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Vecchio 01-03-2016, 22:21   #108
robi_pal
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16 luglio 2015

Ultimo giorno in Islanda

Colazione al solito distributore/ristorante, imbocco la 92 in direzione nord, in 33 km raggiungo nuovamente Egilsstaðir, lo supero e prendo la 92 che mi condurrà al porto di Seyðisfjörður.

All’inizio della salita al passo, come in molte strade islandesi, c’è un cartello luminoso che indica la temperatura dell’asfalto nel punto più alto di quota e segna 3,5 °. Mi preparo per l’ennesima gelata.

Mentre salgo la temperatura si abbassa sempre più, raggiunti i 3° si accende l’allarme bassa temperatura sul cruscotto , penso di aver raggiunto il minimo invece , continuando a salire, la temperatura continua a scendere.

Comincio a preoccuparmi di trovare la strada ghiacciata, ai lati i laghetti sono ancora ghiacciati e ricoperti anche di una spessa coltre di neve.
Vorrei fermarmi a fare una foto visto che all’arrivo , con la preoccupazione della moto che non andava bene non ne ho fatta nessuna ma non riesco a fermarmi, quando vedo 1,5° sul termometro penso solo a scendere il più velocemente possibile verso il mare nella speranza che la temperatura si alzi un po’, intanto sono anche in una nebbia fitta.

Penso che anche l’ultimo giorno l‘Islanda mi abbia fatto vedere il suo lato severo: pure alla metà di luglio il ghiaccio può esserci anche a soli 600 mt di quota. Non è una terra da sottovalutare, mai.

Mi viene in mente un motto che ho visto raffigurato qui in molti posti : Benvenuto in Islanda, se il meteo non è di tuo gradimento siediti e aspetta cinque minuti… (può anche peggiorare, aggiungo io).

Scendendo di quota la temperatura sale un po’ ma al porto siamo a soli 5°. La nave sta facendo manovra per attraccare e mi metto in coda ai caselli del check-in.
Poi mi fanno mettere da un lato assieme ad altre moto.

Mentre vedo scendere auto, moto, camper, ecc. dalla nave penso che è la prima volta in vita mia che sono a un porto in attesa di tornare verso casa e non invidio minimamente quelli che invece stanno arrivando, non sanno cosa li aspetta.




Faccio la conoscenza con un ciclista trentino e una coppia di Ravenna con una Goldwing, ci terremo compagnia sulla nave nei prossimi due giorni.

In cabina trovo il motociclista con la Honda NCX che avevo visto a Borgarfjörður Eystri, è un calabrese che sta facendo un viaggio promozionale sponsorizzato dalla Honda .



Visto che voglio recuperare l’IVA che ho pagato in Islanda sulla fattura della riparazione della moto vado alla reception della nave per il rimborso ma mi dicono che per importi superiori all’equivalente di 150 € circa deve esserci il timbro della dogana di uscita dall’Islanda sulla fattura e io non ce l’ho, nessuno me ne aveva parlato prima.
Però mi dicono che andrebbe bene anche il timbro alla dogana alle Fær Øer da fare apporre durante lo scalo della nave.
Così sto sveglio fino alle 02.00 Islandesi e quando la nave attracca scendo all’ufficio doganale sulla banchina per il timbro.
Il giorno dopo finalmente riesco a farmi ridare il 26% ! di IVA che ho versato all’Islanda.





17 luglio 2016

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