6 apr 2018 – Dopo un “lungo” inverno ed un inizio stentato di primavera, finalmente un giornata ideale per far un giro in moto.
Avevo in mente le “mie” Dolomiti, la SS48 “delle Dolomiti” e avrei potuto anche andarci ma un minimo rischio di freddo-gelido ai passi c’era nelle previsioni e all’ultimo momento non ho voluto rischiare.
Ho deciso perciò di andare sulle strade delle Alpi Giulie, a cavallo del confine italo/sloveno, risalendo dapprima la strada che costeggia il fiume Isonzo, da Gorizia fino a dove si poteva perché il passo della Moistrocca (Vrsic) era chiuso per neve.
Sole, strade pulitissime con ottime pavimentazioni, nessun traffico, né turistico, né commerciale. Meglio di così non potevo trovare!
E le vette imbiancate, candide, spettacolari almeno ai miei occhi.-
http://www.youreporter.it/gallerie/S...Alpi_Giulie/#1
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Partito alle ore 9,00 … salutando i miei fiori in giardino
Ed aspettando il passaggio del treno che sta creando polemiche a non finire perché codesto treno è sempre vuoto e blocca il traffico in uscita da Sacile verso Pordenone …
Ho fatto una bella corsa fino a Villesse che mi ha visto praticamente nascere e crescere …
Gustato un buon caffè a casa di mia madre, novantenne, autonoma e vive sola …
….ho proseguito risalendo da Gorizia il fiume Isonzo.
Strada senza traffico in una giornata splendida :- è stato un bel proseguire .- Questa strada che costeggia sempre l’Isonzo sembra fatta apposta per la mia V_Strom 650 abs nel senso che la moto ama strade con curve e controcurve ma a scorrimento veloce; strade dove dà il meglio di se stessa.-
Una sosta a Kanal dove l’Isonzo viene attraversato …
http://www.youreporter.it/video_Kana..._a_mezzogiorno
e poi sosta all’incrocio per la strada chiusa del Mangart …
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Che la strada del Mangart fosse chiusa non è una sorpresa in questo periodo, ma da quel che si vede la sua riapertura richiederà tempo e denaro per metterla in sicurezza.
Al vicino passo Predil non mi sono fermato anche se meritava una foto il valico confinario tutt’intorno innevato; ma avevo appena fatto una lunga sosta al bivio del Mangart e volevo fermarmi anche al lago di Predil che con le montagne che si rispecchiavano nelle sue acque è stato un bel vedere .-
Questo cannone ricorda la ex-Yugoslavia là dov’è puntato quasi a difendere l’Italia. Poi pensando che la ex-Yugoslavia ci vedeva dall’alto, beh direi che avrebbe difeso ben poco una eventuale avanzata nemica.-
Nella salita al passo di Sella Nevea, nei tornanti ombrosi, avevo a bordo strada pareti di neve che mi ricordavano strade più mitiche, soprattutto austriache.
A Sella Nevea qualche turista straniero scendeva dalla strada del Montasio innevata da qualche accenno di “valanga”. Per il resto tutto chiuso, tutto in silenzio.-
Discesa su Chiusaforte, breve sosta, e senza più fermarmi via via verso casa .-
Alla prossima …..dove non si sa, ma sempre con lampsssss
aquilasolitaria