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Qde per la Sicurezza stradale tutte le info e le idee su un tema che ogni motociclista dovrebbe avere a cuore.


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Vecchio 29-02-2008, 17:02   #51
bugiardo
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* almeno quanto a sito, quello Axo ... pessimo
* il paraschiena da te linkato č omologato o no?
Per quello che ho capito il modello che ho linkato io , nn essendoci scritto nulla , nn e' omologato , questo invece http://www.axo.it/it/prodotto.php?id=100
e' scritto che e' omologato.

Il sito nn mi fa impazzire ma č meglio di tanti altri , fatti un giro su quello di clover ( ci sta una giacca che mi piace molto) , e lo hanno appena rifatto di sicuro spendendoci anche soldini ... era 100 volte meglio quello precedente.
Quote:
Si. Ma anche quegli strati protettivi che hanno sulla schiena molte giacche - anche Bmw - pure loro son comunemente chiamati paraschiena: sono omologati? Son sicuri come i paraschiena esterni cui noi comunemente ci riferiamo (Dainese, Bmw)? O sono solo un morbido straterello di gomma?
Ho presente le blande imbottiture che certe giacche hanno , ma spero che nn vengano spacciate come paraschiena , credo sia solo un mdo per riempire in qlc modo l'alloggiametno per il paraschiena ( che viene evdnuto a parte se richiesto ).

Cmq dei prodotti Axo fino ad oggi sono rimasto sermpre molto soddisfatto , un errore possono farlo tutti , spero nn insistano , sulla sicurezza nn si scherza e in tanti nn hanno gli elementi per poter valutare bene che protezione comprano ....

Pubblicitŕ

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In un mondo di ciechi , anche un orbo e' un Re

Ultima modifica di bugiardo; 29-02-2008 a 17:09
bugiardo non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 29-02-2008, 18:59   #52
Guanaco
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x bugiardo

Qui nn č un sito di avvocati e nn me ne importa nulla se č reato o meno , essendo un sito di motociclisti ( ?! ) e una sezione riservata alla sicurezza , trovo incomprensibili certe difese d'ufficio.

Esatto, č questa la cosa piů importante.
L'ho scritto due volte, ma l'hai rimarcato solo tu.
Si vede che la sicurezza e il comportamento degli operatori del settore qui in Italia non sono considerati importanti.

x bugiardo

Una ditta seria come Axo ci si aspetta che in tempi ritrettissimi ritiri queste imbottiture dal mercato , nn che si limiti a chiamarle padding sul sito ( e sulle confezioni cosa ci sara' scritto ?

La legge non li obbliga a ritirare, ma a specificare.
Adesso c'č scritto "imbottitura".
Prima delle critiche sollevate da Motociclsmo sul sito c'era addirittura scritto che erano "protezioni" o "paraschiena".
Figurati...

x Wotan

Se non ti ho convinto con l'esempio dei caschi, non so piů che altro dirti...

Nemmeno io so piů come replicare, Wotan, ma lo faccio ancora una volta.
Scusa, ma che esempio sarebbe?
Sai quanti prodotti non omologati esistono...
I caschi per moto privi di omologazione non possono per legge essere venduti con questo nome ("caschi per motoveicoli"), a meno che non sia esplicitamente indicato che - appunto - non sono omologati.
Chi vende caschi non omologati senza specificare che non sono omologati commette un reato.

Esempio:
http://www.ultramotard.com/venditaon...lla+rosso.html

Vale per i caschi, vale per i paraschiena.
E' dall'inizio che lo dico...
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Vecchio 29-02-2008, 19:37   #53
paolo b
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Guanaco, avvocati o meno il discorso di Wotan č semplicissimo: se scrivi che Axo ha violato la legge e questo non č vero (e fino ad ora, io questa legge che vieta di chiamare "paraschiena" un para-schiena non omologato non l'ho vista citata) si tratta di diffamazione, cosa che č meglio evitare.

Dopodichč, (e pure questo Wotan lo ha ricordato) si puň benissimo discutere sull'inopportunitŕ commeciale di "giocare" su termini che possono indurre l'acquirente alla confusione.
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paolo b non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 29-02-2008, 19:58   #54
ilmaglio
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Originariamente inviata da Guanaco Visualizza il messaggio
Vale per i caschi, vale per i paraschiena.
E' dall'inizio che lo dico...
Il casco č obbligatorio. Il paraschiena no. I caschi non omologati non dovrebbero neanche esser venduti, se ci fosse una interpretazione e applicazione della legge secondo buona fede. E allora, io credo che il paraschiena Axo richiamato da Bugiardo sia probabilmente migliore di altri paraschiena non omologati. Insomma, Axo avrŕ operato non opportunamente ma chi č senza peccato - produttori in genere, riviste, acquirenti - scagli la prima pietra.
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Vecchio 29-02-2008, 20:34   #55
ildanese
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In che senso scusa? cioč che tra quelli che non servono a una mazza č quello che serve a una mazza meglio?!!! Il tuo ragionamento della prima pietra poi....boh...forse hai ragione tu, se son tutti peccatori era meglio neanche parlarne di questa vicenda...
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Vecchio 29-02-2008, 21:08   #56
Guanaco
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Originariamente inviata da paolo b Visualizza il messaggio
Guanaco, avvocati o meno il discorso di Wotan č semplicissimo: se scrivi che Axo ha violato la legge e questo non č vero (e fino ad ora, io questa legge che vieta di chiamare "paraschiena" un para-schiena non omologato non l'ho vista citata) si tratta di diffamazione, cosa che č meglio evitare.

Dopodichč, (e pure questo Wotan lo ha ricordato) si puň benissimo discutere sull'inopportunitŕ commeciale di "giocare" su termini che possono indurre l'acquirente alla confusione.
Che ci sia una violazione della legge non lo dico io, ma lo dice per primo Motociclismo. Anzi lo scrive. Io non faccio altro che riprendere l'argomento, come del resto č stato fatto in altri forum.
Gli avvocati non c'entrano.

Io ho sollevato una questione che mi sembra grave, così come per grave la dŕ Motociclismo che parla di "presa in giro dei motociclisti".
Credo che questo sia importante in una sezione dedicata alla sicurezza.
Io comunque non sono l'ufficio stampa di nessuno.

In quanto alla legge, quanto č stato obiettato dalla testata non č una mancata omologazione (l'omologazione per i paraschiena non č ancora obbligatoria), ma un uso improprio e inammissibile di un termine, laddove la legge impone un'altra definizione (tipo "imbottitura") oppure la dicitura "non omologato".
Dobbiamo pensare che se la siano inventata di sana pianta?

Eh, sì, certo, alla Edisport hanno dei visionari che, dopo aver accolto nella loro iniziativa sui paraschiena la stessa ditta in questione, hanno deciso di darle addosso, così tanto per ingannare il tempo...
Tutto questo dopo decenni di battaglie sulla sicurezza...



