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Vecchio 02-10-2016, 17:07   #76
Lonesomedyna
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Io avrei un progetto più ambizioso...sarà fattibile? Partenza da Biškek poi kasghar in Cina...Pakistan con arrivo in India a Manali��
Questa rotta mi ricorda qualcosa...

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Meglio il rimorso del rimpianto.
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Vecchio 02-10-2016, 18:24   #77
ario59
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Ma va?...che abbia tratto ispirazione....��
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Vecchio 02-10-2016, 22:32   #78
samarcanda
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6° giorno domenica 15/05 Ozinki RUS - Kodba KZ km 496 con dogana (meteo sole e nuvoloso)

Ore 07.00 si parte senza colazione e senza fare casino per non svegliare il tizio in canottiera e la sua famiglia, sapendo già dove andare imbocchiamo la stradina verso il confine, ripassiamo dal posto di controllo e salutiamo i militari senza fermarci, dopo 10 km circa arriviamo al cancello della dogana versante russia ovviamente e qui troviamo pochissime persone e un autobus in attesa che arrivi l’orario di apertura, spegnamo le moto e a piedi vado dal militare per chiedere info e come risposta ottengo un semplice ma molto chiaro: “dovete aspettare vi chiamo io” giusto per non indispettire nessuno e fare in modo che non ci rompano le scatole obbedisco e torno alle moto e riferisco ai miei amici di togliersi pure il casco e di mettersi comodi.



Trascorsi 30 minuti il militare ci fa cenno di entrare, saltiamo in sella e andiamo verso il punto che ci ha indicato per i controlli documenti e mezzi, li ci aspettano altri 3 doganieri che sembrano essere sorridenti e tranquillissimi, solite domande di rito e veloce ispezione dei bagagli (senza farci smontare tutta la moto) e dopo qualche sorriso ci fanno cenno che è tutto ok e che possiamo uscire dalla russia, evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii “percorriamo 1 km di terra di nessuno” e arriviamo ai cancelli della dogana kazaka,

scendo e vado verso un piccolissimo sportello presidiato da una guardia e anche questa mi fa capire di aspettare che ci chiamano loro, per fortuna non c’è praticamente nessuno oltre a noi e quindi dopo pochi minuti ci fanno entrare, ci controllano i passaporti i visti e le moto e ci fanno capire che possiamo rimanere nel loro paese per un periodo massimo di 15 gg e non oltre, per noi va bene in quanto è più che sufficiente per attraversarlo salvo imprevisti. Prima di lasciarci andare vogliono fare qualche foto e salire sulle moto per farsi qualche foto da far vedere alle loro famiglie e amici probabilmente, appena fuori dalla dogana troviamo un paio di baracchini per il cambio valuta, mi fermo e nonostante un cane mi stia abbaiando in maniera un po’ nervosa scendo e vado dentro a questo mini ufficio in legno da 1 metro x 1 metro all’interno del quale trovo due donne sedute su una branda e una delle due mi chiede cosa voglio, gli spiego che vorrei cambiare euro in valuta locale ma prima voglio sapere che cambio mi fa, ovviamente lei brontola qualcosa e io onde evitare equivoci prendo il mio cellulare e scrivo il cambio che vorrei per non essere fregato, lei si incazza come una iena e mi dice di andare altrove, azzzz che benvenuto.....
Esco e avviso i miei amici che cambieremo più avanti e così iniziamo a fare i primi km in terra kazaka yeahhhhhhhhhhhhhhh speriamo che le strade siano migliori, voi cosa pensate?
Percorriamo circa 40 km e arriviamo ad un paesino Tasqala dove troviamo un altro baracchino ma molto più lussuoso del precedente

dove entro e chiedo se possiamo cambiare euro in tenghè, la tizia si dimostra molto gentile e mi fa capire che lo può fare ma che devo aspettare che arrivi il suo capo o marito e prontamente lo chiama al telefono; mentre attendiamo che arrivi il capo la tizia cerca di farmi capire che loro sono un ufficio che fa le polizze assicurative stradali obbligatorie per circolare in kazakhstan e io non essendo convinto faccio finta di non capire e prendo tempo, esco mi consulto con i miei amici e decidiamo che onde evitare problemi con la polizia è meglio fare le polizze anche perché il costo è di solo 10 dollari a moto per 15 giorni (allego foto per farvi capire cosa vi rilasciano)

arriva il capo e ci fa un tasso di cambio in linea con i miei dati, inoltre gli diciamo di farci le polizze, alla fine dopo non aver capito una mazza o quasi di tutto quello che ci ha detto usciamo con i soldi kazaki e le polizze fatte, il capo e la tizia molto felici e sorridenti vogliono fare delle foto con noi e inoltre ci regalano una scheda telefonica kazaka che noi poi non sapremo come utilizzare

ci salutiamo con qualche pacca sulle spalle e via di nuovo in strada, peccato che l'asfalto finisca subito e al suo posto ci sia solo il fondo di una strada che sarà asfaltata prima o poi ma intanto è sterrata, se non altro il cielo è nuvoloso ma non piove altrimenti sono c...i amari, avanziamo a rilento e tra un sali e scendi, un cambio corsia e l'altro, qualche pezzo un po' infangato e scivoloso arriviamo a Oral ma nel frattempo abbiamo percorso 80 km circa in quelle condizioni e quindi abbiamo perso parecchio tempo e l'idea di arrivare ad Aktobe inizia a diventare un sogno Attraversiamo Oral beccando la circonvallazione per fortuna ed evitando così il centro decisamente caotico e adesso ci meritiamo una bella pausa cibo e siamo curiosi di vedere cosa ci offre la cucina kazaka e puntiamo un posticino per strada con un po' di cartelli che ci auguriamo ci dia del cibo

Dopo un'oretta e dopo aver degustato qualcosa che non sappiamo cosa fosse ma comunque commestibile torniamo a bordo dei nostri bolidi e iniziamo a percorrere la M32 che si rivelerà scorrevole, mentre avanziamo il cielo inizia a ingrigirsi sempre più ma non piove, arrivati a Zhympity facciamo sosta per fare il pieno di benzina, ripartiamo prontamente e inizia a tirare un forte vento in senso contrario al nostro senso di marcia e con un andatura regolare intorno ai 100/110 km/h mi ritrovo a piedi dopo solo 208 km di percorrenza e la mia moto mi lascia a piedi (mediamente avrei un'autonomia di 300 km prima della riserva) perchè la pompa di benzina a depressione che ho montato prima di partire non ha molta voglia di riconoscere anche i litri di riserva, infatti io giro il rubinetto ma lei se ne frega, per fortuna avendo avuto questo problema in Ucraina ho riempito la tanica di riserva da 3 litri e la verso nel serbatoio alzando il livello di benzina e fregando così, temporaneamente, la pompa a depressione. Percorsi altri 15 km arriviamo al paesino di Kobda dove decidiamo di fare il pieno e fermarci per cercare un buco per la notte in quanto ormai è tardi e il cielo non promette niente di buono e il vento è sempre più forte. Dopo alcuni tentativi di richiesta info ai vari kazaki del posto finiamo in una drogheria dove la commessa ci dice che non hanno camere e ci liquida al volo, mentre sto per uscire mi rincorre la padrona e mi fa capire che hanno delle camere disponibili senza pormi tante domande la seguo e mi porta in un'altra stanza dove c'è la figlia che sta facendo le pulizie e le ordina di smettere subito e di occuparsi di noi questa molto timida si rivolge a me parlandomi in un inglese molto base e quindi io riesco anche a fare bella figura in confronto facciamo qualche corridoio e qualche scala e arriviamo in una parte dell'edificio dove ci sono diverse stanze da 4 posti letto e mi fa capire che possiamo dormire li ma che non dobbiamo dirlo a nessuno perchè loro non sono un albergo, ma si arrangiano in qualche maniera facendo le cose di sottobanco (azz è proprio vero che tutto il mondo è paese per certi versi). Parcheggiate le moto e messi abiti civili scendiamo al piano terra dove sempre loro hanno una tavola calda e dove possiamo mangiare qualcosa di caldo e bere tutte le birre che vogliamo, qui inizia una vera battaglia per farsi capire e dove la padrona ci controlla come una vedetta e segna tutto quello che prendiamo minuziosamente, arrabbiandosi con la figlia per tutte le modifiche che facciamo in quanto si verifica più qualche incomprensione in buona fede mentre ordiniamo. Fuori tira un bel vento e inizia anche a piovere e la temperatura è di 8 gradi circa e in quel momento benediciamo la padrona di casa che, anche se un po' burbera, ci ha voluto bene o comunque ha visto in noi una fonte di guadagno e ci ha dato un letto dopo qualche buona birra e vedendo che la padrona è stufa di vederci ridere e bere birra mentre li tutti bevono solo te, decidiamo di ritirarci nelle nostre suite e sognare che domani ci sarà un bel sole
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Ultima modifica di samarcanda; 02-10-2016 a 23:41
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Vecchio 02-10-2016, 23:28   #79
mattdevil58
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Complimenti
Attendo il seguito
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Vecchio 03-10-2016, 21:08   #80
Lonesomedyna
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Molto probabile.
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Vecchio 05-10-2016, 17:11   #81
gladio
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ciao a tutti finalmente sono riuscito a coronore il mio sogno di andare a Samarcanda e fare onore al mio nickname quindi direi scimmia ammazzata
uhm... certo che come viaggetto mica male....
aggiungo che la tua scimmia ha partorito...





