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Vecchio 09-01-2023, 11:04   #1
Sam il Cinghio
Mukkista
 
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Registrato dal: 12 Mar 2018
ubicazione: Alba <> Parma
predefinito V85TT - Primo contatto, rodaggio, valutazioni

Butto giù due righe di personale valutazione sulla moto, ritirata nuova il 21 dicembre e rodata pochi giorni fa in quel paradiso per motociclisti che è la Sardegna.

La moto ad oggi ha su esattamente 2.308 km di cui, anche in ordine cronologico:
- 300 km sulla tratta Piacenza>Parma e Parma>Piacenza>Alba... divisi giocoforza tra autostrada e statale
- 300 km sulla tratta Alba>Livorno... tutti purtroppo in autostrada sotto l'acqua
- i restanti 1.700 km tra le curve sarde (con un centinaio di km in off compresi i due guadi di Piscinas) e nel ritorno da Livorno a casa (Aurelia, passo del Bracco, Scoffera, passo del Turchino, passo del Faiallo, ecc...
Tutti fatti da solo.

ESTETICA 4/5 Moto IMHO bellissima, un design azzeccato, un filo vintage senza esagerare, con una sua personalità e pochissimi elementi esteticamente non azzeccati (parabrezza e strumentazione).

Finiture curate, di medio/alto livello, solo qualche dettaglio cheap (leve, pedane) ma comunque ben rifinito.

Mi piace molto l'estetica dei comandi a manubrio.

ERGONOMIA 5/5 moto comoda, perfettamente dimensionata per un normolineo come me (1.76, 80kg) con manubrio sella e pedane tutti al posto giusto.
Pilota inserito nella moto ma non troppo (amo/sono abituato a stare "sopra", tipo motardone).
Dimensioni generali coerenti con la filosofia del mezzo, mezzo molto snello con un vitino da vespa che si fa apprezzare sia nelle manovre da fermo sia in movimento tra le curve.

Premettendo che vengo da almeno 15 anni di moto nude (scrambler Triumph, Yamaha XSR900, 9T Scrambler) e quindi qualsiasi protezione per me è migliorativa, la protezione aerodinamica con parabrezza standard è credo più che discreta. Da menzionare qualche turbolenza acustica ai lati del casco.

Apprezzabili i parafanghi anteriore e posteriore davvero protettivi, come ogni moto dovrebbe avere: della pioggia e terra e sabbia e fango presi in oltre 2mila km non mi è arrivato nulla sulla schiena o sulla sella.

Sella davvero confortevole, ben disegnata e ben sostenuta: accoppiata alle sospensioni ben scorrevoli ed all'assenza di vibrazioni consente kmetraggi infiniti senza minimamente sentire la stanchezza (devo precisare che sono comunque già allenato alle lunghe percorrenze).
Comandi a manubrio - oltre che esteticamente gradevoli - anche generalmente comodi da usare. Avrei solo spostato il comando per la navigazione display sul lato sinistro.

Avrei cercato di fare qualcosa per consentire la guida in punta di pedane: come già rilevato i supporti passeggero (comunque rimovibili) obbligano il pilota ad estroflettere i talloni se vuole puntare i piedi sulle pedane. Anche il pedale freno forse è un pelo troppo interno.

La brutta strumentazione è ricca di informazioni, fin troppo a volte, ancora ben leggibili ma che avrei comunque ingrandito un pelo (ovviamente ridisegnando l'intero strumento). Ridurrei l'albero di natale che si accende superando gli rpm impostati e, per quanto riguarda l'indicatore di riserva che si accende a 140km di autonomia residua dico solo, agli ingegneri Guzzi: grazie ma anche un po' meno, ho avuto moto che 140km di autonomia li facevano col pieno raso.

Ottima la fanaleria (full led): sono stato tre giorni in Sardegna e per tre giorni ho sfruttato al massimo le (poche) ore di luce, attardandomi fino a rientrare con il buio.
Chi conosce l'isola sa quanto buie possano essere certe strade: con il doppio fanale anteriore visibilità piena, al punto da rendere inutili i faretti ausiliari (che comunque monterò, ma solo perchè li ho già a casa). Plus l'ottimo abbagliante ben regolato.

Ah! C'è pure il cruise control!!! Non ho ben capito che farmene, ma comunque è comodo per scaldarsi le mani sulle teste dei cilindri in inverno.

MECCANICA 3/5 Apprezzabile la quasi totale assenza di vibrazioni, cosa che contribuisce anche al comfort generale.
Stessa cosa per il tiro cardano, che si avverte esclusivamente in accensione e non in marcia: per chi ha guidato i boxeroni BMW sa che anche questo aspetto contribuisce ad accumulare stanchezza alla fine di una lunga giornata in moto.