Ah, in quanto a quello che tu definisci come "giocare su termini che possono indurre l'acquirente alla confusione"... stai attento a come parli, perché si configura il reato di diffamazione.
Ironizzo... ma fino a un certo punto...
In effetti, "indurre l'acquirente in confusione" (ovviamente per trarne profitto) non mi sembra esattamente una cosetta da due soldi se c'č di mezzo l'incolumitŕ.
Che dici?

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Vecchio 29-02-2008, 21:15   #57
paolo b
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Che stai girando la frittata..

Le prime righe del tuo 3ad:
(..) la AXO Italia pubblicizza paraschiena (senza nemmeno avere il diritto di usare questo termine) (..) vere e proprie ciofeche (..) ecc.ecc.

Il punto sollevato č semplicemente questo: si puň o no chiamare "paraschiena" un aggeggio da mettere sopra la schiena anche se non č omologato UNI xxx? Tu dici di no, ma non citi la legge che lo stabilirebbe. Dopodichč, mi trovo in perfetta sintonia con i "punti" (e le conclusioni) del mex 27 di Wotan.
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Ultima modifica di paolo b; 29-02-2008 a 21:25
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Vecchio 29-02-2008, 22:11   #58
Wotan
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Originariamente inviata da bugiardo Visualizza il messaggio
Qui nn č un sito di avvocati e nn me ne importa nulla se č reato o meno , essendo un sito di motociclisti ( ?! ) e una sezione riservata alla sicurezza , trovo incomprensibili certe difese d'ufficio.
Pienamente d'accordo sul fatto che la campagna pro-sicurezza di Motociclismo sia un'ottima cosa; non a caso l'ho richiamata in un thread dedicato.
Altrettanto pienamente d'accordo che Axo non sia stata esemplare sotto il profilo della comunicazione al pubblico. E tanto per essere chiari: non me ne frega un fico secco della Axo, né sono un suo azionista, stipendiato o fornitore di beni o servizi.
Ma me ne frega moltissimo se in un forum - e specialmente dove sono moderatore - qualcuno dŕ del fuorilegge ad una societŕ che non ha violato alcuna legge, perché ciň č contrario sia alla legge che al regolamento di QdE.
I miei interventi rendono chiaro a tutti che QdE non condivide tali opinioni; se Axo dovesse promuovere un'azione contro chi le ha formulate, il Webmaster sarebbe costretto a fornire all'autoritŕ giudiziaria gli estremi di chi le ha espresse.
Ci siamo capiti?
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Ultima modifica di Wotan; 29-02-2008 a 22:13
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Vecchio 01-03-2008, 00:45   #59
Guanaco
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Evito ogni commento sull'ultima sterzata con derapata a proposito della correttezza dell'informazione e sull'importanza delle campagne sulla sicurezza, motivo centrale per il quale ho fatto il post, come ho piů volte (4) rimarcato.

Perň, voglio essere bendisposto e pensare che il tutto sia partito davvero solo e unicamente per uno scrupolo nei confronti del rapporto di QdE con aziende esterne. Relativamente a questo punto, cioč all'aspetto legale, vorrei allora riprendere quanto scritto da Motociclismo.
Cito, tra le tante, questa frase:

AXO commercializza anche un altro "Back Protector" sul quale del marchio CE non c'č traccia e lo chiama ugualmente paraschienza, come secondo la legge non potrebbe.

Ebbene, faccio notare che nella lista delle direttive che richiedono la marcatura CE rientrano tutti i dispositivi di protezione, ovviamente inclusi quelli per moto.
http://www.newapproach.org/Directives/DirectiveList.asp
Io prima ho postato un link sul marchio CE, laddove si legge tra le altre cose:

-------------

Conseguenze legali e commerciali per la mancata Marcatura CE

Se i prodotti risultano privi della marcatura CE, la sanzione a carico dei produttori, importatori e/o commercianti ed installatori potrŕ essere il ritiro dal commercio e il divieto di utilizzazione.
Per gli installatori questa sanzione sarŕ particolarmente grave perché obbligherŕ l'autoritŕ giudiziaria a far rimuovere, a carico del committente dei lavori, il prodotto non a norma, dando origine ad una serie di rivalse e contenziosi a catena: Il committente verso l'installatore, l'installatore verso il proprio fornitore che potrebbe rivalersi sul produttore o sull'importatore.
Oltre a quanto sopra descritto č prevista una sanzione comunicata a mezzo processo verbale di contestazione da parte degli organi di polizia per i possessori dei prodotti e per il costruttore dell'edificio.
La procedura prevista dall'Art. 11, comma 4 del DPR 246/93 prevede che, entro 90 giorni dalla stesura del suddetto processo verbale, le pubbliche autoritŕ emanino un provvedimento motivato al fabbricante, al possessore dei prodotti nonché al costruttore dell'edificio.
Le autoritŕ pubbliche sono dotate del potere di imporre la sospensione dei lavori e del blocco delle attivitŕ commerciali dell'edificio in cui sono installati i prodotti fuori legge.
Oltre alle sanzioni civili ed eventualmente quelle penali, si ricorda che in caso di prodotti non a norma, sul piano contrattuale e commerciale il rapporto di compra-vendita č nullo ai sensi dell' art. 1418 del codice civile. Quindi si puň non procedere al pagamento, si puň rendere la merce, si possono richiedere danni eventualmente subiti, anche a distanza di 5 anni.
Se i prodotti risultano abusivamente marcati CE, cioč se sul prodotto viene utilizzata la marcatura CE senza avere effettivamente adempiuto alle direttive della norma di riferimento, si profila il reato di truffa, oltre a quanto sopra enunciato.

Ovviamente, quanto sopra riportato č estendibile a tutti gli ambiti in cui č applicabile la normativa CE.

E ancora:

Dichiarazione di conformitŕ CE

Viene emessa in accordo alle direttive europee che prevedono la marcatura CE dei prodotti. Viene redatta dal produttore (o importatore) dichiarando la conformitŕ alle direttive europee applicabili allo specifico prodotto che devono essere tutte elencate. Eventuali requisiti specifici sono indicati nelle rispettive direttive.
Nella commercializzazione nell'ambito della disciplina normativa europea i passi da seguire sono:
- Individuare quali direttive sono applicabili al prodotto in questione;
- Per ciascuna direttiva applicabile individuare le norme armonizzate che sono applicabili al prodotto (se si segue il percorso di presunzione di conformitŕ).

---------------------

Nel nostro caso abbiamo una tipologia di prodotto, il "paraschiena", che rientra in una lista CE ben precisa e che secondo le norme UNI ha un'omologazione altrettanto precisa. Questo vuol dire che l'omologazione prevede parametri costruttivi e di qualitŕ minimi anch'essi molto ben specificati (nella fattispecie su due livelli) per un item che abbia quella definizione e che con essa venga immesso sul mercato.

Chiamare "paraschiena" un dispositivo non solo non rispondente alla normativa di omologazione UNI, ma anche privo di marchio CE significa violare la legge. Questo č quanto emerge dalla normativa riportata, quanto dice Motociclismo e quanto ho scritto io, riprendendo appunto le pagine 12-13 della rivista.
Sempreché sia vero che due piů due faccia quattro.

