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Vecchio 27-05-2019, 02:57   #27
OIBAF
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Abbiamo dimenticato le temperature fresche dei giorni passati, ogni km di strada, oltre al bel tempo, è scandito da delle temperature estive. Non rimpiango di aver portato due giubbotti, uno invernale, doppio strato con trapuntina che mi è tornato utilissimo sia in Italia che durante i primi giorni più freddi, l'altro, un leggerissimo traforato che uso da oltre 10 anni e resiste sia alla moda che al tempo.

Intanto gli eroi di Merzouga si dedicano un selfie, le perculate sulle insabbiate degli elefanti fioccano, anche se l'arrampicata al carcere di Gara Medouar li ha rinfrancati sicuramente nello spirito



Lasciamo la calda piazza di Foum Zguid con la consapevolezza che sul barbecue in Marocco hanno tanto da imparare [emoji38] ci dirigiamo verso Tafraout ma ormai avete capito che le strade semplici ci piacciono poco.
Intanto qualche scatto fatto durante il tragitto







A questo bivio svoltiamo a sinistra, è primo pomeriggio, non ricordo di preciso ma di sicuro siamo oltre i 30°. Avremo quasi sempre il solo di fronte, oltre cuocerci anche le foto non saranno granchè. Anche la ventola del rediatore del 990 avrà da lavorare, il leitmotiv del mio viaggio sarà il divertimento con gli amici e la ventola sempre accesa... ed una volta accesa, con questo caldo, non è facile farla spegnere quindi o vai forte sullo sterrato (terreno che mi vede apprendista saltuario) o la sopporti, non hai alternative.



la strada è larga, ben battuta e scorrevole ma il ricordo di Midelt è ancora vivo, quindi mi aspetto un canyon, un costone largo mezzo metro, qualcosa che renda questa strada un inferno[emoji38]







la strada sale piano piano ma non vedo montagne all'orizzonte per cui speranza di sentire spegnere la ventola non ne ho





poi incontriamo due grossi camion in salita, se da un lato mi preoccupa il sorpasso visto il poco spazio ai lati, dall'altro penso che se è carrabile per loro lo sarà anche per noi.



Mi fermo a questo bivio ed aspetto che arrivi Stefano ed Andrea, faccio un breve video al loro passaggio e riparto.



E' lo sterrato che abbiamo sempre sognato, liscio, scorrevole, ad un certo punto si apre un altopiano a perdita d'occhio di una bellezza unica. Ma la sfiga non era contenta di vederci così felici, percorro qualche centinaio di metri e vedo Andrea fermo ai margini, noto subito il posteriore a terra
Purtroppo una delle numerose pietruzze taglienti ha bucato il suo pneumatico posteriore (sopra la scritta Rally)



E' arrivato il momento di mettere alla prova sia Dumbo che si offre spontaneamente come gommista che l'attrezzatura che abbiamo portato. Abbiamo il kit di riparazione con le striscette gommose, un altro con gli inserti vulcanizzanti, un compressore 12 V, un paio di bombolette di schiuma e delle bombolette d'aria per ripristinare la pressione pneumatici.





Ma le notizie non sono buone, appena prepara il buco con l'attrezzo che dovrebbe allargare la foratura per l'inserto ci rendiamo tutti conto che entra senza nessuna resistenza. Brutto segno, la riparazione potrebbe non funzionare. Altro problema, le striscette che ha portato Giovanni sono un po' datate e quindi non servibili allo scopo. Fortunatamente gli altri inserti (agevolo foto per capire il genere)



chiudono buchi più grandi e non soffrono di problemi di vecchiaia.
Dumbo ne metterà un paio, una piccola perdita c'è sempre ma ci permette di ripartire.
Non senza servirsi di una cassettina seria vista la penuria di un set altrettanto funzionale a bordo della moto bavarese. [emoji38][emoji38][emoji38]



ci rimettiamo in marcia e turbiamo la quiete di questi poveri animali





La foratura ha tarpato un po' le ali all'euforia che stava montando da una strada così scorrevole e suggestiva, abbiamo perso un bel po' di tempo che potrebbe farci perdere il tramonto di Tafraout, pare che per una particolare composizione di quelle rocce le montagne si tingano di rosa. Ma noi arriveremo a tramonto inoltrato e quindi ci dobbiamo accontentare delle foto su internet.
Al bivio con la strada asfaltata ci ricongiungiamo con tutti gli altri.





La strada che ci porterà a Tafraout è prima panoramica e molto guidata



poi strettina ed immersa in km e km di palmeto così fitto da sembrare quasi una galleria naturale





questa oltre ad essere scura per via dell'ora tarda non rende per l'obbiettivo grandangolare della Gopro ma credetemi, i caschi sfioravano spesso la vegetazione.



Non sapremo mai di questa mutazione cromatica



Arriviamo a Tafraout che è una località molto turistica, troviamo il nostro albergo sulla sommità di una collina e ne approfitto per una foto panoramica sulla città prima che faccia buio



Domattina dobbiamo vedere la pressione del posteriore di Andrea e trovare un gommista che ci faccia una buona riparazione



Usciamo come ogni sera a piedi e purtroppo non mi sto trovando degli scatti del posto, complice l'ora tarda, ma in questo sicuramente mi verranno in soccorso gli altri.
Andrea è già stato a Tafraout ed ha mangiato un ottimo tajine in un posto che non ci avrei preso neppure un caffè. Ci accomodiamo in un tavolo scomodissimo, con alcuni resti sulla tovaglia che il proprietario/cameriere toglie con nonchalance senza cambiare la tovaglia ma a questo, anche se siamo da pochi giorni in Marocco, ci siamo già abituati. L'aspetto non dice nulla ma cottura, sapori ed aromi sono da urlo.

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K1100RS "Nerina"
KTM 990 Adventure "Carotina"
Aprilia RSV Factory "Elenoire"

Ultima modifica di OIBAF; 02-06-2019 a 17:46
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