ps:ma porca miseria non si stà un momento tranquilli co ste scimmie...
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Vecchio 05-10-2016, 21:53   #82
FraOrla
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@ Samarcanda:
Giuro che domani leggo tutto quello che hai scritto come diario di viaggio, ma intanto, complimentissimi!
Gran figata!
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Vecchio 09-10-2016, 11:35   #83
samarcanda
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a rieccomi ragazzi e grazie ancora a tutti per i complimenti
prima di iniziare il 7° giorno vi faccio vedere che razza di cartina stradale mi ha fatto da guida per il kazakhstan del nord, in quanto seppur avendo preso mille cartine a casa prima di partire mi sono reso conto strada facendo che oltre ad essere scoperto in un pezzettino di russia lo sono anche ora
ma quanto sono rincoglionito a volte

voi direte: ma prenderti un bel gps? avete ragione ma io sono un testone affezzionato alle vecchie cartine, sono difettato lo so
essendo consapevole che al ritorno forse avrei dovuto ripercorrere buona parte della M32 che attraversa da nord a sud il kazakhstan mi sono segnato tutti i benzinai e possibili alloggi che incontravo per strada con tanto di distanze kilometriche in modo da avere un riferimento ben chiaro visto che da queste parti i cartelli sono pressochè inensistenti e se il meteo fa i capricci è meglio avere qualche riferimento
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Ultima modifica di samarcanda; 09-10-2016 a 11:40
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Vecchio 10-10-2016, 09:45   #84
samarcanda
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7° giorno lunedì 16/05 Kodba KZ - Aralsk KZ km 745 (meteo nuvoloso)
stamattina la sveglia suona alle ore 07.00 tutti giù dalla branda, sciacquata veloce al viso e via a caricare i bagagli per lasciare questo "rifugio segreto" e provare a fare colazione da qualche parte, accendiamo le moto e uno alla volta usciamo da sotto la tettoia (dove erano parcheggiate le moto perchè non si notassero) il caso vuole che giusto dall'altra parte della strada ci sia un buco dove bere un te e magari pappare un blini o qualcosa di simile io e Alberto (gs 800) parcheggiamo e gli altri non arrivano, dopo un po' fa capolino Thomas (gs 1150 adv) ma il Max (varadero 1000) non arriva dove sarà finito? poco dopo arriva con una faccia di quelle...... che non fanno presagire nulla di buono, però non capiamo cos'abbia, si feerma parcheggia e ci dice: ragazzi oggi non sarà una bella giornata è meglio che la colazione sia molto ma molto buona perchè ne ho davvero bisogno e noi ancora non capiamo, chiediamo spiegazioni più chiare e lui ci invita a salire sulla sua moto e a provare il comfort del suo ammortizzare posteriore..... maremma bucaiola durante la notte è uscito tutto l'olio e adesso lavora solo la molla, questa al mattino del 7° giorno proprio non ci voleva vabbè intanto mettiamo qualcosa in pancia che, come si dice, a pancia piena si ragiona meglio. Nel frattempo faccio una foto della pozza di olio e della moto e mando il tutto via whatsapp al ns carissimo amico Luca che si era reso disponibile a farci da supporto logistico in Italia in caso di imprevisti e/o esigenze particolari, il quale durante la giornata cercherà e contatterà un'officina nel sud del kazakhstan a Shymkent. Con il morale un po' intaccato da questo grave imprevisto partiamo sperando che la M32 si riveli abbastanza scorrevole e senza troppi tratti sterrati e buche o voragini che compaiono dal nulla, il cielo non è dei migliori e fa freddino (6° gradi) in quanto è ancora presente il vento di ieri seppur meno forte, la strada per fortuna ci accompagna fino ad Aktobe senza farci tribolare anche se la ns andatura si è ridotta a 80/90 km/h a causa della polizia decisamente molto presente e anche perchè il Max con il suo Varadero gondola non può fare miracoli. Affrontiamo il centro di Aktobe che si rivela decisamente grande e caotico e privo di indicazioni tanto per cambiare, ad un certo punto dopo aver capito di essere in merda, in una stradina becchiamo un ragazzo giovane che si offre di scortarci in macchina fino ad un certo punto e prima di lasciarci ci dice che è un super appassionato di moto e che il suo sogno sarebbe quello di prendersi un MV AUGUSTA e ci chiede quanto costa, noi cerchiamo di fargli capire che forse resterà un sogno perchè oltre al costo (elevato anche per noi) su queste strade si ammazzerebbe dopo 30 minuti, lo salutiamo e lo ringraziamo per la gentilezza e facciamo il pieno perchè da queste parti è meglio riempire anche se si sono percorsi solo 200 km/h in quanto non sai mai quando e dopo quanti km troverai il prossimo benzinaio. Seguiamo la strada e le indicazioni del ragazzo e dopo mezz'ora ci ritroviamo ancora a girare come dei "mona" per la città, finchè ad un certo punto vediamo un bel cartello che in lingua cirilica indica la direzione per Shymkent che da li dista solo 1.521 km e anche se ovviamente cercavamo nomi tipo Aralsk o Kyzylorda o Turkistan capiamo che è il caso di andare in quella direzione in quanto è pur sempre verso sud sulla M32 e quindi deve essere giusta per forza Nonostante abbiamo percorso solo 140 km poco fuori Aktobe visto che ormai solo le 13.00 circa e visto che il vento non accenna a calare e i gradi sono sempre pochi (7° circa) ci intrufoliamo in una tavola calda dove con grande sorpresa mangiamo una bella zupetta calda e della buona carne ascoltando la canzone "boys boys boys" di sabrina salerno seguita dai recentissimi successi dei modern talking con "you're my heart you're my soul" e "cheri cheri lady" chi l'avrebbe mai detto pausa finita riprendiamo il cammino e puntiamo ad arrivare ad Aralsk e mancano giusto la bellezza di 600 km, vabbè vedremo per strada se la cosa sarà fattibile o meno, strada facendo prendo nota mentalmente di benzinai e motel per segnarmeli sulla mia mega cartina che si aggiorna in tempo reale anche perchè ci si trova veramente in mezzo a vaste distese di piatto anzi piattissimo nulla


