La lunga trasferta extraeuropea del mondiale MotoGP impone tappe forzate ed i prototipi si apprestano a riaccendere i motori già questo fine settimana, per la tradizionale tappa giapponese di Motegi. Il Circus ha appena vissuto lo storico debutto in India, che pure al prezzo di intoppi e traversie di vario genere,è da considerarsi largamente positivo. Un circuito, quello di Buddh, bello e tecnicamente interessante, anche se da migliorare sotto diversi aspetti, ed un apuntamento che, parlando della classe regina, potrebbe aver rappresentato un momento cruciale del campionato. Di fatto, una corsa al titolo che sembrava ormai risolta solo poche settimane fa, si è completamente riaperta, almeno per quanto riguarda i primi tre piloti della classifica generale, con la conferma che, in questa fase convulsa, ogni minimo errore rischia di essere pagato a carissimo prezzo. Purtroppo anche questa volta non sono mancati incidenti ed infortuni, con due piloti, Luca Marini ed Alex Marquez, costretti a chiudere anzitempo il fine settimana di gara. Per Marini, la frattura alla clavicola costerà l'assenza almeno fino all'Indonesia, mentre per Alex Marquez, che ha sofferto la frattura di tre costole, non sono anxora noti i tempi di recupero.
DUCATI - BAGNAIA SBAGLIA, MARTIN E BEZZECCHI INCANTANO
Un fine settimana, quello di Buddh, tutto da dimenticare per il campione del mondo in carica, che negli ultimi tre appuntamenti del campionato ha dilapidato quasi tutto il vantaggio che aveva accumulato in classifica generale. I 66 punti vantati alla vicilia del round di barcellona si sono infatti ridotti ad appena 13, per di più nei confronti di un avversario come Jorge Martin, che pare non sbagliare più un colpo. Dopo essere stato costretto a giocare in difesa a Misano, con una grande prova di tenacia e di orgoglio, per Bagnaia sarebbe stato fondamentale stoppare il trend positivo del rivale e tornare al successo, ma così non è stato. Questa volta, sull'inedito tracciato di Buddh, pilota e squadra non sono riusciti ad ottenere quella messa a punto raffinata e perfetta, risultata decisiva in tante altre occasioni, con l'obbligo quindi di una guida troppo vicina al limite. L'errore commesso in gara la domenica è molto grave in ottica di campionato, ma in parte giustificato dalla necessità di dover reagire, e di non potersi ancora accontentare. Se Martin si è confermato, ad impressionare davvero è stato Marco Bezzecchi, già protagonista di una fenomenale rimonta nella Sprint Race del sabato, dopo essere stato centrato da Marini alla prima curva. Nella gara lunga della domenica, presa rapidamente la testa della corsa, Bezzecchi ha imposto un ritmo insostebibile per chiunque, andando a vincere in beata solitudine e tornando pienamente in lizza per la corsa al titolo. Una prestazione stellare che aumenta il rammarico per tutte le occasioni perse, quelle che hanno visto il pilota del Team Mooney VR46 messo fuori gara al via a causa di errori commessi da altri piloti. Inutile dire che la gara di Motegi sarà cruciale per tutti e tre i pretendenti al titolo, con Bagnaia a ritrovarsi nella posizione più scomoda.
KTM, UN FINE SETTIMANA SOLO DISCRETO
La casa austriaca è tornata a rappresentare la seconda forza in campo, anche se, su un tracciato inedito ma sulla carta abbastanza congeniale alle caratteristiche della RC-16, sarebbe stato lecito aspettarsi di più. Ci si èmessa di mezzo anche la sfortuna, con i due piloti ufficiali estromessi dalla Q2 e costretti a partire quasi dal fondo dello schieramento. Ancora una volta Binder ha saputo comunque riscattarsi in gara, ma ormai è da considerarsi tagliato fuori dalla otta per il titolo, Continua purtroppo la fase apatica di jack Miller, letteralmente irriconoscibile dopo lo stupefacente inizio di stagione. Appare infine sempre più probabile che sarà Pol Espargaro il pilota 'sacrificato' per far posto a Pedro Acosta, e del resto appare questa la scelta più logica.
APRILIA, CHE SUCCEDE?
Difficile riconoscere, nella moto vista in azione a Misano e Buddh, la micidiale macchina da guerra protagonista dei fine settimana di Silverstone e Barcellona. L'approccio ad un tracciato inedito, per di più sulla carta nemmeno così sfavorevole, sembrava promettere bene, e le prove del venerdì sembravano una conferma. Alla resa dei conti però, le gare hanno raccontato una storia diversa, con una prestazione largamente inferiore alle attese e per di pià qualche problema di affidabilità ad accrescere i timori di un deja-vu. Il finale di stagione del 2022 era stato infatti all'insegna di un crollo verticale delle prestazioni e dell'affidabilità, e quest'anno la follia del calendario potrebbe aumentare di parecchio le difficoltà. Preoccupa anche il momento di scarsa vena di oliveira, pilota 'fine' e bisognoso di trovare piena confidenza e fiducua nel mezzo. Forse proprio il portoghese rappresenta la cartina altornasole delle attuali difficoltà della casa di Noale.