Una strada commerciale (dichiarazione di conformitŕ, etc, cfr. sopra) praticabile senza omologazione č quella di vendere questi dispositivi, chiamandoli "imbottiture", proprio come ha poi fatto la AXO ex post quando si č vista messa alle strette.
E come peraltro fanno altri (in modo furbo, ma legale). Non so poi se le imbottiture di questo tipo richiedano una marcatura CE.

Un'altra possibilitŕ č quella di evidenziare la dicitura "non omologato", come scrivevo piů sopra e come avviene per molti prodotti, tipo i citati caschi a scodella. La parola casco č di uso corrente, ma se viene utilizzata dal produttore/venditore tout court indica un prodotto omologato e con marchio CE.

Che poi ci siano in giro (in Italia, altrove č giŕ piů difficile) un sacco di prodotti non commercializzati secondo la norma di legge non significa che AXO abbia ragione, ma solo che qui da noi č in buona compagnia.

Tutto questo solo per fare le pulci ed entrare nel merito dello sfruttamento di cavilli tentati o falliti.
Non era mia intenzione farlo, ma visto come si sono messe le cose ognuno puň a questo punto fare le sue considerazioni e le sue analisi legali.
Io sono partito dalla base di Motociclismo e per quel che mi compete la cosa č chiarissima.

Come pure č chiaro a mio modo di vedere che un dispositivo che al massimo puň chiamarsi "imbottitura" va ritenuto fino a prova contraria una "ciofeca" rispetto a un prodotto che ha subito test precisi ed č stato omologato ad hoc.
Non č detto che sia una ciofeca? Ok, allora facciamo delle prove e poi omologhiamolo, ma prima scriviamo sopra: "non omologato".

Lascio comunque i cavill iagli avvocati.
A me interessa sapere cosa compro, conoscere la correttezza delle aziende e, se mi capita, sensibilizzare su un problema di sicurezza che non č certo irrilevante.

Se vedo un sito che pubblicizza un prodotto privo di marchio CE e non omologato e lo chiama con lo stesso nome riservato ai prodotti marchiati e omologati, beh per me quel sito sta facendo della "pubblicitŕ ingannevole".
E questo, giocando sulla vita altrui.

Passo e chiudo.
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Vecchio 01-03-2008, 00:51   #60
bugiardo
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Comprendo bene le preoccupazioni di Wotan , moderatore di questa sezione, ed č chiaro che ognuno di assume la responsabilitŕ di quanto scrive.

Detto questo perň resta il problema degli accessori per la sicurezza che sicuri nn sono .......... ci siamo impegalati in un discorso sulla legittimitŕ o illegittimitŕ , ma allora nn parliamo manco dei guard rail , nn sono illegali se uno resta tranciato su un guard rail sono cavoli suoi , chi lo pone in opera nn commette alcun reato ...

Ci sono leggi o normative che nn sono adeguate e quella nella fattispecie sulle protezioni nn tutela minimamente il consumatore.

Ma secondo voi uno per comperarsi un paraschiena deve conoscere le normative le omologazioni e menate varie ? Un paraschiena puo' venir regalato da un genitore a un figlio e nessuno dei due magari sa dell'omologazione 1 e 2 .Se si va in un negozio di accessori per moto e a una persona viene proposto un articolo di una famosa azienda , il consumatore deve poter comprare con fiducia .......

Un paraschiena o protegge o nn serve semplicemente a nullla , nn e' che puo' servire a altro , con un casco nn omologato se nn altro nn prendi aria in testa , ma con un imbottitura sulla schiena cosa ci fai ?

Io approvo in pieno la campagna di motociclismo per incentivare l'uso di questo accessorio ( che io personalmente renderei obbligatorio almeno in certe situazioni ) . Fa poi benissimo quando mette a conoscenza il pubblico della presenza sul mercato di articoli che nn vengono incontro a questa esigenza .

Spero che associazioni tipo motociclisti incolumi o associazioni di consumatori , facciano pressioni perche' nn sia + possibile metter in vendita accessori come quello origine di questa diatriba .

Certo che questo padding rischia di costare ,sotto forma di pubblicitŕ negativa, molto + dei ricavi ottenuti dalla sua commercializzazione .

Cmq un applauso a motociclismo , speriamo che su un tema simile nn abbia riguardi per nessuno .

Per chi nn ha letto l'articolo riporto il link , in modo che ognuno possa farsi un opinione , la mia a riguardo l'ho gia' espressa

http://www.motociclismo.it/edisport/...2?OpenDocument
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Ultima modifica di bugiardo; 01-03-2008 a 01:06
bugiardo non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 02-03-2008, 15:34   #61
Wotan
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Originariamente inviata da Guanaco Visualizza il messaggio
...
Anche se non hai postato la norma che dimostra la tua ragione (come spiego piů avanti), ritengo doveroso risponderti, perché ho approfondito l'argomento e sono giunto alla seguente conclusione:

Guanaco ha sostanzialmente ragione.
Non a proposito del fatto che č vietato chiamare "paraschiena" un paraschiena non omologato (in effetti non lo č), ma sul fatto che č vietato vendere paraschiena non omologati (in effetti lo č).



Nel link da te postato (http://www.newapproach.org/Directives/DirectiveList.asp) c'č una direttiva, la 89/686/CE, che tratta in generale i dispositivi di protezione individuale.
Come tutte le direttive CE, quest'atto non ha valore di legge negli stati membri, bensì di semplice raccomandazione, finché essi non la recepiscono con atti normativi propri.
Perciň mi ero messo a caccia del relativo decreto di attuazione; inizialmente non l'avevo trovato, ma in realtŕ esso esiste eccome: č il D. Lgs. 475/92, successivamente modificato con il D. Lgs. 10/97 (qui il testo coordinato delle due norme), che si riferisce a quasi tutti i DPI (dispositivi di protezione individuale), esclusi i caschi e le visiere, oggetto di una normativa a parte.
Ho studiato tale documento a fondo (č abbastanza lungo), e mi pare chiaro che il problema non sta tanto nel fatto che non si possa chiamare "paraschiena" un paraschiena non omologato, bensì nel fatto che addirittura non č possibile immettere sul mercato un DPI (comunque denominato) senza che esso soddisfi le disposizioni di carattere tecnico europee e/o nazionali vigenti (e dunque, nel caso dei paraschiena, la EN 1621-2) o, in assenza di tali norme, senza che esso sia conforme aii requisiti minimi indicati nell'allegato II al decreto stesso.
Se tale mia lettura č corretta (e stavolta credo proprio di sì...), Guanaco ha ragione, Axo ha torto e con lei hanno torto tutte le aziende che immettono in commercio protettori comunque denominati privi di omologazione.

Il mio atteggiamento, basato su una convinzione errata, era dovuto alla preoccupazione di evitare l'insorgere di eventuali problemi legali a carico di QdE.
Fermo restando che occorre sempre essere prudenti nel formulare accuse contro terzi, mi sembra che questo non sia un caso del genere, pertanto mi scuso con slow_ahead e con Guanaco per la durezza dei toni da me adottata.

E' ovvio che tocca a me pagare, e offro anche il secondo giro.

