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Vecchio 25-02-2016, 21:54   #93
robi_pal
Mukkista in erba
 
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13 luglio 2015

Il meteo è sempre pessimo, perciò oggi proseguirò verso nord per raggiungere il punto più settentrionale dell’Islanda.



Al bivio dove ha inizio la F26 mi fermo a fare una foto, se un giorno tornassi in Islanda questa sarebbe la meta principale.



Passo accanto a delle serre riscaldate con il calore del sottosuolo.





Raggiungo Húsavík e mi fermo a bere un caffè, c’è parecchio movimento di turisti per le uscite in barca ad avvistare le balene.





Mi fermo ad una piazzola sopraelevata sulla costa per fare alcune foto e mi si avvicina un ragazzo che parla italiano ma con un forte accento tedesco con cui faccio due parole.





Arrivo ad Ásbyrgi ed entro nel canyon fino al parcheggio in fondo alla strada, non scendo nemmeno dalla moto perché continua a piovere.







Inizia lo sterrato ed è in cattive condizioni, c’è un po’ di toulè e complice la pioggia e la nebbia non riesco a vedere quasi nulla.



La strada passa attraverso delle terre veramente desolate, solo qualche allevamento di pesce e qualche fattoria distanziate tra di loro da 30-40 km di nulla.

Giungo a Hraunhafnartangi, il punto più a nord dell’Islanda a pochissima distanza dal circolo polare artico, c’è una strada che porta al faro ma la mareggiata ne ha portato via un pezzo e siccome non voglio farmela a piedi come le quattro persone che vedo, mi limito a qualche foto a distanza.





La nebbia e la pioggerella mi stanno veramente snervando, non riesco a vedere quasi nulla, la visiera si riempie di goccioline che, complice anche la velocità non troppo elevata, non si spostano e devo continuamente pulire la visiera con i guanti che poi si bagnano e mi fanno sentire freddo alle mani.

Arrivo finalmente a Þórshöfn (380 abitanti), faccio benzina e merenda al solito distributore/ristorante, poi cerco una sistemazione.

Appena fuori dal centro vedo una bandiera che sventola con scritto Guesthouse Lyngholt. Mi fermo ed entro . Non c’è nessuno però c’è un cartello che dice di chiamare un numero di telefono usando il cordless che c’è sul tavolino.

Chiamo e mi risponde la proprietaria che mi assegna la stanza N° 2, poi dovrebbe passare la figlia a prendere i soldi.

E’ una casa con cucina, salotto e diverse camere tutta per me.









Doccia ed esco a cercare qualcosa da mangiare, trovo il Báran Restaurant and Cosy Corner Cafe, unico locale del paese, anche abbastanza interessante.

Mentre sto mangiando entra il ragazzo tedesco che avevo incontrato la mattina sulla scogliera. E’ un fotografo professionista di origini tedesche che abita a Venezia da alcuni anni ed ora è sta in Islanda da maggio ad ottobre per fare foto e qualche workshop.

Passo la serata a chiacchierare con lui finché ci salutiamo e torno alla guesthouse.

Arved, così si chiama il fotografo, ha un Defender passo lungo che ha camperizzato e che usa per vivere-spostarsi-lavorare-dormire appoggiandosi a volte ai campeggi.


Oggi 304 km nebbiosi e piovosi.
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F 800 GS
Africa Twin RD07A 1996
DRZ VALENTI 2001
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