YAMAHA E HONA, CHI SI RIVEDE
Del tutto inatteso il risultato ottenuto in India dalle due case giapponesi, che pur senza far gridare al miracolo, sono apparse decisamente meno lontane dalla migliore concorrenza. Segnali incoraggianti erano arrivati fin dal venerdì, ma si dava per scontata la solita debacle in gara, quando davvero emergono punti di forza dei rivali e magagne proprie. Ed invece la figura p stata più che discreta, con il podio di Marquez nella Sprint race, quello di Quartararo nella gara di domenica e discreti piazzamenti da parte di Mir e Morbidelli. Probabilmente si è trattato di un episodio frutto delle circostanze particolari, ma è comunque parso di cogliere qualche segnale di reazione. Resta tuttora in sospeso la stucchevole telenovela sul futuro di Marc Marquez, che sarà finalmente svelato in Giappone, all'indomani di un fantomatico incontro al vertice con i dirigenti Honda. L'idea che Marquez possa lasciare Honda, con tutte le impicazioni connesse, per approdare al Team Gresini, pare qualcosa di assolutamente poco credibile, ma tant'è. Sicuramente esistono retrocena e verità note solo ai diretti interessati, dunque sbilanciarsi in previsioni e pareri ha poco senso, non resta che attendere.
IL CIRCUITO DI MOTEGI
Il gran premio del Giappone fa tappa fissa a Motegi ormai dal 2004, dopo che il tragico incidente di Daijiro Kato portò ad abbandonare Suzuka per la mancanza dei requisiti di sicurezza richiesti dalla moderna MotoGP. L'impianto sorge a nord di Tokio, è di proprietà della Honda ed è ufficialmente denominato 'Twin Ring' visto che al suo interno, oltre al tracciato classico è presente anche un anello di velocità di 2493 metri. La pista normalmente utilizzata ha una lunghezza di
4801 metri, si percorre in senso orario e comprende
14 curve, 8 a destra e 6 a sinistra. Tracciato vario, con sezioni 'stop and go' caratterizzate da lunghi rettlinei seguiti da staccate violente e curve molto lente. E' da sempre la pista più critica in assoluto per gli impianti frenanti tanto che qui è consentito l'uso di dischi freno di diametro maggiorato. Il tratto misto che va dalla curva 5 alla 9 è invece scorrevole e piuttosto veloce, e premia la stabilità in percorrenza.
Da non trascurare poi l'incognita meteo, il clima qui è molto variabile e la pioggia è un'eventualità tutt'altro che remota.
ONBOARD LAP - SIMON CRAFAR (BMW M1000RR)
https://www.youtube.com/watch?v=paCjB0vUbbg
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ORARI TV
Il Gran Premio del Giappone sarà trasmesso da SKY ed in differita da TV8 con i seguenti orari :
Programmazione SKY MotoGP HD
Venerdì 29 settembre
02.00 - Prove Libere 1 - Moto3
02.50 - Prove Libere 1 - Moto2
03.45 - PROVE LIBERE 1 - MOTOGP
06.15 - Prove Libere 2 - Moto3
07.05 - Prove Libere 2 - Moto2
08.00 - PREQUALIFICHE - MOTOGP
Sabato 30 settembre
01.40 - Prove Libere 3 - Moto3
02.25 - Prove Libere 3 - Moto2
03.10 - PROVE LIBERE 2 - MOTOGP
03.50 - QUALIFICHE - MOTOGP
05.50 - Qualifiche - Moto3
06.45 - Qualifiche - Moto2
08.00 - SPRINT - MOTOGP
Domenica 1 ottobre
03.40 - Warm Up MotoGP
05.00 - GARA MOTO3
06.15 - GARA MOTO2
08.00 - GARA MOTOGP
Programmazione TV8
Sabato 30 Settembre
Diretta delle qualifiche e della Sperint Race MotoGP
Domenica 1 Ottobre
09.00 Gara Moto3 (differita)
10.30 Gara Moto2 (differita)
12.00 Gara MotoGP (differita)
CALENDARIO MONDIALE MOTOGP 2023
26 marzo: Portogallo (Portimao)
2 aprile: Argentina (Termas de Rio Hondo)
16 aprile: Usa (Austin)
30 aprile: Spagna (Jerez)
14 maggio: Francia (Le Mans)
11 giugno: Italia (Mugello)
18 giugno: Germania (Sachsenring)
25 giugno: Olanda (Assen)
6 agosto: Gran Bretagna (Silverstone)
20 agosto: Austria (Red Bull Ring)
3 settembre: Catalunya (Montmelò)
10 settembre: San Marino e Riviera Rimini (Misano)
24 settembre: India (Buddh)
1 ottobre: Giappone (Motegi)
15 ottobre: Indonesia (Mandalika)
22 ottobre: Australia (Phillip Island)
29 ottobre: Thailandia (Chang)
12 novembre: Malesia (Sepang)
19 novembre: Qatar (Losail)
26 novembre: Comunità Valenciana (Ricardo Tormo)
MotoGP Motegi 2023
Modalità lineare
