Vorrei raccontarvi la mia “
odissea” con BMW, durata quasi due anni, per ottenere la risoluzione dei problemi manifestati dalla mia moto.
Cercherò di essere sintetico e seguire un criterio temporale.
In data 28.1.2010 ho ritirato presso la Concessionaria BMW di Salerno T. P. & E S.r.L. la BMW R 1200 GS m.y. 2010, in sostituzione della “Beccogiallo” del 2005, con la quale avevo percorso 135.000 km. senza particolari problemi.
Fin dai primi giorni la moto ha palesato un minimo “strano” e poco regolare; oltre a ciò “rifiutava” le accelerate, reagendo random, e in modo del tutto casuale, con perdita di colpi e spegnimenti. Ho fatto rilevare l’inconveniente fin dal tagliando dei 1.000 km., in data 4.2.2010; il meccanico ha aggiornato la centralina ed effettuato un tentativo di messa a punto, ma il problema ha continuato a palesarsi; mi ha però detto di avere pazienza in quanto avevano poca esperienza sul motore bialbero appena montato sulla GS.
Successivamente ho appreso sul forum che era stato disposto da BMW un intervento sulla ruota fonica della distribuzione, per la risoluzione del difetto, ed ho avvisato la Concessionaria che mi ha confermato che la mia moto era tra quelle interessate al richiamo. Abbiamo concordato di effettuare l’operazione al tagliando dei 10.000 km., ma, effettuato l’intervento, la moto continuava ad accusare gli stessi difetti. A causa degli spegnimenti, durante il mio viaggio di nozze, mi sono trovato più volte in difficoltà di manovra ed ho rischiato anche di cadere. Al ritorno, appena possibile, ho portato la moto in officina per effettuare il tagliando dei 20.000 km. segnalando ancora una volta l’anomalia. A detta del conce la moto è stata oggetto di un’accurata messa a punto ma il difetto ha continuato a persistere. Esasperato ho riportato la moto in officina a 22.000 km. in data 17.12.2010 ed ho dato un ultimatum:”o eliminate il difetto o comincio una guerra!!” Hanno tenuto la moto sotto osservazione, ma, a loro dire, il funzionamento era assolutamente normale ed i rilievi strumentali non rivelavano anomalie. In realtà sarebbe bastato il semplice “ascolto attento” del funzionamento al minimo di quel motore per capire che c’era qualcosa di strano. Non a caso
TUTTI i mecca NON BMW (almeno una decina) cui ho fatto ascoltare la moto mi hanno detto che aveva qualcosa di strano. Tre o quattro di loro hanno detto testualmente :” la moto ha un minimo che …“galoppa” … termine gergale che rendeva perfettamente l’idea del funzionamento un po’ asincrono del motore al minimo!! E comunque, sempre successivamente, ho capito che sarebbe bastato il semplice attento esame al vacuometro della depressione generata dai due cilindri, per capire che c’era qualcosa che non andava!
Invece il conce a quel punto ha cominciato a dire che tutte le bialbero avevano quel minimo, … che andavano tutte così …. Che ero io che non sapevo “interpretare” il funzionamento di quella moto … che con il bialbero non si deve sgasare nemmeno quando scali di marcia, ed altre amenità del genere … degne di Zelig!! Alla fine quando il titolare della conce mi ha detto che avevano fatto tutto quanto in loro potere, e che non c’erano altri interventi da fare ho deciso di scrivere una lettera a BMW nella quale mettevo tutto nero su bianco
Da notare che ho atteso quasi un anno che il conce di Salerno trovasse una soluzione al problema prima di scrivere.
Una volta scritta la lettera
NON sono stato contattato da BMW, ma ho dovuto chiamare io il conce, e, concordato macchinosamente un appuntamento, ho dovuto portare la moto a Salerno e lasciarla in attesa della prova da parte dell’ispettore BMW.
A parte il rilievo che l’ispettore è di Napoli, ed abita a poche centinaia di metri da casa mia, per cui sarebbe stato molto più facile prendere un appuntamento e fargli provare la moto a Napoli, devo dire che BMW evidentemente crede di vendere …. elettrodomestici!! La moto è un veicolo che si acquista sulla base di una forte spinta emozionale, ed i motociclisti, spesso sono anche appassionati che vogliono anche partecipare alla ricerca e soluzione di un problema. Invece non ho avuto alcun modo di parlare con l’ispettore per spiegargli il difetto e come farlo emergere (lo faceva a caldo in città, mentre era rarissimo che lo facesse su strada!). Questi ha “asetticamente” (e credo frettolosamente) provato la mia moto e l’ha riscontrata “tecnicamente in ordine e perfettamente conforme alle caratteristiche della casa”, come mi hanno comunicato successivamente a mezzo lettera!