e vedo che dopo 40 km c'è un motel dopo altri 40 c'è un motel e anche un benzinaio nel paese di Khromtau dopo altri 130 km arriviamo a Qarabutaq e troviamo un benzinaio e facciamo il pieno perchè nel frattempo abbiamo percorso 230 km dal pieno fatto ad Aktobe e quindi è meglio non rischiare e infatti si rivelerà la scelta più giusta di tutto il viaggio avanziamo ancora sulla M32 che si rivela più bella del previsto e non troviamo nemmeno un cantiere e tanto meno pattuglie di polizia, dobbiamo preoccuparci solo di non beccare qualche bel buco che all'improvviso di appare sotto le ruote, a questo proposito teniamo un po' di distanza tra di noi in modo che se proprio becchiamo una buca ci finisca dentro solo il primo (che ero io) e gli altri si salvino e non facciano danni, trascorsi altri 110 km vediamo una tavola calda dove ci fermiamo per bere qualcosa di caldo perchè oggi fa veramente freddo, sono le 17.00 circa e ci concediamo una pausa di 30 minuti in questo posticino



dove ci verrebe voglia di fermarci anche per la notte ma decidiamo che è meglio provare a proseguire perchè la fortuna aiuta gli audaci o almeno lo speriamo avanziamo di altri 100 km circa e vedo delle indicazioni che mandano ad un paesino Yrghyz però per arrivarci dovremo fare circa 40 km in più e senza la garanzia che ci sia un benzinaio, decidiamo quindi di proseguire sulla M32 sperando di trovare qualcosa più avanti e infatti troviamo qualcosa..... solo il cartello che indica un distributore peccato che manchi la struttura poco dopo a distrarci iniziano a comparire le prime forme di vita locali fatte a forma di cammelli


avanziamo e vedo che il contakm della mia africa segna 280 km dal pieno fatto ad Aktobe e comincio a tenermi pronto per girare il rubinetto in riserva nel caso in cui..... sperando che la pompa a depressione mi conceda il lusso di poter utilizzare i litri di riserva la strada scorre tra una buca e l'altra e arrivo a 290 km poi 300 km fino a 308 km quando mi si spegne la moto nonostante abbia messo il rubinetto su riserva, si fermano anche i miei amici che tanto sanno già il motivo e io nel frattempo verso nel serbatoio i 5 litri della tanica supplementare di Thomas (che tanto lui ha il gs adv con serbatoio da 30 litri) e tengo di scorta la mia da 3 litri, ripartiamo e per strada neanche l'ombra di un benzinaio. Inizia a calare la luce il sole non si vede più e dal viaggiare in penombra passiamo al buio pesto, accendiamo tutti i fari e faretti che abbiamo per cercare di illuminare il più possibile l'asfalto che come sappiamo può nascondere buche insidiose dove meno te lo aspetti, sono ancora io in testa al gruppo e ormai ho gli occhi di un falco a forza di scrutare ogni centimetro del fondo stradale perchè voglio evitare a tutti i costi altri potenziali danni alle moto, per oggi ci basta già l'ammortizzatore fuori uso del Max, manca poco ormai alla metà e facciamo gli ultimi 20 km che sembra di essere su un altro pianeta, buio totale silenzio di tomba e non incrociamo nessuno, attorno a noi il nulla ed ecco comparire il tanto agoniato cartello con la scritta Aralsk Una freccia ci indica di prendere una stradina a destra per il centro paese e abbandoniamo la M32, ma dopo 1 km qualcosa non ci convince e vedendo in lontananza sulla M32 delle forti luci verdi che ci fanno pensare ad un possibile motel o distributore facciamo dietro front e torniamo sulla M32, poco dopo arriviamo alle luci verdi che per fortuna servono proprio a fare da richiamo per un motel con annesso distributore yeahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh il giusto premio dopo una giornatina in sella, scendo guardo i miei amici e gli dico: fate gli scongiuri e pregate perchè abbiano 6 letti e tutto il resto. Entro e dietro il bancone vedo una tizia, dai tratti somatici più cinesi che kazaki, tutta presa a dare ordini al personale e a seguire un cliente/camionista, attendo buono buono il mio turno e intanto comincio a pensare alle poche parole che so di russo per cercare di farmi capire, eccola si rivolge a me come se parlassi la sua lingua e io faccio sfoggio di tutta la fantasia che ho e alla fine ottengo ciò che ci serve ovvero 2 stanze con doccia, il parcheggio al sicuro per le moto e la possibilità di cenare al ristorante nonostante siano già le 9 di sera più o meno, ovviamente pagamento anticipato e anche in dollari perchè da queste parti gli euro non li vogliono. Ritorno dai miei amici e gli dico di entrare con le moto nella hall del motel perchè ci permette di parcheggiare dentro le moto, loro mi guardano sorridono e non esitano un attimo e si infilano dentro al volo senza farselo ripetere due volte

nella foto qui sotto potete vedere un gran bel sorriso di Milena perchè finalmente ha finito di congelarsi per oggi, notare che sotto alla giacca tre strati da moto si è messa pure un piumino preso alla decathlon, in effetti oggi la temperatura è sempre rimasta tra i 6° e gli 8° gradi

poco prima delle 22 scendiamo al ristorante in abiti civili pronti per una bella cenetta tipica e qualche bel brindisi

ordiniamo cose diverse sperando di azzeccarci e diciamo che tutto sommato cadono tutti bene tranne me che mi becco una zuppa da ospedale

ovviamente poi ordino altro e dopo le solite mille risate e prese per il culo a max per il suo varadero gondola e vari brindisi

verso mezzanotte decidiamo che anche per oggi può bastare e forse è il caso di andare a dormire
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samarcanda non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 19-10-2016, 18:57   #85
samarcanda
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8° giorno martedì 17/05 Aralsk KZ - Turkistan KZ km 755 (meteo prima mattina sole e poi pioggia)
suona la sveglia e ci alziamo felici di vedere che fuori c'è il sole evvai che oggi magari i gradi saranno decisamente di più rispetto a ieri, anche perchè per la miseria siamo arrivati a metà kazakhstan e teoricamente da qua in giù dovrebbe iniziare a fare caldo o no?
colazione veloce e poi tutti a fare il pieno di benzina dove conosciamo un centauro solitario russo a bordo del suo indomito transalp


e mentre gli altri pagano il pieno io e la mia motina contempliamo l'orizzonte speranzosi che rimanga il sole


si parte e ci rimettiamo sulla nostra cara M32, anche perchè non ce ne sono altre , ci godiamo il bel sole e i panorami che vengono offerti a queste latitudini facendo sempre attenzione alla strada che offre continue sorprese , incredibilmente ci imbattiamo anche in un paio di tornantini o aspiranti tali che da queste parti sono un vero miraggio e infatti subito dopo ricomincia il drittone intervallato ogni tanto da qualche paesino e qualche curva molto ma molto morbida, niente da ginocchia a terra tanto per capirci, a metà mattinata il sole ci abbandona e tornano a farci compagnia dei bei nuovoloni che non lasciano presagire nulla di buono e infatti poco dopo inizia a piovere e noi proseguiamo fiduciosi che magari siano solo due gocce. Aimè dopo tante gocce ci fermiamo sotto una pensilina degli autobus vuota (specifico vuota perchè non è scontato che lo sia, quando piove le mucche o i cavalli si infilano dentro per ripararsi ) mentre ci infiliamo la classica giacca da pioggia arrivano tre centauri a bordo di fiammanti bmw e si fermano per conoscerci e fare due chiacchere, parlano inglese e ci dicono che sono russi che lavorano alla base spaziale che si trova a qualche decina di km da quel punto, ecco spiegato perchè hanno tra le mani moto così costose, salutati i russi riprendiamo il nostro cammino e verso le 13.00 facciamo pausa come al solito e troviamo un posticino che sembra la classica cattedrale nel deserto con tanto di statue inneggianti alle carovane che popolavano la via della seta un tempo


