Anche a me non piacciono, in genere.
"Uomini ..." non mi è piaciuto per nulla, ma zero proprio, l'ho trovato immensamente sopravvalutato.
"Il senso..." alla prima lettura - appena uscito, io molto giovine - non mi era piaciuto (effettivamente lo stile era strano e un po' faticoso, almeno per me); alla seconda lettura, diversi anni dopo, l'ho apprezzato di più, anche se non mi è sembrato un capolavoro.
Nesbo invece me gusta. Cerco di evitare le serie (in generale, non solo per lui) perché mi annoia avere sempre gli stessi personaggi, spesso finiscono col diventare delle macchiette.
(Unica eccezione Hercule Poirot, ma solo perché l'ho scoperto e apprezzato da ingenuo ragazzino, almeno credo.)
"Il fratello" l'ho trovato splendidamente costruito, una trama organizzata alla perfezione, crudo e sgradevole quanto basta, tosto, con anche diverse riflessioni interessanti, qua e là. Personaggi molto ben tratteggiati.
Mi era piaciuto anche "Il cacciatore di teste", e pure il film tratto dal libro. Strano film, parte in un modo e poi cambia.
Godibile, comunque.
Fammi sapere che ne pensi, se lo leggi.