verde poco lontano e mi dice di provare lì. Mi da l’impressione di un ospedale…posso anche provare a dire che sto male.



arrivo alla porta e busso e viene ad aprire una signora: con un po’ di russo e dei gesti riesco a farle capire che sono da solo e ho bisogno di un posto dove dormire. Mi guarda , rientra e dopo un poco riappare e mi fa segno che va bene. Prima però mi fa cenno di andare a mangiare e delle persone con una tuta blu mi accompagnano in una mensa. Non è un’ospedale, ma una sede della compagnia nazionale del gas del Kazakistan e quell’edificio funge da dormitorio per gli operai.



la cena





poi mi fanno andare dalle stanze: sono grandi con 4 letti singoli. Faccio la doccia, poi dopo qualcuno vuole sapere del mio viaggio e tiro fuori le mappe





quello più giovane è un ingegnere minerario



in camera parlando con uno degli operai, capisco che lavorano 9 ore al giorno su vari turni per 14 giorni consecutivi e poi ne fanno 14 a casa. Lui ha più di 40 anni e guadagna oltre i 1100$ al mese. Non è male, ma gli chiedo poi se a casa ha un altro lavoro e mi spiega che negli altri 14 giorni fa l’autista, poi ha i figli, la moglie, i lavori di manutenzione della casa: ci guardiamo negli occhi e ci viene da ridere. Qui per 14 giorni lavora ma si rilassa, la vera sfacchinata è negli altri 14 a casa !



al mattino colazione in mensa e faccio uno scatto anche alle cuoche







riparto, saluto e vengo salutato da tutti e raggiungo la frontiera con la Russia


.Stavolta è una sciocchezza dico a me stesso: i moduli me li mangio come noccioline e ho il visto ecc…e però l’assicurazione per la moto per girare in Russia mi chiedono nell’ufficio dove devo compilare i moduli ? Ti pareva. Trovo l’ufficio dove fare l’assicurazione. Quando riesco a spiegare all’impiegata la cilindrata della mia moto, vedo che guarda sconsolata le sue tabelle: non ha il valore di riferimento per una moto così piccola. Va a chiedere in un altro ufficio e poi decidono di farmi la tariffa minima, 20 $. Allora prendete i $ ? No solo i rubli. C’è l’ufficio cambio ? Si ma è pochi metri oltre la frontiera. Gentilmente la guardia capisce e mi fa andare fino all’ufficio e qui faccio una cazzata: cambio solo 40 $. Torno dalla dogana, pago l’assicurazione, poi vado nell’altro ufficio, compilo i moduli, torno alla sbarra dalla mia moto…insomma alla fine passo in Russia. Io devo raggiungere Rostov, per poi entrare in Ucraina. Avevo letto che tanti in moto facevano il percorso Rostov-Volvograd-Astrakan, posso farlo al contrario, ma poi ci penso un’attimo e vedo che posso anche attraversare in mezzo, più o meno. Vado da dei camionisti che dovevano andare in Kazakistan e chiedo un percorso per andare a Rostov, ma nel mezzo. Segno le città che mi indicano e riparto: ci sarà anche lì qualcosa da vedere.
Io ho fatto il percorso in giallo