entriamo e ci troviamo in un enorme salone da banchetti nuziali diviso da alcuni separè, i pochi clienti che stanno mangiando si voltano incuriositi e poi arriva una signora ad accoglierci con enormi sorrisi la quale ci invita ad accomodarci nella parte vip del salone con tanto di tavolo reale (non imbandito) per fortuna parla due o tre parole di inglese e francese e adora gli italiani così dice, noi crediamo che adori semplicemente il fatto che forse spenderemo più di altri visto che per noi il cibo non costa molto, ad ogni modo dio vuole che ci porti un bellisimo menu con le foto evvaiiiiiiiiiii

e infatti questa foto nei giorni successivi sarà utilizzata più e più volte per farci capire o almeno provarci a fine pranzetto la signora sempre sorridente ci invita a fare una valanga di foto con lei e la figlia e poi ci saluta calorosamente.
Usciamo e il meteo è ancora brutto, ma per la miseria dove cavolo è finito il caldo? e direi che da queste parti visto le distese pseudo desertiche che ci sono dovrebbe splendere il sole, vabbè pazienza, saltiamo in sella alle nostre affidabilissime moto (si fa per dire , vi ricordo che Max sta prendendo il patentino da gondoliere grazie al suo varadero gondola, magari poi se riesco vi posto un video), anche se piove pian piano arriviamo a Kyzylorda e proseguiamo decisi ad arrivare a Turkistan consapevoli che da queste parti cambia ancora una volta il fuso orario e perdendo un'altra ora dobbiamo cercare comunque di arrivare non troppo tardi sperando di non finire come al solito la strada scorre lentamente sotto le ruote e tra una sosta benzina e una pausa per massaggiare le chiappe un po' stanche dopo giorni di km giungiamo alla metà odierna in tempo utile e adesso speriamo di trovare un buco alla svelta così per una volta possiamo fare le cose con calma e senza fare le ore piccole, secondo voi come sarà andata? adesso ve lo dico veniamo scortati fino al primo motel da una coppia di ragazzi in macchina che non avevano niente di meglio da fare solo che il proprietario ci chiede una cifra spropositata per ciò che offre e non avendo voglia di farci fregare lo salutiamo e intanto abbiamo già perso 30 minuti, ci buttiamo in città dove sicuramente troveremo una valanga di hotel essendo questa una città turistica grazie al suo bel mausoleo e infatti perdiamo altri 30 minuti solo per trovarne un altro anche qui scortati da unì ragazzo beccato per strada, qui la tizia mi accoglie con uno sguardo di quelli che stanno a significare: cosa diavolo vuoi da me tanto non vi do delle stanze nemmeno se le avessi tutte libere e infatti va proprio così e la saluto quasi scusandomi per averla infastidita mentre fumava, guardo i ragazzi e gli dico che anche qua non va bene, e intanto si è fatto buio, per fortuna scorgiamo il mausoleo e pensiamo che di solito vicino al monumento più importante dellla città ci saranno anche degli hotel e stavolta veniamo premiati entro nel terzo hotel e la tizia che sembra cinese si dimostra gentilissima però non ha il parcheggio per le moto, quindi andiamo nel quarto che nonostante faccia abbastanza schifo è in centro costa poco e ha spazio per le moto, pago subito in contanti e siccome sono già le 10 di sera (avendo perso un'altra ora di fuso qui siamo a +4 dall'Italia) molliamo tutto nell stanze ci infiliamo le prime cose che ognuno di noi becca al volo e puntiamo un posticino li vicino che ci ha consigliato la tizia del hotel. Arriviamo e sembra una sala giochi con bar e quindi chiediamo dov'è il ristorante, ci viene detto che è lì il bar fa anche da ristorante ok non abbiamo scelta e ci sediamo sperando che ci arrivi qualcosa di commestibile, dopo qualche difficoltà per ordinare riusciamo a riempire le nostre panze senza però leccarci i baffi, saremo più fortunati domani, si è fatto tardi e la ciurma decide di andare in branda mente io e max abbiamo voglia di fare due passi per andare ad ammirare il mausoleo nel silenzio della notte senza schiamazzi e orde di turisti rumorosi, è mezzanotte passata e imbocchiamo il viale pedonale che porta al monumento, è talmente tanta la voglia di vedere qualcosa dopo giorni di quasi niente che non siamo minimamente preoccupati che qualcuno ci possa rompere le scatole a quest'ora di notte, del resto non siamo in Italia dove ormai c'è da avere paura in certi posti, incontriamo un gruppetto di ragazzini che sicuramente ci prendono in giro ma sono assolutamente innocui, becchiamo anche una coppietta e poi finalmente entriamo nel piazzale dove si staglia in tutta la sua meraviglia il mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi che nel 2002 divenne il primo sito kazako ad essere inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Mentre lo stiamo ammirando tutto ad un tratto rimaniamo al buio, maremma è noooooooooooooo e che cavolo per una volta che vediamo qualcosa di interessante , ci guardiamo attorno e ci rendiamo conto che è tutta la città ad essere rimasta al buio e quindi a malincuore e comunque stanchi facciamo ritorno in hotel dove appena tocchiamo il letto


purtroppo non avendo potuto fare foto al mausoleo ne carico un paio prese da internet giusto per darvi un'idea del monumento

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Ultima modifica di samarcanda; 19-10-2016 a 22:08
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Vecchio 26-10-2016, 20:25   #86
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9° giorno mercoledì 18/05 Turkistan KZ - Gulistan UZ km 440 con dogana (meteo sole)
oggi giornatona piena piena ed è anche il compleanno di Milena quindi stasera faremo tutto il possibile per arrivare presto e trovare un bel posticino

puntata la sveglia alle ore 06.30 per partenza max ore 07.00 peccato che qualcuno sono a letto e sento qualcuno che bussa con insistenza alla porta, mi sveglio mezzo rincoglionito e vado ad aprire e vedo Thomas già pronto che mi dice: cosa fai ancora in mutande? io gli dico: ma scusa sono le 06.00 sei in anticipo torna a letto che è meglio
peccato che il coglione come al solito sono io perchè con il nuovo fuso orario mi sono fregato e non ho regolato bene la sveglia e ha ragione lui, azz...
ok sveglio Max e gli dico di fare fuoco e fiamme perchè siamo in ritardo e non ci voleva proprio stamattina, dopo mille scuse ai miei amici alle ore 07.45 partiamo in direzione Shymkent riproponendoci di trovare un buco per strada per una colazione veloce. Mentre guido mi insulto da solo per il ritardo perchè stamattina dobbiamo anche arrivare a Shymkent e trovare un'officina per provare a riparare l'ammortizzatore del varadero di Max (officina trovata su internet dal ns amico Luca, alias Ixus qua sul QDE, con la quale ha concordato il ns arrivo e sanno che abbiamo quel problema da risolvere e purtroppo andiamo anche di fretta) verso le 10.30 arriviamo alla prima periferia della città di Shymkent che si rilvela essere decisamente più grande e caotica di quello che ci aspettavamo, dopo un po' di strada in centro e qualche tentativo di individuare la zona giusta ci arrendiamo e proviamo ad ingaggiare un taxi per farci portare all'officina, con grande sorpresa i primi 3 che avviciniamo ci danno un bel due di picche perchè non sanno dove si trova la via che cerchiamo al quarto finalmente siamo premiati però per convincerlo facciamo salire sul taxi Sara e Milena con i soldi e via per le vie del centro, con una guida un pochino discutibile e per fortuna fila tutto liscio, arriviamo all'indirizzo esatto però sia noi che il taxista rimaniamo a bocca aperta perchè lì c'è un bel condominio e adesso? chiediamo al taxista di chiamare il numero telefono dell'officina che abbiamo, dopo un po' esce sulla via una donna che dice di essere la moglie del meccanico e ci invita ad andare ad un altro indirizzo dove saremo seguiti, il taxista nel frattempo lo abbiamo pagato e se ne è andato per fortuna arriva un tizio appassionato di moto che con il suo fuoristrada ci scorta fin dal meccanico che una volta arrivati scopriamo essere un ragazzo gentilissimo che si offre di smontare l'ammortizzatore e di fare il lavoro, però dobbiamo lasciare la moto nel suo garage e tornare il giorno dopo, e dell'officina neanche l'ombra, voi cosa avreste fatto? noi non ce la siamo sentita di lasciare li la moto e passare 24 ore a sperare che...... e quindi decidiamo di congedarci dal meccanico scusandoci per il disturbo e rassicurandolo che non è un problema di fiducia, ma siccome siamo di fretta non possiamo permetterci di.... bla bla bla....... lui un po' dispiaciuto ci invita comunque a entrare in casa sua per un te e altro, ma noi vogliamo ripartire anche perchè ormai sono quasi le ore 12.30 e non abbiamo combinato nulla prima di risalire in moto esce da una porticina la madre del meccanico con un piatto pieno zeppo di "blini" appena sfornati e ci invita più volte a mangiarli, a quel punto vista la loro mega gentilezza e disponibilità non possiamo rifiutare e li assaggiamo, mamma mia che buoniiiiiiiiiiiiiiii ne mangio tre uno dietro l'altro anche perchè la colazione è saltata quindi con questa mossa ci siamo quasi fregati perchè adesso la signora ci fa cenno di entrare a bere un te in quanto avendo mangiato i "blini" bisogna anche bere qualcosa, seppur molto ma davvero molto a malincuore la ringraziamo e salutiamo tutti, il meccanico Dimitri però, essendo un motociclista membro del motoclub di Shymkent ci fa capire che ci scorterà fuori città fino all'imbocco della strada per Tashkent e non accetta rifiuti, accettiamo di buon grado e dopo 15 minuti e una volta fermi facciamo un paio di foto e lo ringraziamo di cuore, lui ci lascia anche il suo cell e quello del capo del motoclub di Samarcanda e anche di Bukkara in Uzbekistan e infine quello del presidente del motoclub a Dushanbe in Tajikistan,