Provvedo ad inserire le varie norme riguardanti la materia nella pagina dei link sulla sicurezza e, data l'importanza della questione, vado a modificare i miei post per evidenziarne le inesattezze.
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Ultima modifica di Wotan; 03-03-2008 a 01:11
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Vecchio 02-03-2008, 17:26   #62
KappaElleTi
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Ma perchč?

Adesso il paraschiena č diventato un DPI??? Da quando?

e anche guanti stivali ecc ecc...???

A me non risulta, anzi a ben vedere mi risulta che NEPPURE IL CASCO da moto sia considerato un DPI ai sensi dell'art.12 del giŕ citato D.Lgs
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Ultima modifica di KappaElleTi; 02-03-2008 a 17:39
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Vecchio 02-03-2008, 17:42   #63
mambo
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Quote:
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...Se tale mia lettura č corretta (e stavolta credo proprio di sì...), Guanaco a ragione, Axo ha torto e con lei hanno torto tutte le aziende che immettono in commercio protettori comunque denominati privi di omologazione.

Il mio atteggiamento, basato su una convinzione errata, era dovuto alla preoccupazione di evitare l'insorgere di eventuali problemi legali a carico di QdE.
... pertanto mi scuso con slow_ahead e con Guanaco per la durezza dei toni da me adottata.
Wotan...i miei rispetti...
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mambo non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 02-03-2008, 20:02   #64
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tanto per dire..

č la stessa UNI che indica le sue norme come "volontarie"

http://www.uni.com/uni/controller/it...tociclismo.htm

volontarie significa NON obbligatorie

Come mai poi Motociclismo abbia fatto questa crociata contro AXO anzichč pubblicare una inchiesta seria su quello che compare sui vari siti nel paragrafo sicurezza e protezioni....beh qui si va nel sesso degli angeli
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Vecchio 02-03-2008, 23:06   #65
Guanaco
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x Wotan

Hai sviscerato la questione, come io non ho fatto e come non sarei arrivato a fare.
In effetti, ho mancato di indicare i precipui decreti attuativi da te invece ben individuati (con tanto di specifica a parte per caschi e visiere). Ne convengo pienamente.

In quanto alla definizione di "paraschiena" io credo che la questione sia sostanzialmente implicita nella normativa medesima.
In altri termini, se un'azienda chiama "paraschiena" un dispositivo privo di marcatura CE e privo di omologazione nazionale contravviene alle normative vigenti, in quanto quel dispositivo lo mette in vendita con una definizione che lo fa rientare in una lista di prodotti per cui č prevista la conformitŕ a taluni requisiti minimi.

Per essere ancora piů preciso: chiamare "paraschiena" o "protezione" o similari un prodotto significa assimilarlo a un DPI, cioč a un dispositivo di protezione individuale che, come tale, richiede dei criteri minimi di conformitŕ.

Così, se una persona qualunque chiama il dispositivo in oggetto "paraschiena" usa semplicemente un termine del linguaggio tecnico corrente e tutti capiscono cosa intenda. Tuttavia, se lo fa un'azienda che vende quel dispositivo essa si assoggetta contestualmente e automaticamente all'obbligo di provvedere a un'omologazione.

Concordo sul fatto che nella sostanza il reato o presunto tale non risieda tanto nell'uso in sé di un termine improprio, quanto nella mancata omologazione. Il fatto, perň, č - mi sembra - che le due cose vanno di pari passo, sono cioč indissolubili.

In effetti, se l'azienda vende lo stesso prodotto col nome generico di "imbottitura" non implica ch'esso appartenga alla lista dei citati DPI e quindi con quest'ultima definizione non dovrebbe infrangere alcuna regolamentazione vigente.

Alla fine č tutta una questione di come si girano le cose e di come si abbinano le parole ai comportamenti commerciali.

Detto questo, esprimere come stanno le cose mi č ora piů semplice, perché le tue ricerche hanno fatto chiarezza. Diciamo che prima la questione delle "definizioni" la trattavo come implicita, mentre ora, alla luce delle tue delucidazioni, appare nella sua forma esplicitata.

Concludo questa mia presa di posizione sostanzialmente concorde alla tua, sottolineando la tua onestŕ intellettuale, la tua razionalitŕ e la tua propensione ad anteporre la veritŕ alla ragione individuale, doti molto rare di questi tempi.
Naturalmente, io non sono nessuno per avvalorare questi complimenti, ma ti prego ugualmente di accettarli, uniti alle mie scuse per averti dato l'impressione di esporre il forum a potenziali problemi di tipo giuridico.

Una sola osservazione: non avevi detto che i caratteri cubitali č meglio non usarli?

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Vecchio 03-03-2008, 01:13   #66
Wotan
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Originariamente inviata da Guanaco Visualizza il messaggio
Una sola osservazione: non avevi detto che i caratteri cubitali č meglio non usarli?

Infatti, il loro uso ironizzava proprio su tale fatto...
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Wotan non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 02:19   #67
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Quote:
Originariamente inviata da KappaElleTi Visualizza il messaggio
Ma perchč?

Adesso il paraschiena č diventato un DPI??? Da quando?

e anche guanti stivali ecc ecc...???

A me non risulta, anzi a ben vedere mi risulta che NEPPURE IL CASCO da moto sia considerato un DPI ai sensi dell'art.12 del giŕ citato D.Lgs
Quote:
Originariamente inviata da KappaElleTi
č la stessa UNI che indica le sue norme come "volontarie"

