Qualche settimana fa Ducati mi ha invitato per una prova di qualche ora della Multistrada Enduro in fuori strada. L’occasione non me la sono fatta scappare, la versione Enduro, se non per la classica prova di 5 minuti o poco più quando usci lo scorso anno, non l’avevo mai provata per bene.
Ora, al di la delle mie impressioni che sono del tutto soggettive e come tali viziate dal fatto che quando io metto una ruota sopra del brecciolino già me la faccio sotto per la mia poca malizia fuori dall’asfalto, mi chiedo se per Ducati non avrebbe avuto decisamente più senso far provare lo stesso modello in pista, o comunque lontani dallo sterrato che a mio avviso è una forzatura per il tipo di moto.
L’esperienza è stata anche ben organizzata. Un’uscita di quasi un paio di ore in quattro persone tutti dotati di mezzi nuovi al seguito di un istruttore che in un percorso boschivo di zona ci ha dato basilari, ma per me essenziali, suggerimenti per condurre una moto su uno sterrato. Lo scopo da parte di Ducati è di sottolineare quanto il motore con variatore sia diventato trattabile e facile da gestire anche in situazioni fuori dall’ordinario. Rimango però convinto che la stessa cosa organizzata come dicevo in una pista avrebbe avuto più senso. Non per la possibilità di sparare la moto a velocità impensabile su un rettilineo ma per goderne appieno altre qualità che su un sentiero boschivo poco si possono apprezzare.
Forzare l’aspetto fuori stradistico di questa moto sicuramente sarà una esigenza di marketing ma continuo a pensare che la modalità enduro (non tanto la versione così chiamata.. ma proprio la modalità di settaggio) se sparisse nessuno se ne accorgerebbe o la reclamerebbe.