ci da una serie di info/dritte per la strada da seguire e dove fare benzina e ci raccomanda di contattarlo per qualsiasi problema o esigenza su territorio kazako.

ragazzi oggi finalmente fa caldo e allora adesso ci sta proprio una bella sostina ristoratrice e un buon pranzetto e infatti giusto pochi metri dopo aver lasciato Dimitri becchiamo un ristorantino decisamente spartano ma ci sentiamo ispirati, fermandoci veniamo assaliti dai soliti curiosi che ci fanno le solite domande di rito ma noi abbiamo caldo e fame e quindi, senza essere scortesi, li salutiamo e li lasciamo li a guardare le moto e andiamo a sederci e a toglierci finalmente lo strato interno antipioggia non ci sembra vero con la cameriera giovanissima solite difficoltà per farci capire ma poi arriva la madre più navigata e ci fa vedere dei mega spiedini di carne, i mitici "sciaslik" e ci convince al volo, mangiamo di gusto e alla fine ci chiedono di fare alcune foto con loro e noi da vere star ci concediamo e dispensiamo sorrisi e autografi a tutti Ripartiamo fiduciosi di arrivare in dogana in un paio di orette, in teoria mancano 200 km circa e grazie alle dritte di Dimitri non passeremo neanche da Tashkent quindi..... che dite saremo premiati? ma certo che........ no appena lasciata Shymkent la strada inizia a presentare una serie infinita di cantieri stradali con tanto di tratti sterrati e camion davanti che fanno un polverone apocalittico che non ti permette di avanzare, perdiamo un sacco di tempo per fare 40/50 km poi per fortuna finiscono i cantieri e riprendiamo il cammino su strade non bellissime ma accettabili, giungiamo al paesino di Abai dove il buon Dimitri ci raccomanda di fare il pieno perchè poi non si trova più nulla e secondo lui in Uzbekistan c'è solo pessima benzina e si fa anche fatica a trovarla speriamo non abbia ragione e sia solo una cosiderazione da kazako che non apprezza gli uzbeki, ad ogni modo più tardi lo scopriremo. Verso le 16.30 arriviamo in dogana evvaiiiiiiiiiiiiiiii, un militare ci fa cenno di entrare passando davanti ai camion e di parcheggiare le moto vicino ad un ufficetto dove un suo collega ci seguirà, ci presentiamo al tizio con tanto di documenti (come al solito) e notiamo subito che questo militare non ha molta voglia di essere gentile e tanto meno di sorridere, azz siamo caduti male speriamo bene ragazzi con enorme sorpresa ci chiede un documento che ci saremo mai sognati dovesse servire un uscita dal kazakhstan, il tizio vuole a tutti i costi il modulo timbrato fatto ill'ingresso in russia per la moto, meno male che tutti noi o quasi lo abbiamo tenuto, Alberto non lo trova e rifila al tizio una fotocopia e intanto il trucco ci fa passare, adesso ci tocca il passaggio attraverso i metaldetector presidiati da due doganieri che vogliono la mancia, ce lo fanno capire in più modi ma noi facciamo orecchie da mercanti e dopo averci fatto sudare freddo e perdere un po' di tempo ci mettono il timbro di uscita e ci mandano via, meno male è andata però dobbiamo ripassare dal tizio antipatico il quale incazzatissimo ci dice che se Alberto non gli porta il modulo originale per la moto possiamo anche marcire in dogana il buon Alberto svuota mezza moto e dopo 10 minuti di apnea e assoluto silenzio ci guarda con un sorriso da pubblicità della colgate o mentadent e ci sventola il modulo originale si dirige tutto gasato dal militare e ottiene anche lui il suo timbro e usciamo dai canelli della dogana kazaka tirando un mega sospiro di sollievo. Entriamo nella dogana uzbeka e sembra che qua l'atmosfera sia decisamente migliore e infatti ci accolgono dei doganieri gentilissimi che parlano inglese e che ci spiegano come compilare i loro moduli etc etc, sbrigate le formalità ci fanno aprire tutti i bauletti e controllano minuziosamente tutte le moto con tanto di cane antidroga al seguito, per fortuna fila tutto liscio, considerando che tra noi sei nessuno fuma sarebbe stato il colmo se il cane avesse...... Usciamo dai cancelli e finalmente mettiamo le ruote sulle strade uzbeke, sono le ore 19.20 e arrivare a Samarcanda adesso è davvero dura, e ancora prima che ci sia la possibilità di mettere la quinta ci tocca fermarci ad un posto di polizia che ci intima di parcheggiare le moto e andare in ufficio, cosa caspita vorranno abbiamo appena finito la dogana!!! Devono registrare la ns presenza sul loro territorio e hanno voglia di fare due chiecchiere perchè in questa dogana non passano tanti motociclisti e allora inizia la filastrocca basata sul calcio Juventus Milan Del Piero Maldini Totti bla bla bla....... poi il poliziotto cerca di farci capire che dobbiamo fare l'assicurazione stradale per le moto ma siccome non abbiamo moneta locale non la facciamo e ci penseremo domani, risaliamo in moto decisi a fermarci al primo motel che troviamo perchè è tardi e tra poco ci sarà buio e le strade anche in questo paese non sembrano delle migliori anzi dopo 5 km troviamo un hotel e mi ficco dentro subito, alla reception (se così si può chiamare) c'è una signora che sembra essere la sorella del militare kazako antipatico e infatti mi chiede subito il passaporto senza dirmi se ha stanze libere, siccome è lei ad avere il coltello dalla parte del manico vado alla moto e prendo il mio passaporto dalla borsa da serbatoio, glielo consegno e lei ancora non risponde alle mie richieste, anzi mi chiede anche gli altri passaporti, inizio ad irritarmi ma vado a prenderli e dico ai ragazzi che la tizia è al quanto poco amorevole, torno da lei le consegno tutti i passaporti e si mette a guardarli sospettosa poi mi chiede un modulo doganale e non mi dice ancora se ha posto e quanto costano le stanze e io insito per avere questa info altrimenti non si fa nulla, dopo qualche botta e risposta in russo / inglese e dialetto riesco con molta fatica a farmi ridare i passaporti ed esco senza salutarla perchè non se lo merita, anzi se potessi......... guardo i miei amici e gli dico che qua non si fa nulla e andiamo avanti, tanto come abbiamo trovato questo ne troveremo sicuramente un altro senza problemi vero ragazzi? riguadagnamo la strada e inizia a far buio, per strada non troviamo nulla, aguzziamo la vista e ad ogni luce intensa di colore rosso o verde rallentiamo per cercare di capire se si tratta di un motel, ma nulla da fare, maremma...... inizio ad avere sensi di colpa per aver preso la decisione di mandare a quel paese la