Discussione: viaggio in Senegal
Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 11-05-2013, 08:37   #12
amay450
Mukkista in erba
 
L'avatar di amay450
 
Registrato dal: 17 Feb 2008
ubicazione: novara
predefinito

Giorno07 SA13/04/13
Troppo vento, notte difficile, ho letto parecchio. La mattina difficile accendere il fuoco, ma una volta partita la Kettle scalda come una forgia spinta dal vento teso.
Passiamo il Tropico del Cancro, un cartello lo indica e mi dico: al ritorno lo fotografo, non manterrò la parola.
Il traffico ormai è scarso e la colonna di camper in salita che ci ha accompagnato fino ad Agadir (generalmente pensionati che svernano al caldo) si è ridotta a qualche sparuto avventuriero, anche se le condizioni dell’asfalto sono ottime e permettono il passaggio senza problemi.
Passiamo una zona di rocce d’arenaria erose dal vento immerse in dune di sabbia dorata.
Più avanti si attraversa una depressione dominata da dune di sabbia bianchissima che contrasta col resto del panorama.
Siamo prossimi alla frontiera maura e l’Hotel Barbas, che abbiamo sentito chiamare “Versailles”, probabile visione di giardino dell’Eden nel nulla sconfinato, è un richiamo a cui non si sfugge.


Uploaded with ImageShack.us


Uploaded with ImageShack.us


Uploaded with ImageShack.us
All’ombra dei paracadute e sull’onda del wireless (un po' di uottsapp con Luca che è in Australia e Lella e Vale che sono a Novara in apprensione per entrambi)ci beviamo una coca fresca, ormai le temperature viaggiano sui 40°.
Prossimo stop la frontiera, benzina e poi affrontiamo i soliti faccendieri di confine che cercano con ogni sorta di strategia di scucirti qualche soldo. E’ carino vedere come ognuno di noi affronta la situazione, io li ignoro, Patou gli dice in faccia che non gli dà un soldo, JF fa quello un po’ idiota che non capisce, mentre Bernie ci ride e ci scherza ma non molla comunque.


Uploaded with ImageShack.us
Il confine Marocchino si supera velocemente e si affronta la terra di nessuno, un paio di km di pista prevalentemente rocciosa che ha sfondato più di una coppa del motore, prova ne sono i cadaveri d’auto che ne disseminano il tracciato. Qua e là pozze di sabbia insidiano i mezzi in transito, sino al lato Mauritano della frontiera.
Con pazienza e in un tempo accettabile superiamo i vari step, 10€ di polizia e passavant, 10€ di dogana, 1€ di tassa di soggiorno, 18 € di assicurazione per 20gg. Cambiamo un po’ di soldi, la moneta locale si chiama Oughia, 1€=380 Ou
Pranziamo in una bettola di frontiera dove ci servono pecora con le cipolle.
Alla fine ci carichiamo 3 bottiglie d’acqua a testa e affrontiamo la Mauritania.
Scartiamo la penisola di Nouadibou andando verso est a fianco alla ferrovia delle miniere, noi non incrociamo il treno che descrive Fagot, peccato, mi sarebbe piaciuto vederlo, è unico.
Più avanti si procede verso sud e si capisce che qualcosa è cambiato, il clima è più caldo e soffocante.
Ci fermiamo a bivaccare un centinaio di km a sud del confine, ai bordi della strada ci sono gruppi di baracche dove non c’è nulla e nessuna ragione per starci, mi domando se ci viva qualcuno.


Uploaded with ImageShack.us


Uploaded with ImageShack.us
Scegliamo il posto perché ci sono degli alberi che riparano un po’ dal sole , dal vento e ci nascondono dai passanti, adesso in cado si sente, siamo a 45°.


Uploaded with ImageShack.us
Questa sera ci facciamo un aperitivo di cubalibre con salatini, seguirà risotto ai funghi annaffiato dalla seconda bottiglia di vino e un dolce alla fine…siamo veramente motociclisti viziosi.
Oggi 432K tot3064
__________________
wr450 hp2
amay450 non è in linea   Rispondi quotando