Cambio perfettibile... fino alla 3a il comando è duro, impreciso, rumoroso: onestamente trovo inaccettabile che al giorno d'oggi si progettino cambi così poco curati. Da precisare però che dopo i 2mila km il cambio si è sensibilmente ammorbidito, il che mi lascia ben sperare.

In compenso frizione morbidissima, un burro.

Motore meccanicamente molto silenzioso, altra cosa apprezzabile.

CICLISTICA 5/5 Ottima, davvero, soprattutto se valutata in relazione al mezzo (in senso assoluto so che c'è di meglio).
Per quanto riguarda la frenata credo di non aver mai trovato un sistema così ben studiato: hanno azzeccato la progressività perfetta, con il comando anteriore morbidissimo (quasi spiazzante nei primi utilizzi) che va via via a mordere fino alla sua massima capacità, invero consistente. Ottimo anche il posteriore (che uso molto per correggere le traiettorie quando serve o in off) altrettanto ben modulabile e che non ha mai bloccato la ruota.

Sospensioni davvero molto molto buone, con l'avantreno solido e stabile ed il monoammortizzatore - tra l'altro in posizione azzeccatissima, diciamolo - altrettanto sostenuto. Ma soprattutto con una idraulica che si sente e che rende le sospensioni molto scorrevoli: efficacia e comfort, un binomio non scontato e difficile da trovare.
Vedremo tra un 10K km se il decadimento delle prestazioni sarà tale da invalidare le prime, ottime, impressioni.
Da sottolineare che non ho voluto toccare nulla: mi hanno consegnato la moto con il precarico del mono al minimo e così l'ho tenuto, pur con valigie e tutto il resto, rilevando solo minimi ondeggiamenti passati i 160kmh.
Per una mia personalissima fisima valuterò forse, in futuro, la possibilità di montare un ammortizzatore di sterzo.

Sempre in tema di 'ciclistica': interasse, avancorsa, angolo di sterzo, anche qui ben azzeccati, concorrono a garantire una stabilità generale che non va però a scapito delle doti dinamiche del mezzo.

MOTORE 3/5 Che lo so che aspettavate solo di parlare del motore.
Sì, questo MG 853cc ha solo un'ottantina scarsa di cavalli... ma non è questo il problema.
Dai 3mila rpm in poi il motore fa quello che deve, con un tiro certo non infinito ma comunque pieno e consistente: in generale c'è quello che serve sia per trotterellare guardandosi intorno sia per divertirsi tra le curve senza perdere troppi metri da moto con il doppio dei cv.

Purtroppo sotto i 2500 rpm il motore non c'è, manca elasticità, la moto risponde al comando del gas scalciando come un mulo riottoso. Anche qui ho rilevato (e confermato) un cambio in meglio con l'uso: dove prima nei centri abitati dovevo tenere la 2a, passati i 2mila km di percorrenza ho potuto - nelle stesse identiche condizioni - utilizzare la 3a marcia. In ogni caso tra qualche giorno andrò a farmi una chiacchierata con Guareschi a Parma: penso di montare i loro collettori + decat + mappa dedicata, auspicando un ulteriore e significativo miglioramento.

Avrei apprezzato una 20ina di cv in più? SI. Cercherò di recuperarli in futuro? SI.
Posso nel frattempo farne a meno? SI, senza nessuno sforzo.

IN GENERALE, COME VA
Considerando tutto quanto, una moto quasi perfetta e che mi sta piacendo molto, con la quale ho trovato confidenza fin dalle prime curve.
Stabile ed agilissima... puoi guidarla di corpo sul veloce o farla pendolare nello stretto con la massima naturalezza.
Con la marcia giusta ed un minimo uso del cambio consente ritmi ben al di sopra anche dei più permissivi limiti di velocità, il piacere di guida è garantito.

Certo, le lacune - se non risolvibili - di cambio e soprattutto di schiena motore non la rendono il mezzo ideale per il commuting urbano o per utenti non a proprio agio tra le curve o che prediligono lo stile stacca-piega-apri: per non patire l'assenza di motore ai bassi la moto va fatta scorrere fluida tra le curve, senza rallentare eccessivamente.
Se invece si riesce a sciogliere le briglie ed a trovare l'andatura giusta - placida o aggressiva che sia - ci si può godere la strada ed apprezzare le doti di stabilità ed agilità, innegabili, di questa bella Guzzi.

Come già detto ne ho apprezzato, ed assai assai, il comfort e le doti dinamiche: spero di confermare anche dopo un valido test in coppia.
A margine moto bellissima, con un congruo rapporto prezzo/dotazioni, versatile.
Ribadendo una affermazione già fatta oramai più volte: in un mercato che offre solo motorette o astronavi, una delle poche vere moto di sostanza ancora in commercio.

Qualche foto...





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V85TT
https://inmotocolcinghio.wordpress.com/

Ultima modifica di Sam il Cinghio; 09-01-2023 a 19:10
Sam il Cinghio non è in linea   Rispondi quotando
 


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