Anche il titolare del conce l’ha provata ed ha affermato che la moto andava benissimo. Però quando l’ho portato dietro di me a fare un giro per Salerno, e sono riuscito a fargli sentire il difetto, ha cominciato a ripetere che erano tutte così … che era una “caratteristica” del boxer (dimenticando che avevo oltre 200.000 km. di “esperienza” sul boxer!!) ed altre amenità del genere.
La vicenda è stata anche pubblicata sul numero di maggio di “Motociclismo”. Nel frattempo ho potuto appurare che non ero il solo ad accusare quel difetto, ed abbiamo sviluppato un tread di oltre 40 pagine per sviscerare e risolvere il problema. Sulla scorta delle indicazioni datemi, già in occasione della visita in officina nel mese di dicembre, avevo tentato di proporre una verifica e una soluzione del problema come consigliatami sul forum, ma ovviamente il tutto era stato “bollato” come una “fantasia” di inesperti. Visto che il problema era comune, in vista di una probabile class-action ho riscritto a BMW anche a nome di alcuni forumisti. Ci hanno invitato a portare le nostre moto presso i rispettivi conce di riferimento per una verifica. Prima di fare ciò però ho effettuato in proprio alcune misurazioni, ed è emerso che la mia moto, contrariamente a quanto affermato dall’ispettore aveva un funzionamento al di fuori dei parametri stabiliti da BMW. Ho riportato più volte la moto, in modo “non ufficiale” in officina a Salerno cercando di ottenere che ripetessero la misurazione fatta da me a vacuometro, ma , il titolare, dopo la prova della moto da parte dell’ispettore, mi ha letteralmente “scaricato” dicendo di “non voler problemi”. In quella e nelle successive occasioni, mi è stato anche fatto capire che, dopo l’intervento del delegato tecnico, la mia moto era “segnalata” e che il problema da me rilevato non “doveva” esistere!
A quel punto, armandomi di santa pazienza, ho contattato la Miacci Moto Service di Napoli esponendo il problema, e portando la moto in officina in data 10.5.2011 per un controllo dei parametri, ed in data 22.7.2011 per una ulteriore verifica e per il tagliando. In entrambe le occasioni chiedevo di conoscere quali fossero i valori di funzionamento rilevati ma ottenevo solo rassicurazioni verbali generiche sul “perfetto” funzionamento della moto. Perdurando i difetti lamentati, in data 10.10.2011 ho portato la moto presso la Moto Shop 2000 di S. Maria C.V., chiedendo espressamente di conoscere i dati di funzionamento rilevati. Nonostante i precedenti accordi verbali, alla resa dei conti mi è stato detto che loro non erano autorizzati a rivelare tali dati alla clientela!! Tornato in data 28.10.2011 alla Miacci Moto Service ho chiesto nuovamente che la verifica sull’anomalia da me rilevata fosse effettuata in mia presenza, ma anche in questo caso non mi è stato consentito di assistere alle operazioni.
A quel punto ho riscritto a BMW, giocando a carte scoperte, dicendo che sapevo perfettamente che la moto era fuori parametri e chiedendo in via ufficiale che venisse effettuato
IN MIA PRESENZA il rilevamento della differenza di depressione tra i due corpi farfallati nel funzionamento al minimo, che i dati risultanti mi fossero rilasciati in forma scritta e certificata, con l’indicazione dei parametri di riferimento stabiliti dalla Casa costruttrice, che, una volta rilevata l’anomalia, venisse risolto definitivamente il problema.
La risposta di BMW è paradigmatica e rende precisamente l’idea di “con che cosa” abbiamo a che fare e perciò merita una trascrizione quasi integrale:” Egregio … diamo seguito alla Sua del 14.11.2011 il cui contenuto è stato oggetto della nostra migliore attenzione.
Desideriamo informarLa che
il personale appartenente alla nostra rete di assistenza ufficiale NON E’ AUTORIZZATO A FORNIRE INFORMAZIONI DI DIAGNOSI CHE SONO AD ESCLUSIVO USO INTERNO, e che l’accesso all’officina è consentito, per motivi di sicurezza, esclusivamente al personale autorizzato.