tizia scorbutica dell'hotel di prima, ma chi poteva immaginare che non avremo più trovato nulla, dopo 60 km circa arriviamo a Gulistan e ci fermiamo a bordo strada per confrontarci e capire cosa fare, in quanto con questo buio non è assolutamente consigliabile procedere su queste strade, il fondo nasconde troppe insidie. Mentre siamo fermi arriva una pattuglia di polizia a bordo di una specie di vecchissima "fiat 124 o 128", si fermano e scendono due polizziotti e io cerco di prenderli in contropiede dicendo subito: Hotel / Motel / Gastigniza sperando che abbocchino e non vogliano farci perdere tempo ma anzi aiutarci a cercare un posto per la notte; dopo qualche battuta risalgono in macchina e ci fanno cenno di seguirli, yeahhhhhhhhhhhhh ci portano loro ad un hotel, li seguiamo e imbocchiamo strade decisamente improbabili e buie finchè svoltiamo in una stradina bianca all'interno di un quartiere di Gulistan e magicamente compare una struttura senza tante scritte luminose ed è un hotel, be ragazzi vi giuro che se non era per loro non saremo mai e poi mai arrivati a trovare questo hotel, entro assieme a un poliziotto mentre fuori si crea subito una piccola calca di ragazzini e anziani attorno ai miei amici e alle moto, la signora parla con il poliziotto in lingua farsi e io non capisco proprio niente, ma la gestualità di entrambi non mi fa pensare a nulla di buono e infatti non c'è posto per noi è tutto pieno, ma io dico come è possibile che un hotel così imboscato sia pieno Torno dai ragazzi e gli do la bella notizia, poi guardo Milena che oggi è ancora il suo compleanno e le faccio le mie scuse per non aver mantenuto le promessa fattale al mattino, mentre stiamo pensando cosa fare Thomas tira fuori il sacco a pelo e mi dice di far capire alla tizia dell'hotel che ci adattiamo anche a dormire per terra purchè ci dia un piccolo spazio, ci provo ma il risultato non cambia, nel frattempo tra il gruppetto di ragazzini salta fuori uno sveglio che parla un po' di inglese, mi rivolgo a lui chiedendo se sa dove possiamo trovare un altro hotel per la notte e intanto sono le 21.30 circa e siamo davvero stanchi, il ragazzino ci pensa su e poi mi dice che se vogliamo forse ci trova un buco in una casa privata li vicino, evvaiiiiiiiiiiii gli dico che va benissimo e lui mi invita a seguirlo in una stradina buia a fianco all'hotel, onde evitare rogne mi prendo su Thomas che è massiccio così almeno se qualcuno decide di insaccarmi di botte nel viuzza buia ho il mastino e la cosa sarà più difficile, come si dice: "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio" Entriamo in un cortile e li inizia una serie di entra di qua esci di la e incrociamo donne e ragazzini che ci guardano come fossimo alieni, e direi che hanno ragione, ad un certo punto il ragazzino parla con una signora anziana la quale gli dice che non vuole saperne di ospitare degli stranieri e dopo un po' di insistenze ottiene il benestare e la signora gli indica una porticina, la apriamo e all'interno ci sono quattro reti con pseudo materassi decisamente malandati e la stanza sarà stata grande non più di 2x2, mamma mia ragazzi la vedo davvero dura stasera ed ecco che arriva il ns salvatore, un altro ragazzino incuriosito si intromette perchè parla un po' di inglese e ci dice che se vogliamo ci ospita a casa sua che è li vicino, gli diciamo che per noi va bene e lo seguiamo attraverso una serie di strettoie e cortili interni, giungiamo al suo cortile e li parlando con sua madre capiamo che forse siamo salvi, si rivolge nuovamente a noi e mi dice che per 60 dollari ci danno una stanza per dormire, io gli dico che sono un po' troppi e mi auguro di non urtare sua madre e fregarmi con le mie mani, l'animo commerciante di questo popolo non si offende e rilancia 50 dollari e io da buon italiano gli metto in mano 40 dollari e vengo premiato, vorrei tirare un mega urlo di gioia ma mi trattengo, torniamo dagli altri e gli annunciamo la lieta novella, saltiamo in moto e seguiti da uno stuolo di gente curiosa veniamo quasi scortati lungo la viuzza buia fino al portone della casa dove passeremo la notte. Ops le moto non passano dal portone e allora prontamente uno di loro apre il portone della casa di fronte e ci invita a parcheggiarle da lui in quanto lo ritiene un onore e un vero piacere, noi non ce lo facciamo ripetere due volte e ci infiliamo dentro, scarichiamo i bagagli e finalmente entriamo nella stanza che ci darà riparo per la notte, togliendoci prima le scarpe in segno di rispetto per le loro usanze e per i loro tappeti persiani che altrimenti avremo sporcato di brutto con i ns stivali. La padrona di casa, nonchè madre del ns salvatore Ahmed, ci fa accomodare e ci porta anche coperte e cuscini e una specie di materassimo da mette per terra sul quale dormire senza bisogno di utilizzare i ns da campeggio, cosa dire ragazzi? non abbiamo parole per la gentilezza e l'ospitalità, parlo con Ahmed e gli chiedo se li vicino c'è un posto dove poter mangiare qualcosa e lui mi dice che a pochi passi da casa sua c'è un bel ristorante e si offre di accompagnarci riferisco agli altri e in 10 minuti ci rendiamo il più possibile presentabili. A questo punto mi sembra più che giusto invitare Ahmed a cenare con noi facendogli capire che ci farebbe davvero molto piacere, lui esita un po' e poi accetta e corre a casa a cambiarsi, nel frattempo l'altro ragazzino che parlava inglese ci fa accomodare ad un tavolo in quanto fa il cameriere proprio in questo ristorante, e adesso si mangia e si beve e si festeggia il compleanno di Milena e direi che cadiamo proprio bene perchè non è proprio un tipico ristorantino persiano, ma è il classico "falso esotico" che non ti aspetteresti mai

abbastanza buoi e pieno di ragazzi e ragazze giovani che ballano e bevono in abbigliamento decisamente occidentale.
(se riesco, ma non credo di essere così bravo, carico un breve video)
Ecco di nuovo Ahmed con noi, lo faccio accomodare vicino a me e gli chiedo di ordinare per noi e per se stesso quello che vuole lui, possibilmente qualcosa di tipico senza badare a spese, riusciamo anche a ottenere delle birre cosa non facile da queste parti, mangiamo un buon piatto di carne del quale non ricordo il nome e dopo quattro sane e grasse risate e qualche brindisi facciamo ritorno a casa di Ahmed per il meritatissimo riposo e infatti Alberto in un nano secondo si ficca sotto alle coperte