appena dopo la frontiera , prima di un incrocio a T, dove tra l’altro c’era una camionetta della polizia, vedo un cartello che indica Astrakan sia a dx che a sx, con due distanze diverse, 30 e 80 km !
Torno indietro e lo rileggo è proprio così. C’è un bus e chiedo e lui mi indica sx e dx: allora prenderò la più corta. Meglio chiedere anche alla polizia, ma sono loro a farmi cenno di fermarmi. Controllo dei documenti, poi la magagna, per leggere il cartello ho fatto inversione a U, ma sulla striscia continua. Stiamo parlando di un’inversione di pochi metri, però…uno dei poliziotti mi comunica un’importo spaventoso. Allungo le braccia facendo segno di mettermi le manette. Lui gentilmente mi rassicura: la multa verrà spedita in Italia, devo “solo” pagare 70 € di spese postali ! Gli mostro il bancomat, ma come non ho dei soldi con me ? Gli apro una borsa laterale e gli faccio vedere il forellino e il riso e il sacco a pelo. Va bene dice posso andare, ma patente e libretto di circolazione li tengono loro. Ehh no bello: gli dico che la polizia di frontiera ( Militia Granitza) mi ha spiegato che loro possono prendere nota di tutto ma i documenti rimangono a me. Conciliabolo nella camionetta e poi dopo dieci minuti torna e sorridendo mi fa vedere che strappa il verbale, mi ridà i documenti e mi saluta. Lo ringrazio dal profondo del cuore e riparto. Ok ci ha provato, però io l’infrazione l’avevo fatta. Ci devo stare attento.



per la strada più corta si passa su un ponte a pedaggio



passo per Astrakan e qui i futuri mariti ne devono fare di fatica per mettere il lucchetto dell’amore






mica male quest’albergo









mi fermo per una sosta e questi automobilisti mi offrono il pesce essiccato (pescato da loro)





mi avevano detto che per oltre 200 km non c’erano benzinai, mi sembra impossibile, con tutte quelle città e allora poco più avanti chiedo a questi 2 camionisti che stavano cambiando una ruota. La benzina la trovo 60 km più avanti e a Yashkul trovo di sicuro da dormire.
Quello coi capelli grigi è simpaticissimo e dopo aver visto il viaggio che sto facendo, mi da delle mele da mangiare e poi dell’acqua e mi dice che faccio benissimo ad andare a Rostov: cosa c’è da vedere chiedo ? Con le mani mi mima un grosso seno e deduco che deve essere la caratteristica delle ragazze di quella città: si può pensare ad una sosta



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Vecchio 19-10-2009, 23:26   #45
susty
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Per un problema con la moto ad Odessa sono dovuto rimanere un paio di giorni in più, allora ho tolto la Moldavia e sono andato in Romania passando il confine a sud, anche se a un certo punto devi fare anche il controllo della frontiera Moldava, una specie di dogana tripla.
Nessun problema: alle dogane basta stare al proprio posto, aspettare e dare i documenti che chiedono.
Quindi mi pare di capire che si riesce a passare direttamente in Romania senza 'incappare' nella Transnistria....
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Vecchio 20-10-2009, 08:07   #46
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go la moto che no la s'empisa mia par meno de 300 km... e alora seito nar come 'n semo
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Vecchio 20-10-2009, 08:43   #47
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Quindi mi pare di capire che si riesce a passare direttamente in Romania senza 'incappare' nella Transnistria....
In Transnistria ci passi solo se da Odessa vai in Moldavia a Chisianu (la capitale), passando il confine lungo la M16 (E58) e quindi passando anche per la "capitale" di questa regione autonoma che è Tiraspol.
Da Odessa si può comunque raggiungere Chisianu andando a nord verso Kiev lungo la E95 e poi a un certo punto tagliando verso est. Questa era la mia intenzione, ma avendo perso alcuni giorni ad Odessa per un problema alla moto ho dovuto rivedere l'itinerario.

Non è che passare per la Transnistria sia poi una cosa memorabile. Negli anni 90 quando la Moldavia proclamò la propria indipendenza dalla Russia, in Transnistria (compresa nei territori moldavi) era dislocata la 14 armata dell'esercito russo, che si schierò a fianco dei separatisti. Di fatto vi fu una proclamazione unilaterale di indipendenza della Transnistria col generale Aleksandr Ivanovič Lebed comandante della 14 armata che si comportava come un politico della regione della Transnistria. La Russia continuò quindi a schierare illegalmente le sue truppe ed a servirsi di questa regione, per alimentare un traffico internazionale di armi...cosa che credo faccia comodo a tutti gli stati della terra.

