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Vecchio 07-12-2010, 17:21   #10
Prinz Eugen
Pivello Mukkista
 
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Mi sono chiesto il perchè di giudizi così entusiasti. Forse l'ho trovato in una frase di quest'opera che anch'io ho letto e riletto tante volte e sempre con emozione.
"M'immaginavo nell'atto di prendere semplicemente la decisione di continuare a camminare davanti a me, sulla pista che ormai sostituiva le nostre strade. Questa idea mi piaceva...
Essere solo, senza beni, senza prestigio, senza alcuno dei benefici d'una qualsiasi cultura, tra uomini nuovi, nel cuore di mondi vergini...Va da sè che era solo un sogno, il più breve di tutti. Quella libertà che inventavo non esisteva che nella mia fantasia: presto, mi sarei creato di nuovo tutto quello a cui avrei rinunciato. Dappertutto non sarei stato altro che un romano in esilio: una specie di cordone ombelicale mi legava all'Urbe. Forse, in quegli anni, al rango di tribuno, mi sentivo legato all'impero più strettamente di quel che non sia oggi, da imperatore, per la stessa ragione che le ossa del polso sono meno libere del cervello. Ciò nonostante, quel sogno mostruoso che avrebbe fatto fremere i nostri avi, saggiamente confinati nella loro terra del Lazio, io l'ho fatto, e l'averlo avuto solo un istante mi rende diverso da essi per sempre."
Ecco, è solo che avete, abbiamo fatto quel sogno mostruoso.
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