[MarcoR]

Ricordo un aneddoto. Marguerite Yourcenar fu intervistata in occasione di non so quale evento ed il giornalista le chiese - più o meno il senso è questo - se non si sentisse presuntuosa nel voler attribuire pensieri e parole in questo modo ad un personaggio unico come fu l'imperatore Adriano.
Ella rispose che aveva studiato per tutta la vita questo personaggio, tutto quello che era stato scritto su di lui o da lui (animula..) e che era stata nei posti dove egli aveva caminato (Villa Adriana). Beh; aggiunse che una persona può anche mentire con le parole, ma le azioni e le scelte di una vita intera non possono ingannare. Credeva di conoscerlo ormai talmente bene da sentire che a volte stava mentendo, ma che lo lasciava fare per rispetto.

Mi colpì questa intervista e solo allora lessi il libro che avevo sempre "snobbato", perché non so per quale pregiudizio pensavo che fosse un specie di biografia pieno di fantasie da romanzo rosa.