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La Piccola libreria del Mukkista In questo forum ci proponiamo di parlare e raccogliere tutti i consigli sulle letture che possono allietare il centauro quando è in poltrona.


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Vecchio 14-05-2020, 11:06   #1
Someone
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predefinito Vichi, Marco - Opere varie

Durante il lockdown causa Coronavirus ho letto anche (vedi altro mio thread su Scerbabnenco) sei libri di Marco Vichi (non ce n'erano purtroppo altri suoi in casa). Scrittore fiorentino del '57, dunque quasi coetaneo per molti, ambienta quel che ho letto io (roba relativa al Commissario Bordelli: Il Commissario Bordelli -appunto-, Una Brutta Faccenda, Morte a Firenze, Morto due volte, Fantasmi del passato), nella Firenze degli anni 60, con implicazioni vagamente sociologiche e bellissime descrizioni dei luoghi.
Un bel modo di scrivere, moderno e divertente. Roba che si legge molto velocemente.

Il sesto suo libro che ho letto è però "Donne donne", del 2012, che già dal titolo ha una forte assonanza con altro libro di racconti di autore straniero di ben altra fama...
Il protagonista vive nella precarietà, senza soldi, in un appartamento malandato, con romanzi non pubblicati, beve e fuma molto ed ha un desiderio ossessivo delle donne (e con loro pure un discreto successo).
E' depresso o entusiasta, parla col padre morto, ma si vede lanciato verso un luminoso avvenire di scrittore.
Ricerca il piacere, quello del vino e quello, più elevato, delle donne, in un racconto sull'impossibilità di raggiungere una soddisfazione vera ed appagante. Figure maschili e femminili ottimamente descritte. L'amore impossibile e quello terreno. I desideri da cogliere. Il mondo che non si sposta dalla visone egoistica del protagonista: (io-le donne-lo scrivere-il successo).

Qualcuno di voi è arrivato a capire chi sia l'autore palesemente omaggiato?

Senza dubbio Charles Bukowski di "Donne" (e con lui dunque John Fante), cui il libro è evidentemente ispirato (il che non vuole affatto dire "copiato"). Per chi lo abbia apprezzato vale senz'altro la pena di leggerlo.

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