Discussione: viaggio in Senegal
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Vecchio 11-05-2013, 22:47   #21
amay450
Mukkista in erba
 
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Giorno10 MA 16/04/13
Grande lusso, dormito in un vero letto, tormentato da vere zanzare, docciato con acqua calda in una doccia, colazione a un tavolo con sedie e tutto quanto. Non ci resta che riprendere la pista del parco verso Diama.
Ormai il camelback è obbligatorio con le temperature correnti, ritorniamo a costeggiare il Senegal tra pescatori, facoceri, acc… a momenti schiaccio un varano grande come un coccodrillo, stava attraversando la pista mi vede e si blocca, io inchiodo, mi vede rallentare e riparte, lo vedo fermarsi ridò gas e quasi gli stacco la coda. Ci manca solo di cappottarsi sulla lucertola; più avanti mi attraversano due facoceri ma non sono a 20 cm dalla ruota, solo a qualche metro, mi preoccupo un po’ meno.

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Da un albero un’aquila pescatrice mi guarda passare con sufficienza, un po’ come bovini che incrociamo continuamente. Giungiamo alla sbarra dove un solerte addetto ci fa pagare il biglietto del parco, all’uscita. Poco più in là c’è il confine, i Mauri ci levano 10€ di polizia e 10 di dogana come all’ingresso e un faccendiere tenta di estorcere altri 40 ma rischia di trovarsi l’impronta delle heidenau sulla pancia.
Eccoci al ponte mobile, con un bell’8€ di pedaggio siamo dall’altra parte, pronti per il lato Senegalese : 10€ al poliziotto che ci organizza anche un bel cambio nero 1€=640 FranchiCFA, in dogana ci fanno una sceneggiata napoletana di prim’ordine per il passavant che vale solo due giorni, è necessario avere il carnet de passage en douane per rimanere di più, ci dicono.
Ma noi non lo abbiamo e con grande magnanimità ci prospettano 2 alternative: andare a Dakar per farlo prolungare o essere scortati a St. Louis alla sede della dogana per fare un’estensione, per la modica somma di 40€. Optiamo per la risposta B (sapevamo già che normalmente questa è la prassi, il Carnet fatto in Italia è comunque molto più caro) e, dopo aver stipulato l’assicurazione Senegalese a , mi pare, 35€ seguiamo il trafficone a St.Louis dove ci produce l’estensione al documento e si intasca la grana.


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Tutta la pantomima ci ha portato alle tre di pomeriggio, sentiamo il richiamo della panza e ci imbuchiamo in un ristorante di fronte, vistamare e con wifi (gli altri mi prendono per il culo con sto wifi, ma non me ne frega niente, ho il figlio in Australia e voglio sentire come vanno lui e le femmine a casa).
Siamo dei veri sfigati, in Senegal in un ristorante koreano, la sciura ci vuole portare gli spring roll che rifiutiamo cordialmente a favore di un bel Thioff, pesce locale molo buono, grigliato con verdure e una bella birrazza Flag che è da 75 e manco ci basterà.
Lasciamo il risto belli soddisfatti, giro panoramico di sanluigi, il porto dei pescatori è un casino incredibile, un auto tenta di abbattermi arretrando, ma sono fortunato, non ci riesce.


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Ci avviamo sulla costa verso Gandiol seguendo la pista litoranea.
Ci sono frotte di studenti che vanno e vengono, bambini a decine in ogni villaggio, i profumi esotici di spezie nell’aria, le donne orgogliose nei loro abiti coloratissimi e copricapi con fioccone dello stesso tessuto…è bellissimo, mette una grande allegria. Nonostante la povertà sia evidente c’è una sorta di atmosfera allegra e scanzonata, non cercano di farti pena, portano avanti le loro attività senza ansia, tanto…”noi abbiamo l’orologio, loro hanno il tempo”, come usano dirci.
Ancora una volta si fa sera, un villaggio dietro l’altro, è abitato ovunque, bisogna trovare un posto dove fermarsi. Ci indicano il Salmon Hotel, poco lontano dal villaggio di Leona.


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Anche questo somiglia ad un villaggio, con i tucul, la piscina inutilizzabile e nessun turista.


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Ci installiamo e ci cuciniamo la cena sfruttando le loro strutture.
Oggi 137K off100 tot3811
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wr450 hp2

Ultima modifica di amay450; 11-05-2013 a 22:54
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