In sostanza parlando coi biker di Odessa (ci arriverò col report) passare per questa regione significa semplicemente dover versare dei soldi per nulla, solo per poi dire ci sono passato, che può anche essere una buona ragione a seconda dei punti di vista. Sono comunque soldi che non vanno sicuramente ad alimentare opere di beneficenza. Con 200 km in più lo si può evitare.
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Vecchio 20-10-2009, 12:53   #48
ILMAGO
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Smile

...ancora complimenti!!!
Ma la domanda come dire... sorge spontanea...
per evitare problemi di carattere fisiologico, dovuti all'alimentazione "particolare" e alle condizioni igieniche generali... hai fatto qualche vaccino o terapie particolari oppure sei semplicemente un "caterpillar"?!? (nel qual caso complimenti multipli!!!)

Cordialissimi saluti!!!
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Vecchio 20-10-2009, 13:32   #49
susty
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In Transnistria ci passi solo se da Odessa vai in Moldavia a Chisianu (la capitale), passando il confine lungo la M16 (E58) e quindi passando anche per la "capitale" di questa regione autonoma che è Tiraspol.
Da Odessa si può comunque raggiungere Chisianu andando a nord verso Kiev lungo la E95 e poi a un certo punto tagliando verso est. Questa era la mia intenzione, ma avendo perso alcuni giorni ad Odessa per un problema alla moto ho dovuto rivedere l'itinerario.

Non è che passare per la Transnistria sia poi una cosa memorabile. Negli anni 90 quando la Moldavia proclamò la propria indipendenza dalla Russia, in Transnistria (compresa nei territori moldavi) era dislocata la 14 armata dell'esercito russo, che si schierò a fianco dei separatisti. Di fatto vi fu una proclamazione unilaterale di indipendenza della Transnistria col generale Aleksandr Ivanovič Lebed comandante della 14 armata che si comportava come un politico della regione della Transnistria. La Russia continuò quindi a schierare illegalmente le sue truppe ed a servirsi di questa regione, per alimentare un traffico internazionale di armi...cosa che credo faccia comodo a tutti gli stati della terra.

In sostanza parlando coi biker di Odessa (ci arriverò col report) passare per questa regione significa semplicemente dover versare dei soldi per nulla, solo per poi dire ci sono passato, che può anche essere una buona ragione a seconda dei punti di vista. Sono comunque soldi che non vanno sicuramente ad alimentare opere di beneficenza. Con 200 km in più lo si può evitare.
Infatti avevo in programa un giretto in Crimea passando dalla Bulgaria e dalla romania per raggiungere l'Ucraina ma non ero riuscito a trovare molte notizie in merito.Il mio obbiettivo era proprio quello di evitare la Moldavia e poter passare da sud direttamente in Ucraina.
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Vecchio 20-10-2009, 13:55   #50
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...ancora complimenti!!!
Ma la domanda come dire... sorge spontanea...
per evitare problemi di carattere fisiologico, dovuti all'alimentazione "particolare" e alle condizioni igieniche generali... hai fatto qualche vaccino o terapie particolari oppure sei semplicemente un "caterpillar"?!? (nel qual caso complimenti multipli!!!)

Cordialissimi saluti!!!
Lo scorso anno avevo fatto un paio di vaccinazioni ( non mi ricordo adesso quali) ma erano ancora valide e quindi non le ho ripetute. Vado di solito all'USL e la dottoressa mi indica le profilassi consigliate ed eventualmente quelle indispensabili.

Se guardi bene il report, l'alimentazione non è particolare, ma solo molto semplice. Il plov, ad esempio, è semplicemente riso con verdure e carne, tutta roba bollita.
Se compri del pane da una bottega, che rischio mai vuoi che ci sia ? Idem per le verdure.
No davvero, nessuna precauzione in particolare.
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