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Vecchio 04-01-2018, 16:10   #1
londinese
Mukkista doc
 
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predefinito Parodi, Roberto - la moto spiegata a mio figlio

Titolo: La moto spiegata a mio figlio
Autore: Roberto Parodi
Casa Ed: TEA
isbn: 9788850231881
Pag: non lo so, ho letto l'edizione elettronica
prezzo: €11-13 la versione cartacea, meno quella elettronica
Prima Pubblicazione: 2015

Pagina dell'editore: http://www.tealibri.it/generi/saggis...8850231881.php

Intervista all'autore sul libro:
https://www.youtube.com/watch?v=9ujBX0wWAR8

Pagina wikipedia sull'autore: https://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Parodi
Sito ufficiale dell'autore: http://www.threepercenters.it/wp/?page_id=295

Roberto è il fratello di Cristina e Benedetta. Ingegnere di formazione, ha lavorato vari anni nelle banche (non ho idea a che livello né a fare che) prima di reinventarsi come giornalista motociclistico e youtuber - molti di voi si ricorderanno il suo video sugli scooteroni: https://www.youtube.com/watch?v=KxQuT-j6tGw
Chissà se riesce a campare da giornalista motociclista, o se si può permettere di usarlo come hobby solo per arrotondare.

Il libro è una raccolta di riflessioni in ordine sparso sulla moto, la vita, come crescere i figli e in particolare come ha avvicinato i suoi figli alla moto. È scritto a 6 mani, nel senso che i due figli maggiori interrompono la narrazione per commentare, senza mandargliela a dire.

Si legge piacevolmente in poco, ma l'ho trovato, come si dice, senza infamia e senza lode. Alcune cose possono sembrare molto banali (ad es su come forzare i figli possa essere controproducente, su come aiutarli a prendere una scelta informata sull'università o su altre decisioni importanti della loro vita, etc.) ma la quantità di ca**ate che gente che si suppone intelligente continua a compiere su questi fronti probabilmente suggerisce che 'ste cose tanto banali non sono!

Sono molto d'accordo sul concetto di responsabilizzare i figli, fargli desiderare le cose invece di fargliele avere subito, etc. In questo coinvolgere un figlio nella scelta e nella manutenzione della sua moto può sicuramente essere un modo per responsabilizzarlo.

Sulla sua visione del pericolo, invece, non sono molto d'accordo. Se è vero che le paranoie di alcuni genitori sono eccessive, una persona che attraversa la Libia in moto subito dopo la caduta di Gheddafi non mi sembra la più qualificata per parlare di percezione di rischio e pericolo!

Insomma, una lettura tutto sommato piacevole, scorrevole, non impegnativa, ma non esattamente un libro che vi trasformerà la vita.
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