http://www.uni.com/uni/controller/it...tociclismo.htm

volontarie significa NON obbligatorie
Questo č quello che credevo anch'io fino all'altroieri.
Effettivamente, il casco č escluso dal D.Lgs. 475/92, come giŕ ho detto nel mio post #61, ai sensi dell'art. 1 comma 4:
4. Sono esclusi dal campo di applicazione del presente decreto i DPI riportati nell’allegato I
il quale allegato stabilisce quanto segue:
ELENCO ESAUSTIVO DELLE CATEGORIE DI DPI CHE NON RIENTRANO NEL CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA PRESENTE DIRETTIVA
1. DPI progettati fabbricati specificamente per le forze armate o quelle per il mantenimento dell’ordine (caschi, scudi ecc.).
2. DPI di autodifesa in caso di aggressione (generatori aereosol, armi individuali deterrenti, ecc.).
3. DPI progettati e fabbricati per uso privato contro:
- Le condizioni atmosferiche (copricapo, indumenti per la stagione, scarpe e stivali, ombrelli, ecc.);
- L’umiditŕ, l’acqua (guanti, ecc.);
- Il calore (guanti, ecc.).
4. DPI destinati alla protezione o al salvataggio di persone imbarcate a bordo di navi o aeromobili, che non siano portati ininterrottamente.
5. Caschi e visiere per utilizzatori di veicoli a motore a due o tre ruote.
Ma lo stesso D.Lgs. 475/92 stabilisce all'art. 1, che
1. Le norme del presente decreto si applicano ai dispositivi di protezione individuale, nel seguito indicati con la sigla DPI.
2. Agli effetti di cui al comma 1, si intendono per DPI i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che li indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza.
e all'art. 4, che
1. I DPI sono suddivisi in tre categorie.
2. Appartengono alla prima categoria, i DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entitŕ. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI abbia la possibilitŕ di valutare l’efficacia e di percepire, prima di riceverne pregiudizio, la progressiva verificazione di effetti lesivi.
[...]
4. Appartengono alla seconda categoria i DPI che non rientrano nelle altre due categorie.
5. Appartengono alla terza categoria i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o lesioni gravi e di carattere permanente. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI non abbia la possibilitŕ di recepire tempestivamente la verificazione istantanea di effetti lesivi.
6. Rientrano esclusivamente nella terza categoria:
[...]
f) i DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall’alto;
[...]
Essendo la prima categoria composta da DPI "destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entitŕ", č ovvio che il paraschiena non rientra tra questi.
Pure esso non sembra rientrare nella terza categoria, in quanto questa, pur riguardante "i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o lesioni gravi e di carattere permanente", č composta esclusivamente da poche voci rigidamente elencate, nelle quali il paraschiena non sembra inscrivibile.
Pertanto il paraschiena rientrerebbe nella seconda categoria, in quanto DPI ai sensi dell'art. 1 comma 2.
In quato DPI appartenente alla seconda categoria - ma pure se fosse la terza sarebbe lo stesso - il paraschiena č soggetto a tutto quanto previsto dal decreto, e in particolare all'art. 3:
1. I DPI non possono essere immersi sul mercato e in servizio se non rispondono ai requisiti essenziali di sicurezza specificati nell’allegato II.
2. Si considerano conformi ai requisiti essenziali di cui al comma 1 i DPI muniti dalla marcatura CE per i quali il fabbricante o il suo rappresentante stabilito nel territorio comunitario sia in grado di presentare, a richiesta, la documentazione di cui all’articolo 11, nonché, relativamente ai DPI di seconda e terza categoria, l’attestato di certificazione di cui all’articolo 7
.
[...]
4. In occasione di fiere, di esposizioni, di dimostrazioni o analoghe manifestazioni pubbliche, č consentita la presentazione di DPI che non sono conformi alle disposizioni del presente decreto, purché un apposito cartello apposto in modo visibile indichi chiaramente la non conformitŕ degli stessi e l’impossibilitŕ di acquistarli prima che siano resi conformi dal fabbricante o dal suo rappresentante stabilito nel territorio comunitario.
[...]
e all'art. 5:
1. Prima di procedere alla produzione di DPI di seconda o di terza categoria, il fabbricante o il rappresentante stabilito nel territorio comunitario deve chiedere il rilascio dell’attestato di certificazione CE di cui all’articolo 7.
[...]
3. I DPI di qualsiasi categoria sono oggetto dalla dichiarazione di conformitŕ CE di cui all’art. 11.
con tutto il relativo corredo di sanzioni previsto dall'art. 14.

Insomma, non mi pare che sussistano dubbi sul fatto che un qualsiasi paraschiena, anche per uso non motociclistico, sia pur sempre un prodotto che ha la funzione di salvaguardare la persona che lo indossi da rischi per la salute e la sicurezza, e cioč un DPI; da ciň desumo il divieto di porre in commercio un oggetto di tal genere, indipendentemente dal suo nome o dall'ambito di applicazione in cui viene proposto.
Di sicuro ci sarŕ qualche avvocato che tenterŕ di dimostrare che č possibile vendere semplici imbottiture paraschiena non omologate, a patto di non chiamarle "paraschiena", ma dato che la norma non cavilla sulla denominazione, ma va dritto al sodo e cioč alla funzione, credo proprio che quest'avvocato avrŕ vita dura in tribunale.
__________________
Claudio Angeletti
L'arte della sicurezza in moto
BMW K1200GT 2007 - R1300GS in arrivo.
Wotan non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 08:53   #68
salga
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Ciao.

Innanzitutto un grazie grande così a Wotan non solo perché ha sviscerato questo argomento spinoso, ma per tutti i suoi sforzi sulla sicurezza.

Volevo solo aggiungere una nota su un particolare modello di paraschiena, che potrebbe essere generalizzabile ad altri casi. Io ho un Dainese Back Space G2, che ha una targhetta "CE" incollata.

Dopo aver letto questo tread ho perň avuto diversi dubbi sulla legittimitŕ di tale targhetta, perché ho notato che non era conforme alla norma (non riporta il numero di normativa, il livello di protezione, e altri codici obbligatori).

Ho scritto a Dainese (nessuna risposta per ora), ma mi sono anche messo a studiare. Bene, ho scoperto che ci sono in commercio paraschiena che avevano fatto prove di omologazione prima che la EN 1621.2 fosse approvata in forma definitiva.

Beh, salta fuori che il Back Space G1/2 passň tali test nel 2000, e quindi č comunque commercializzato da Dainese come paraschiena, sebbene con una nota che riporta i parametri dei test di "omologazione", seppur riferiti a una "pseudo normativa" prEN 1621.2/2000 "applicable parts".

Insomma, da tutto questo credo di poter capire che il paraschiena che ho č equivalente ad un "Livello 1" delle attuali normative, e quindi dovrebbe essere decentemente protettivo.

Mi chiedo quante altre aziende hanno ancora in commercio paraschiena che hanno passato i test pre-norma.
__________________
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salga non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 09:50   #69
ildanese
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Wotan, Guanaco...semplicemente i miei complimenti!!
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ildanese non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 13:28   #70
ilmaglio
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1) - Siamo sicuri che il D.Lgs.4.12.1992, n.475, Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale, non riguardi solamente la sicurezza sul lavoro (cantieri, etc.)?

2) - UNI EN 13595-1:2004 - Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Requisiti generali
UNI EN 13595-1:2004 versione elettronica; lingua italiano EUR 41.5
UNI EN 13595-1:2004 versione su carta; lingua italiano EUR 41.5

UNI EN 13595-2:2004 - Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza all'abrasione da impatto
UNI EN 13595-2:2004 versione elettronica; lingua italiano EUR 27.0
UNI EN 13595-2:2004 versione su carta; lingua italiano EUR 27.0

UNI EN 13595-3:2004 - Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza allo scoppio
UNI EN 13595-3:2004 versione elettronica; lingua italiano EUR 22.5
UNI EN 13595-3:2004 versione su carta; lingua italiano EUR 22.5

UNI EN 13595-4:2004 - Indumenti di protezione per motociclisti professionali - Giacche, pantaloni e tute intere o divisibili - Metodo di prova per la determinazione della resistenza al taglio da impatto
UNI EN 13595-4:2004 versione elettronica; lingua italiano EUR 22.5
UNI EN 13595-4:2004 versione su carta; lingua italiano EUR 22.5

http://webstore.uni.com/unistore/pub...berModifier=01

3) - Esiste qualcosa del genere anche per im paraschiena?:
DECRETO 8 ottobre 2004. Divieto di immissione e ritiro dal mercato di caschi protettivi per gli utenti di ciclomotori e motoveicoli recanti omologazione ECE/ONU n. E13*22R00*22R05*0144*00.