Tuttavia desideriamo comunicarLe che autorizziamo la Concessionaria Miacci a fornirLe i valori della differenza do depressione fra i due corpi sfarfallati della Sua motocicletta...”
Nella successiva lettera di risposta, che ho inviato anche a Motociclismo, ho dovuto far ricordo a tutta la mia calma residua per non rischiare una querela.
Ve la che riporto integralmente poiché c’è anche l’epilogo della vicenda.
“Posso comprendere i motivi di sicurezza che impediscono l’accesso in officina al personale non autorizzato, ma
apprendo con vivo disappunto che il personale della Vs. rete assistenza non è autorizzato a fornire informazioni di diagnosi.
Ritengo assolutamente illegittima e presuntuosa tale Vs. posizione!
Ho acquistato e pagato profumatamente la mia moto, e quindi ritengo mio diritto, e vostro preciso dovere, informarmi su tutto quanto io ritenga opportuno sapere sul suo funzionamento!! Ciò è tanto più vero quando le verifiche da effettuare siano state da me richieste, su dati e misurazioni da me effettuate e che ho offerto in comunicazione, che ho “dovuto” procurarmi sul web, e segnatamente sul forum di discussione “Quellidellelica”, i cui forumisti ringrazio per l’aiuto, perché la rete di assistenza ufficiale non ha saputo e/o voluto rilevare, e/o risolvere, il problema!
Anche la Vs. “autorizzazione” alla Concessionaria Miacci Moto Service di Napoli a fornire i dati da me richiesti, neanche si trattasse di una “affare di Stato”, si palesa come un’ulteriore presa in giro nei miei confronti. Infatti, ritengo di non poter fare alcun affidamento su quanto verbalmente comunicato da chi, avendo avuto già ampie possibilità di misurare l’anomalia da me segnalata, ha sempre presuntuosamente affermato:”per noi la Sua moto va benissimo” quasi fosse un “dogma filosofico” anziché un dato strumentalmente ed oggettivamente rilevabile attraverso la corretta lettura di un semplice vacuometro.
Desidero invece comunicarVi che, nell’attesa di una Vs. risposta, mi sono rivolto alla Concessionaria PRIMA S.r.L. di Napoli, della quale ero già stato cliente, ed esprimere la mia soddisfazione “ad personam” nei loro confronti per il trattamento ricevuto. In particolare il capofficina, Sig. Peppe, ha ascoltato pazientemente e con umiltà quanto da me rilevato, e quanto avevo da suggerire per l’individuazione e la risoluzione del problema; ha verificato strumentalmente i dati da me rilevati, e, accertato il malfunzionamento della moto, attraverso un paziente e certosino lavoro di messa a punto, ha risolto definitivamente il problema di perdita di colpi e spegnimenti!
Ribadisco, per il resto, la mia insoddisfazione per il trattamento ricevuto dalla rete di assistenza, per la presuntuosa incapacità di ascoltare i miei rilievi, revelatisi poi fondati, e dalla BMW ITALIA, che non credo, in futuro, potrà avere più il piacere di annoverarmi tra i suoi clienti!”
In chiusura faccio alcune riflessioni:
- Se “l’organizzazione BMW” è quella che mi si è palesata in questi due anni, devo ritenermi veramente fortunato a non aver mai avuto problemi particolari con le precedenti moto.
- alla fine mi sono rivolto a chi ..... mai avrei pensato di rivolgermi. Sono andato dal conce "storico" di Napoli, dal quale mi ero allontanato per "divergenze" sulla qualità dell'assistenza. L'ho fatto perchè alcuni amici mi avevano assicurato che lo standard qualitiativo era notevolmente migliorato (e c'era da crederci vista la concorrenza data dall'apertura su piazza dell'altra concessionaria BMW motorrad ed ho voluto verificare di persona dandogli una seconda occasione. Per la verità le mie lamentele circa la qualità dell'assistenza erano sempre state rivolte al personale di .... "bassa manovalanza" ma non al capo officina del quale conservavo une certa stima. Così mi sono rivolto direttamente a lui e mi ha risolto il problema.
-Paradossalmente oltre a chi mi ha risolto il problema, il conce più “serio” si è rivelato quello di Santa Maria C.V. che è stato l’unico che mi ha detto chiaro e tondo sia pur venendo meno agli accordi inizialmente presi, che BMW non consentiva di rilasciare i dati di officina alla clientela.