lasciamo anche la giusta privacy nella stanzetta piccola agli sposini

mamma mia che giornatona ragazzi!!!! per fortuna con un bellissimo lieto fine super graditoooooooo
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Ultima modifica di samarcanda; 26-10-2016 a 22:13
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Vecchio 28-10-2016, 00:12   #87
cecco75
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Non sto leggendo...
Voglio farlo tutto d'un fiato quando è finito
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Vecchio 28-10-2016, 12:18   #88
Antonio Tempora
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Scusa la domanda:
Ma perchè passata la frontiera non avete dormito a Tashkent ?
C' era una ragione particolare per fare 60 kilometri al buio sulla strada Tashkent - Samarcanda per avere poi difficoltà a trovare un posto dove dormire ?
Scusa se lo chiedo ma sto seguendo il vostro viaggio e non riesco ad immedesimarmi nelle vostre scelte.
Anche quella di non lasciare la moto per fare riparare l' ammortizzatore.
Io mi sarei piazzato a casa della madre del meccanico per un giorno mangiando le sue leccornie ed acquistando sicurezza per il proseguo del viaggio con un ammortizzatore riparato ( IMHO ).
Nel 2005 feci venire a prendere la moto da un meccanico ad Istanbul, consigliato da un amico, per ripararla e me la riportò il giorno dopo davanti al nostro albergo.
Avevate un budget giornaliero così risicato da non poter programmare tappe in luoghi dove trovare alberghi già recensiti in modo da evitare di girare di notte alla ricerca di un luogo dove dormire ?
Non credo perchè poi vi siete fatti chiedere 60 dollari per una stanza in comune....
Vi seguo con attenzione e attendo le prossime puntate
Un saluto
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Antonio Tempora
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Vecchio 28-10-2016, 19:52   #89
samarcanda
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ciao Antonio domande più che lecite e pertinenti le tue, solo che è davvero difficile per me far capire a te e a chiunque altro il motivo che ci ha spinto a fare certe scelte, sono frutto di impressioni, sensazioni, compromessi e altro che a volte premiano e a volte no ti giuro che a casa della madre del meccanico a Shymkent mi sarei fermato anche 3 giorni però come si dice a volte: "si chiude una porta e si apre un portone" ti giuro che l'esperienza fatta a casa della famiglia uzbeka che ci ha ospitato è stata memorabile in quei paesi seppur stupendi si incontrano persone squisite ma che a volte nonostante la mega disponibilità pensi non riescano ad aiutarti e risolverti il problema tecnico che si può verificare alla moto, inoltre eravamo consapevoli che il ns amico Luca (Ixus qua in Qde) ci aveva già trovato una seconda possibilità per riparare l'ammortizzatore a Dushanbe capitale Tajika presso la sede del Tajmototour vedi link http://www.tajmototour.tj/

Antonio spero vivamente di incontrarti di persona qualche volta così mi racconti un po' dei tuoi bellissimi viaggi

mi raccomando seguimi è
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Vecchio 02-11-2016, 21:31   #90
Massimo
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Ovviamente sto seguendo incollato allo schermo il tuo racconto.

Ovviamente in religioso silenzio.

E nel frattempo me lo sto studiando per bene.

Non so se può essere utile, e non so se funziona (perché non l'ho mai fatto), ma ho tracciato sulla mappa le varie tappe fino a qui raccontate.

Spero che si vedano (e che siano giuste).

GIORNO 1 – 1175 km
Valeggio sul Mincio (Italia) – Berehove (Ucraina)
https://goo.gl/maps/PzmcABd2qKU2

GIORNO 2 – 817 km
Berehove (Ucraina) – Kiev (Ucraina)
https://goo.gl/maps/WqbeLbHoD492

GIORNO 3 - 327 km
Kiev (Ucraina) – Troyebortnoye (Russia)
https://goo.gl/maps/NWRK2EYHAqM2

GIORNO 4 – 640 km
Troyebortnoye (Russia) – Borisoglebsk (Russia)
https://goo.gl/maps/JzJF2GSes412

GIORNO 5 – 596 km
Borisoglebsk (Russia) – Ozinki (Russia)
https://goo.gl/maps/arnoTjgDNLw

GIORNO 6 – 496 km
Ozinki (Russia) – Kobda (Kazakistan)
https://goo.gl/maps/GeAFQ4rBKbS2

GIORNO 7 – 745 km
Kobda (Kazakistan) – Aralsk (Kazakistan)
https://goo.gl/maps/Ry9t7USsgLv

GIORNO 8 – 755 km
Aralsk (Kazakistan) – Turkistan (Kazakistan)
https://goo.gl/maps/fncMDR5oSYP2

GIORNO 9 – 440 km
Turkistan (Kazakistan) – Gulistan (Uzbekistan)
https://goo.gl/maps/GJkdCtHYvur
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Vecchio 03-11-2016, 22:08   #91
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Vecchio 05-11-2016, 14:41   #92
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bravo Massimo tutto perfetto
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Vecchio 07-11-2016, 10:15   #93
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10° giorno giovedì 19/05 Gulistan UZ - Samarcanda UZ km 225 (meteo sole)
stamattina sveglia con calma in quanto oggi in teoria dobbiamo solo arrivare fino a Samarcanda senza dogane o altro e quindi ce la prendiamo comoda, mi alzo e esco in corte a vedere se c'è qualcuno e becco subito Ahmed al quale chiedo se c'è la possibilità di fare colazione lui mi guarda e mi dice: ci mancherebbe altro ti ho anche detto ieri sera che mio padre è un fornaio, tra poco vi preparo qualcosa evvaiiiiiiiiiiiiiiii apro gli occhi e vedo che in corte effettivamente ci sono dei ragazzi intenti a infornare pane, che botta di culoooooooo




attraverso la corte vado in bagno a risciacquarmi il viso per svegliarmi cercando di non fare danni perchè il loro bagno è come quelli nostri dei primi del 900 o forse peggio, avevano due barili pieni di acqua e non volevo sporcargliela lavandomi anche i denti e allora ho fatto solo il viso, mentre lo stanzino dove si va per....... è dall'altra parte del muro e bisogna centrare bene il buco nel terreno per...... ok cambio argomento torno dai miei amici ancora intenti a rigirarsi nelle coperte persiane e li avviso che se si danno una mossa ci aspetta un'ottima colazione originale uzbeka con tanto di pane appena sfornato e poco dopo infatti ci ritroviamo a tavola a degustare/divorare i loro prodotti


vi giuro che si stava talmente bene che eravavmo quasi tentati di starcene li un giorno interno a riposare e bighellonare da tanto che ci sentivamo rilassati e benvoluti, ci prendiamo tutto il tempo necessario per fare colazione e scambiare due chiacchiere con i padroni di casa, facciamo anche qualche bella foto e alla fina do la mancia ad Ahmed e anche un piccolo souvenir italiano in segno di riconoscenza, il padre ci fa capire che saremo sempre i benvenuti in casa loro e che si sono sntiti onorati della ns presenza, le porte per noi qua saranno sempre aperte

nella foto qui sopra Ahmed è il ragazzo sulla destra con la maglia verde fra me e Max

andiamo a tirare fuori le moto dal cortile della casa di fronte e mentre carichiamo le moto vengono a salutarci un po' degli abitanti della via e noi ne approfittiamo per far salire sulle moto i bambini che dimostrano un certo interesse e anche qualche adulto con immancabili foto ricordo



salutiamo tutti con tante pacche sulle spalle e strette di mano che sembravano essere davvero sentite e usciamo dalle viuzze sconnesse di Gulistan per dirigerci verso la mitica Samarcanda, ci immettiamo sulla strada principale consapevoli che abbaimo appena vissuto una bellissima esperienza in terra uzbeka la quale avrà sicuramente ancora molto da offrirci, appagati e sereni avanziamo su una strada che lascia un po' a desiderare e meno male che ieri sera col il buoi ne abbiamo percorso solo un tratto e poi ci siamo fermati altrimenti.....
Ad un tratto veniamo fermati da una pattuglia di polizia, speriamo siano amichevoli come quelli di ieri sera e infatti dopo aver controllato in maniera molto blanda i nostri passaporti ci invitano a scendere dalle moto per bere un te con loro, seppur a malincuore e facendo attenzione a non offenderli ci divincoliamo dall'invito in quanto non vogliamo perdere troppo tempo, ce ne siamo già concessi a sufficienza con la famiglia di Gulistan. Per strada ci godiamo il panorama delle campagne uzbeke intervallate da piccoli centri abitati composti da casette fatiscenti e impolverate, la giornata è al quanto calda e il sole picchia per bene, dall'asfalto sale un certo calore che sommato a quello del motore delle nostre motine ci fa quasi rimpiangere il freddo dei giorni scorsi, non mancano nemmeno le classiche scene che ti fanno ridere e che ti fanno pensare a quante leggi e leggine ci sono in Italia sui trasporti e poi in questi paesi vedi che.......