IL CAPO DIPARTIMENTO
dei trasporti terrestri

Visto il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 172 [1], di attuazione della direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza generale dei prodotti, che prevede, tra l'altro, l'obbligo di commercializzazione di prodotti sicuri;
Visto l'art. 171, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 "nuovo codice della strada", che prevede che i caschi protettivi per gli utenti dei ciclomotori e motoveicoli devono essere conformi ai tipi omologati, secondo la normativa stabilita' dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto il regolamento ECE/ONU n. 22/05 relativo alla omologazione dei caschi protettivi per gli utenti dei ciclomotori e motoveicoli le cui prescrizioni sono state rese di osservanza obbligatoria con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 28 luglio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 2000;
Visto l'art. 171, comma 5, del codice della strada, che prevede per i caschi di tipo non omologato, ancorché utilizzati, il sequestro e la confisca ai sensi delle norme di cui al capo I, sessione II, del titolo VI;
Vista la comunicazione in data 1° settembre 2004 della "Societé Nationale de Certification et d'Omologation SNCH" concernente il ritiro, da parte del Ministero dei trasporti del Granducato del Lussemburgo, dell'omologazione ECE/ONU n. E13*22R00*22R05*0144*00 secondo il regolamento n. 22/05 rilasciata al tipo di casco protettivo di marca Woodex tipo W 2003/05 fabbricato dalla Woodex Helmets S.r.l., via Vecchia Marina n. 83, 54038 Montignoso (Messina).
Considerato che solo i caschi recanti numero di serie superiore a 70400 non sono piů coperti dall'omologazione menzionata.
Considerato che sono state violate le disposizioni dei commi 1, 4 e 5 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 [2], e del decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 172 di attuazione della direttiva 2001/95/CE relativa alla sicurezza dei prodotti;
Visto l'art. 6, comma 2, lettere e) ed f) del citato decreto legislativo n. 172/2004 [3];

Decreta:
Art. 1.

Per le motivazioni specificate e' vietata l'immissione sul mercato di caschi per gli utenti dei ciclomotori e motoveicoli, recanti il numero di omologazione E13*22R00*22R05*0144*00 commercialmente denominati W 2003/05 e recanti numero di serie superiore a 70400. Si dispone altresĎ il ritiro dal mercato dei prodotti sopra menzionati.
Il presente decreto sarŕ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 8 ottobre 2004

Ultima modifica di ilmaglio; 03-03-2008 a 13:42
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Vecchio 03-03-2008, 14:13   #71
ilmaglio
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predefinito Traduzione del test tedesco

questa la traduzione postata su un sito e piena di errori.. ma si capisce. ( lo sto correggendo piano piano...)

Ecco i risultati del test effettuato sui paraschiena

ACERBIS ATLANTIS 59 € 109,90
Test: Centrale 15.23 kn / Laterale 26.32 kn
Tipo: gommapiuma semirigida
Fissaggio: tramite cinghiette
Taglia: unica
Peso: 790 grammi
Certificazione: secondo prEN 1621-2 rispetta Classe 1, non indica la distanza spalla/anca

Giudizio: molto rigido, non si addatta molto alla schiena. Esiste solo di una misura. Libretto di istruzioni poco chiaro e con descrizioni sulla sicurezza lacunoso. Il limite di 18 kn č rispettato sull'impatto centrale, superato abbondantemente sul lato . In compenso una buona impenetrabilitŕ . Poca aerazione, quindi d'estate avrete caldo. Difficile da indossare sotto un giubbino di pelle atillato.

ACERBIS REDLINE NET GILET € 114,95
Test: Centrale 45.60 kn / Laterale 28.60
Tipo: plastica rigida
Fissaggio: integrato nel gilet
Peso: 720 grammi
Taglia: S/M e L/XL
Certificazione: secondo prEN 1621-2 rispetta Classe 1

Giudizio: Gilet comodo e leggero, perň la protezione č rigida. Non si lascia portare confortevolmente con guida sportiva, nč turistica. Si porta tranquillamente sotto qualsiasi abbigliamento da moto. I valori sono indiscutibilmente insufficienti in particolare ci sono degli incastri rivolti verso il corpo che in caso di urto diretto amplificano la pressione.

ALPINESTARS TECH BACK PROTECTOR € 139,95
Test: Centrale 10.96 kn / Laterale 31.21 kn
Tipo: Plastica rigida con interno elastico
Fissaggio: tramite cinghiette
Peso: 1260 grammi
Taglia: S, M, L
Certificazione: secondo pr EN 1621-2 rispetta classe 1

Giudizio: Molto rigido e molto lungo. Per chi guida stradali č consigliata una taglia in meno per evitare di toccare il collo, essendo molto lungo. Si adatta molto bene al corpo grazie alle tre regolazioni del fissaggio. Buona aerazione. Centralmente assorbe bene gli urti, mentre perde molto verso i lati. Buona impenetrabilitŕ su tutta la superficie. Ottime finiture.

ARLEN NESS MDF 770 € 199,95
Test: Centrale 47.99 kn / Laterale oltre 50 kn
Tipo: plastica rigida
Fissaggio: integrato nel gilet con cintura parareni
Peso: 1240 grammi
Taglia: da S a XXL
Certificazione: non rispetta nessuna norma CE

Giudizio: Molto vicina al corpo. Si adatta a ogni movimento del corpo ed č facilmente indossabile sotto i capi in pelle. Protezione molto scarsa, unica nota positiva una ottima impenetrabilitŕ , perciň il prezzo risulta fuori luogo.

AXO PROTECTOR JACKET € 139,90
Test: Centrale 42.97 kn / Laterale oltre 50 kn
Tipo: plastica rigida
Fissaggio: integrato nel gilet con cintura parareni
Peso: 1100 grammi
Taglia: M, L, XL
Certificazione: non rispetta nessuna norma CE

Giudizio: Un po' spigoloso ma buona vestibilitŕ essendo integrato nel gilet. Facilemente indossabile sotto capi in pelle. Unico vantaggio č l'ottima impenetrabilitŕ , per quanto riguarda l'assorbimento č praticamente inesistente. Giunture esposte verso il corpo, perciň rischio di aumentare la pressione ulteriormente.

BMW RUECKENPROTEKTOR 2 € 129
Test Centrale 5.18 kn / laterale 7.30 kn
Tipo: Plastica rigida + gomma piuma
Fissaggio: tramite cinghiette
Peso: 1050 grammi
Taglia: da S a XL
Certificazione: secondo prEN 1621-1 classe 2

Giudizio: Realizzazione eccellente, si adatta a ogni posizione del corpo, adatto a ogni tipo di guida, da stradale a turistica. Essendo molto sottile č indossabile anche sotto la pelle piů aderente. Unico a proteggere anche la clavicola. Le protezioni potrebbero schiacciare il collo in posizione estrema.
Ottimo assobimento degli urti grazie alle ampie superficie di protezione. Ottima anche la protezione contro le penetrazioni. Poco aerato. Ottima lavorazione, buon rapporto prezzo/qualitŕ ..

