Scusate il ritardo, ma adesso colgo l'occasione per riferirvi le mie sensazioni in seguito allo spettacolare viaggio in Grecia.
Partenza 7 giugno imbarco da Bari per Igoumenitsa. Appena sbarcati siamo rimasti affascinati dalle grandi distese collinari attraversate soltanto da una lunghissima lingua di asfalto.*
Giunti a kalambaka abbiamo deposto i bagagli all'hotel kosta famissi (stile anni 80). Prima tappa turistica: Le meteore dove abbiamo visitato diversi monasteri, in particolare il great meteoron monastery (dove non è ammesso l'ingresso alle donne che indossano pantaloni, provvedendo a fornire una sorta di pareo).*
9 Giugno, seconda tappa Atene.
Circa 350 km di un caldo eccezionale, mi ha impressionato la rete autostradale completamente deserta priva di stazioni di servizio ma intervallate da aree di sosta provviste solo di toilette.*
Ovvia tappa, acropoli di Atene dove si respira la storia della antica Grecia.*
10 Giugno da Atene direzione Tolo con passaggio al canale di Corinto.*
Pomeriggio relax in spiaggia di fronte all'Hotel Tolo beach dove abbiamo alloggiato e decentemente cenato.*
11 Giugno da Tolo per il porticciolo di Pounta, imbarco per L'isola di Elafonissos (praticamente il paradiso sulla terra, acqua cristallina spiagge bianche e porticciolo incantevole con numerosi ristorantini tipici).
Abbiamo alloggiato presso il meritevole Voula resort, struttura nuova ed accogliente. A cena siamo stati per 2 volte presso il ristorante Kostantinos-Evanghelia il cui proprietario Attanasio ci faceva deliziare con una ottima zuppa di pesce.*
13 Giugno da Elafonissos a Kalamata con tappa nella suggestiva Monemvasia (consigliata da GS3NO, che ringrazio)*
Pernottamento presso il Messinian bay hotel di Kalamata*
14 Giugno da kalamata al porto di Killini e imbarco per l'isola di Zante dove oltre a spiagge e scorci incantevoli abbiamo visitato Laganas e Argassi commerciali e caotiche*
16 Giugno da Zante a Sivota, cittadina dal bellissimo porticciolo.*
17 Giugno sera imbarco Igoumenitsa-Bari.
La Grecia ti rapisce il cuore, tanto da farti dimenticare l'imbevibile caffè e le montagne di cipolla che ricoprivano qualunque piatto.
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