Titolo:
22/11/'63
Titolo originale:
22/11/'63
Autore:
King, Stephen
Casa Ed:
Sperling & Kupfer (collana Pandora)
isbn:
9788820051358
Pag:
767
Prezzo:
23,90 €
Prima Pubblicazione:
11/2011
Erano 15 anni che non leggevo più le opere di King, insopportabilmente prolisso e descrittivo, quando per Natale mi è stata regalata quest'ultima fatica dell'autore del Maine. Mi son detto che dopotutto a caval donato... e così, con poca convinzione, ho iniziato a leggerlo.
In poche parole, quasi 800 pagine di romanzo letteralmente divorate in meno di una settimana (nel frattempo lavorando). Non so da quanti anni non mi accadeva di sfruttare ogni ritaglio di tempo per procedere nella lettura di un libro, concentrato sul dipanarsi della narrazione in ogni momento della giornata.
Si parla di un viaggio nel tempo, dal 2011 all'America di fine '50/inizio '60, nel tentativo di fermare la mano dell'assasino di JFK e così migliorare il futuro. Ma al di là dell'ipotetica premessa, più o meno contestabile, a farla da padrone è l'azione, la psicologia dei personaggi, l'atmosfera di "quell'America" che ci fa sentire dentro a un film di 50 anni fa e, su tutto, un romanticismo mai stucchevole eppure tanto profondo da muovere alle lacrime in più occasioni. Avvincente, con una certa lucida coerenza rara nel genere e, soprattutto, commovente. Le pagine finali poi sono di un lirismo unico e non è semplice restare impassibili mentre le battute finali del libro scorrono sotto gli occhi del lettore. Personalmente ieri sera ho pianto come un vitello mentre gli ultimi paragrafi passavano sotto i miei occhi stanchi e bagnati.
Se non è un capolavoro davvero poco ci manca.
E ancora una volta si dimostra l'assoluta stupidità dei pregiudizi. Onore al Re!