BUESE BODYGUARD € 49,90
Test: Centrale 11.76 kn / laterale 19.15 kn
Tipo: placca elastica con gomma piuma
Fissaggio: tramite cinghiette
Peso: 880 grammi
Taglie: non indicato
Cerificazione: secondo prEN 1621-1 classe 2

Giudizio:
Molto rigido. Non si addatta molto al corpo. In caso di guida turistica non aderisce al corpo. Le cinghiette per il fissaggio non sono posizionate bene. Di dimensioni abbondanti si adatta più ad essere indossato con tessuti che con la pelle. Buona protezione centrale, minore verso l’esterno. In relazione alle dimensioni la superficie protettiva è molto bassa. E’ difficile trovare la taglia giusta.

CIMA RUECKENPROTEKTOR € DA 32.90
Test: Centrale 24.81 kn / laterale 24.82 kn
Tipo: Plastica rigida
Fissaggio: cinghiette
Peso 580 grammi
Taglie dalla 5 alla 9
Cerificazione: non rispetta nessuna norma CE

Giudizio: Molto poco elastico, si adatta poco alla parte anatomica. Solo i paraspalle fanno buona impressione. Buona impenetrabilitĂ , non suscita entusiasmo in fatto di assorbimento. Poco aerato.

CLOVER BACK PRO 1 € 70.95
Test: Centrale 14.37 kn / laterale 24.60 kn
Tipo: placca elastica con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 530 grammi
Taglia: M, L, XL
Certificazione: rispetta EN 1621-1 (che si riferisce ai paragomiti e pertanto non ha validitĂ per i paraschiena)

Giudizio: Molto rigido e scomodo, in compenso molto leggero. Non si adatta molto al corpo e poca traspirabilità . Assorbimento accettabile al centro, si riduce di molto ai lati. Curiosità : Certificato in base alla norma sbagliata. Perciò il giudizio non è molto preciso. Non convince nemmeno per impenetrabilità . Più adatto al tessile che alla pelle.

CLOVER BACK PROTECTOR € 99.95
Test: centrale 23.66 kn / laterale oltre 50 kn
Tipo: placca elastica con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 600 grammi
Taglia: L
Certificazione: rispetta EN 1621-1 (che si riferisce ai paragomiti e pertanto non ha validitĂ per i paraschiena)

Giudizio: Molto comodo e poco appariscente. Si adatta ottimamente a ogni posizione del corpo. Si porta molto bene anche sotto giubbini in pelle atillati. Ottima impenetrabilità lungo la spina dorsale. I valori di assorbimento sono al limite nella parte centrale, però drammaticamente basso sui lati. Certificazione errata. Pertanto non si può esprimere un giudizio appropriato.

DAINESE SAFETY JACKET 21 € 270
Test: centrale 8.00 kn / laterale 18.34 kn
Tipo: Plastica rigida
Fissaggio: da integrare tramite cerniera alla giacca
Peso: 1490 grammi
Taglia: S – XL
Certificazione: I paragomiti rispettano la prEN 1621-1. Paraschiena non rispetta norma CE

Giudizio: Unità di protezione per tutta la parte superiore del collo, si adatta perfettamente ai movimenti del corpo. Studiata appositamente per la guida sportiva si integra perfettamente sotto una tuta in pelle, ma anche con prodotti in tessuto. Paraschiena con protezione stretta però molto allungata. A impatto centrale buon assorbimento, cala un po’ verso l’esterno però ancora nei limiti. Una certificazione sarebbe necessaria se non altro per il prezzo del prodotto.

DAINESE WAVE € 125
Test: centrale 8,16 kn / laterale 20.84
Tpo: Plastica rigida con inserti di Alluminio
Fissaggio: cinghiette
Peso: 630 grammi
Taglia M e L
Certificazione: rispetta la norma prEN 1621-2 classe 1

Giudizio: Una “tavola” rigida, anche se si indossa confortevolmente. Si adatta bene ai movimenti, meno ai profili della schiena. Molto ben areato, si indossa senza problemi anche nei giorni più caldi.
Buon valore di assorbimento centrale, in drammatico calo man mano che si va verso l’esterno. In relazione alla taglia ha poca superficie protettiva. Buona impenetrabilità anche se il fissaggio delle protezioni alla placca ha dei punti sporgenti.

FORCEFIELD BACK PROTECTOR DA € 74
Test: centrale 6.61 kn / laterale 6.42 kn
Tipo: placca elastica con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 780 grammi
Taglia: da XXS a L
Certificazione: rispetta la norma prEN 1621-2 classe 1

Giudizio: Aderenza al corpo molto convincente, si indossa anche sotto tute in pelle aderenti. Adatto a tutti i tipi di guida. Ottima areazione. Ottime rifiniture e lavorazione. Valori di prova ottima con ottimo assorbimento degli urti. Consigliato l’acquisto.

GOBIKES BONES € 49
Test: centrale 29.27 kn / laterale oltre 50 kn
Tipo: plastica rigida con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 770 grammi
Taglie: L / XL
Certificazione: nessuna

Giudizio: Comodo da indossare, si adatta ai profili della schiena e si adatta bene ai movimenti del corpo. Essendo sottile si indossa anche sotto indumenti aderenti. Poca aerazione. Buona impenetrabilitĂ . Assorbimento completamente insufficiente, ai lati addirittura assente.

GOBIKES ZERO € 79
Test: centrale 47.99 kn / laterale oltre 50 kn
Tipo: plastica rigida con gomma piuma
Fissaggio: all’interno della giacca
Peso: 1260 grammi
Taglia da S a XXL
Certificazione: paragomiti secondo EN 1621-1, paraschiena nessuna certificazione

Giudizio: caratteristiche simili al modello base. Unica nota positiva la impenetrabilitĂ .

GOETZ GIALI BACK PROTRECTOR CK € 119.95
Test: centrale 9.91 kn / laterale 9.61 kn
Tipo: fascia elastica di gomma piuma con placca in carbonio
Fissaggio: cinghiette
Peso: 750 grammi
Taglia: unica
Certificazione: rispetta la norma prEN 1621-2 classe 1

Giudizio: Protettore con superficie rigida molto ampia. Molto aderente al corpo, leggermente rigido con guida sportiva. Si tende se indossato sotto il cuoio. Ideale con capi in tessuto e guida turistica eretta. Assorbimento della pressione decisamente buono, secondo noi potrebbe rientrare nella classe 2. In piĂą ottima impenetrabilitĂ della placca in carbonio in zona spina dorsale.

HEIN GERICKE HIPROTECT - SHIRT € 109.95
Test: centrale 8.97 kn / laterale 9.96
Tipo: Piastra di polistirolo
Fissaggio: da inserire nella “maglia di protezione”
Peso: 890 grammi
Taglia: dalla M alla XL
Certificazione: rispetta la norma prEN 1621-2 classe 1

Giudizio: Giacca straordinariamente leggera che offre protezione completa. L’alternativa a indumenti in tessuto con protezioni difficilmente adattabili. La piastra di polistirolo assomiglia a una tavola, però con ottimi risultati di assorbimento sia centrale che laterale. Poco areato. Buona possibilità di fissaggio.