visto il bel caldino 34° ci fermiamo per una sosta ristoratrice e rinfrescante in un ristorantino con qualche pianta e un po' di ombra, mentre parcheggiamo viene ad accoglierci un ragazzo che ci fa cenno di entrare da loro a mangiare e che siamo i benvenuti, ospitali sti uzbeki è ci accomodiamo su un tavolo e arriva una ltro ragazzo che per fortuna parla un po' di inglese e così riusciamo a ordinare qualcosa di interessante, nel frattempo l'addetto alla griglia ci invita a vedere cosa cucina per farci capire che mangeremo cose buone


ci viene proposto di assaggiare anche un'altra specialità uzbeka che è un fagottino di pane ripieno di carne di capra, cipolle e spezie se non ho capito male cotto in forno come il pane e ovviamente noi lo assaggiamo volentieri


dopo aver pranzato di gusto anche oggi, chiediamo al tizio che parla inglese se possiamo pagare con euro o dollari o carte perchè non abbiamo ancora vuto modo di cambiare soldi in moneta locale, lui si offre di cambiarci i soldi senza problemi, gli chiedo il tasso di cambio e vedo che va più che bene e quindi gli consegno 300 dollari, torna poco dopo con un pacchetto di Som uzbeki da farmi svenire, guardate un po' che mattone che mi ha portato


è ora di ripartire e anche qua non ci lasciano andare se non facciamo qualche fotina e allora....

ok si riparte e siamo sempre più convinti che da queste parti siano davvero molto ma molto ospitali, strada facendo il panorama muta un pochino offrendoci qualche scorcio più interessante e anche qualche curva in mezzo ad un paesaggio leggermente montuoso, ad un certo punto sulla destra vediamo un'apertura nella roccia con delle eprsone ferme per foto e visto che non abbiamo fretta ci fermiamo per vedere di cosa si tratta, entriamo in questa fenditura ma risulta essere chiusa dopo pochissimi metri, chiedendo ai locali ci sembra di capire che sia un luogo di buon auspicio per le coppie che vogliono trascorrere una vita lunga e felice assieme, ci rimettiamo in sella decisi a percorrere gli ultimi km che ci separano dalla nostra metà tanto agognata e finalmente appare il cartello


ragazzi vi giuro che mi è salita una mega emozione alla vista di questo cartello e adesso non ci rimane che andare in centro ad assaporare la magica atmosfera che avvolge la mitica città di Samarcanda, percorriamo pochi km e finalmente vedo le inconfondibili cupole azzurro/blu che sognavo di vedere da non so quanto tempo, a questo punto non capisco più nulla, mi sento come un bambino a natale che vede sotto l'albero i suoi regali, guardo gli altri e gli dico che voglio andare fin sotto le cupole in moto e imbocco una viuzza che però si rivela sbagliata in quanto alla fine ci sono delle sbarre, ma volendo si possono aggirare, i miei amici mi dicono che è meglio fare il giro largo, ma io li guardo e gli dico che sono talmente preso male che passerò attorno alle transenne e così faccio avanzo lentamente sulla parte pedonale meno affollata dei giardini che circondano il complesso del Registan e poco dopo mi tocca avanzare in stile pantera rosa perchè una guardia non molto distante potrebbe beccarmi, per fortuna non mi vede nessuno e in men che non si dica mi ritrovo davanti al Registan mi fermo con la moto davanti alla terrazza dalla quale si possono ammirare le tre medresse, la terrazza è occupata da una banda musicale locale e le due guardie si dirigono verso di me dicendomi che non posso stare lì, io li scongiuro di permettermi di andare in terrazza per una foto veloce ma loro mi negano il permesso, nel frattempo arrivano anche i miei amici e si crea una piccola calca attorno a noi compresi tutti quelli della banda che sono più interessati a fare selfie con le ns moto che suonare

dopo qualche minuto le guardie ci rammentano ancora una volta a spostarci da li e allora decidiamo di andare verso l'hotel dove pensavamo di alloggiare che si trova proprio attaccato al mausoleo Gur e Amir, ovviamente prima vogliamo tentare di farci una foto tutti assieme con le moto davanti a tale complesso e anche qua troviamo delle guardie che subito ci intimano di allontanarci e poi riusciamo a convincerle che un paio di semplici foto non creavano problemi a nessuno tanto meno a loro e finalmente ce la facciamo

riceviamo anche i complimenti da alcuni turisti europei per essere arrivati fin li in moto e veniamo fotografati anche da loro ok adesso via verso l'hotel, entro e il tizio del ricevimento mi dice che purtroppo sono al completo maremma........ però poi prende il depliant del loro hotel e mi fa vedere che fanno parte di un piccolo gruppo di tre hotel e mi dice che se voglio possiamo andare in un altro a un paio di km di distanza che ha stanze libere e possibilità di parcheggio custodito per le moto, ok affare fatto ci dirigiamo verso l'hotel indicatoci, non senza qualche difficoltà lo troviamo e ci concediamo un po' di tempo per una doccetta con calma prima di uscire a gustarci la città, ed eccola qua, la piazza del registan con la luce del giorno e poi con le luci serali che le conferiscono ancora più fascino


dopo una gustosa cenetta consumata proprio di fronte a questa meraviglia e una bella passeggiata serale facciamo ritorno in hotel consapevoli che domani avremo una giornata intera da dedicare alla scoperta e visita di tutte le bellezze che Samarcanda offre
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Ultima modifica di samarcanda; 07-11-2016 a 11:02
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Vecchio 08-12-2016, 18:03   #94
giusto!
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Vecchio 08-12-2016, 23:43   #95
giopapy
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Complimenti hai tutta la mia ammirazione e stima.

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Vecchio 03-02-2017, 12:43   #96
samarcanda
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11° giorno venerdì 20/05 STOP (meteo sole)
oggi giornata dedicata alla visita della magica città di Samarcanda, mi limito a postare delle foto che credo e spero rendano più di mille parole

























































di sera la magia aumenta




siamo stati piacevolmente sorpresi dai giovani di Samarcanda che approciano volutamente i turisti per praticare l'inglese che studiano a scuola e vengono incentivati a farlo perchè se hanno dei bei voti la scuola li premia con delle borse di studio, direi che da queste parti a differenza di quanto si possa pensare qualcosa si sta muovendo

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Vecchio 03-02-2017, 12:46   #97
GS3NO
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ogni volta che vedo sto report me gira i cojoni

brutta roba l'invidia eh !
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Vecchio 03-02-2017, 16:03   #98
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GS3NO sei la solita canaglia parti e vai no?!
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Vecchio 07-02-2017, 17:30   #99
Ballerino
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Ma il ritorno...nn lo racconti???!!! Dai che voglio leggere il finale
complimenti....prima o poi....spero prima!!!
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Vecchio 08-02-2017, 01:58   #100
Massimo
Il GPS umano
 
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Interessa molto anche a me la parte relativa al tentativo nel Pamir. Dai prosegui il diario di viaggio che siamo tutti col fiato sospeso...
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Massimo Adami
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