POLO PROLIFE € 49.95
Test: centrale 6.20 kn / laterale 16.62 kn
Tipo: plastica rigida con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 790 grammi
Taglia: da S a L
Certificazione: rispetta la norma prEN 1621-2 classe 2

Giudizio: Pur essendo rigido, si indossa comodamente. Protezione ampia nelle spalle, si adatta bene con guida turistica, meno con guida sportiva. Poca areazione. PiĂą adatta a capi larghi di tessuto che alla pelle.

RUKKA BACKPAD € 95
Test: centrale 10.85 kn / laterale 13.59 kn
Tipo: piastra di gomma in struttura a rete
Fissaggio: cinghiette
Peso: 1120 grammi
Taglie: M / L
Certificazione: non ha certificazione. La confezione indica la norma EN 1621-1 che riguarda i paragomiti

Giudizio: Rigido e ingombrante, difficile da indossare. Non si adatta al corpo. Si indossa facilmente sotto la pelle. Si fissa bene al corpo. Ottima aerazione grazie alla struttura a griglia. Poca protezione in caso di penetrazione, in compenso ottimo assorbimento del colpo. Anche se non è certificato, ha tutte le caratteristiche per esserlo.

SCHLIER RACING € 59.90
Test: centrale 37.79 kn / laterale 16.62 kn
Tipo: plastica rigida con gomma piuma
Fissaggio: cinghiette
Peso: 680 grammi
Taglie:

a seconda
Cerificazione: nessuna

Giudizio: Pur essendo rigido è comodo da indossare e si adatta bene al corpo di chi lo indossa. Si porta anche sotto la pelle. Grazie alla corazza buona impenetrabilità . Valori discordanti per quanto riguarda l’assorbimento. Insufficiente al centro, nella norma ai lati.

SPIDI AIRBACK € 159.90
Test: centrale 22.37 kn / laterale 13.16 kn
Tipo: plastica rigida
Fissaggio: cinghiette
Peso: 900 km
Taglie: da M a XL
Certificazione: rientra in classe 1 della EN 1621-2

Giudizio: Molto ingombrante, sembra di indossare una tavola. Meglio con guida sportiva che turistica. Difficilmente utilizzabile con la pelle. Nessuna areazione. Ampia superficie con buona impenetrabilità , ma scarso assorbimento. Molto meglio verso l’esterno. Le giunture sono direzionate verso il corpo, quindi maggior rischio di ferimento.

UVEX PROTEKTORENWESTE DA € 99.95

Test: centrale 9.10 kn / laterale 11.39 kn
Tipo: : Piastra di polistirolo
Fissaggio: da inserire nella “maglia di protezione”
Peso: 490 grammi
Taglie: da XS/S a XL/XXL
Certificazione: rientra in classe 1 della EN 1621-2

Giudizio: Giubbino molto leggero. Ideale sia con i tessuti che con la pelle. Non c’è areazione. Il prodotto è lo stesso della Hein Gericke. Buon assorbimento. In caso di caduta è da sostituire.

http://www.motobikers.net/forum/viewtopic.php?t=15842
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Vecchio 03-03-2008, 14:22   #72
KappaElleTi
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Originariamente inviata da KappaElleTi Visualizza il messaggio

Come mai poi Motociclismo abbia fatto questa crociata contro AXO anzichč pubblicare una inchiesta seria su quello che compare sui vari siti nel paragrafo sicurezza e protezioni....beh qui si va nel sesso degli angeli

ecco, appunto...

Bravo Maglio
__________________
che emerita stronzata !!!
KappaElleTi non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 14:43   #73
bugiardo
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Quote:
Come mai poi Motociclismo abbia fatto questa crociata contro AXO anzichč pubblicare una inchiesta seria su quello che compare sui vari siti nel paragrafo sicurezza e protezioni....beh qui si va nel sesso degli angeli
nn condivido affatto l'anzichč , in Motociclismo hanno avuto l'evidenza che Axo (segnalato nella loro campagna per il paraschiena ) vendeva un oggetto nn omologato e hanno messo in guardia i lettori .

Parlare di crociata č completamente fuoriluogo , il caso č sorto solo per la reazione di Axo , che invece di fare ammenda del proprio comportamento ha preferito minacciare di azioni legali motociclismo.

Certamente spero che ora la verifica si allarghi con un inchiesta fatta a fondo almeno sui principali paraschiena presenti sul mercato , ma nn sta ne in cielo ne in terra una volta che qlc1 viene preso con le mani nel sacco ci si appelli al fatto che tanto č tutto un casino.......cosa doveva fare Motociclismo ? Finchč nn aveva pronta di una seria inchiesta sui paraschiena doveva nn segnalare nulla ?
__________________
AT crf1000/17 / GS1200 /08 -- R 850 R /04
In un mondo di ciechi , anche un orbo e' un Re

Ultima modifica di bugiardo; 03-03-2008 a 14:47
bugiardo non č in linea   Rispondi quotando
Vecchio 03-03-2008, 14:57   #74
ilmaglio
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Originariamente inviata da bugiardo Visualizza il messaggio
il caso č sorto solo per la reazione di Axo , che invece di fare ammenda del proprio comportamento ha preferito minacciare di azioni legali motociclismo.
Su questo sono abbastanza d'accordo.Axo avrebbe dovuto entrare nel merito ed esporre la sua "linea".
Comunque, a parte Axo e Motociclismo:
  • č obbligatorio o meno vendere parascheina omologati? E' secondo quale norma tecnica?
  • c'č un fondamento all'affermazione di coloro che dicono che i paraschiena omologati resistono meglio agli impatti "morbidi" e quelli non omolgati a quelli "duri"?
E io aggiungo:
  • se c'č una omologa classe 2, per me tutte le "grandi ditte" almeno dovrebbbero vendere solo paraschiena omologhe Classe 2 o render ben chiaro non solo l'omologa ma la classe di omologazione.
Commento finale: si ... Axo .... Ma le riviste di settore da quando dormono? E perchč tutti noi abbiamo questi dubbi?
Perchč le riviste hanno validamente contribuito a mantenere al confusione, la scarsa informazioni.
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Vecchio 03-03-2008, 14:58   #75
KappaElleTi
Presidente del FIAT DUNA fun club
 
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Originariamente inviata da bugiardo Visualizza il messaggio
...........
Questa caro mio, bisogna essere proprio boccaloni o in malafede per bersela

Credi che Motociclismo non sappia che tre quarti dei produttori di abbigliamento motociclistico vende protezioni non omologate? Di cui una buona fetta anche di paraschiena del modello completamente identico a quello commercializzato da Axo? Manco se fosse un articolo pubblicato da Donna Moderna potrei pensarlo

Invece dedica due paginoni di toni aspri sull'ultimo numero proprio ad una Ditta singola....ed il risultato? Fai una ricerca su un motore di ricerca con "protezioni omologate" e vedrai decine di topic su vari forum nella prima pagina di ricerca...tutti a parlare di Axo....

Questo č giornalismo spazzatura, e in piů torno a ripetere...a che pro?
__________________
che emerita stronzata !!!
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