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Vecchio 16-05-2019, 15:18   #12
OIBAF
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Originariamente inviata da Smart Visualizza il messaggio
... per fortuna è andato tutto bene
appunto

Una volta ripreso l'asfalto percorreremo una vasta zona montana, ho subito l'impressione che sia anche la zona più povera del Marocco. Attraverseremo villaggi con tratti di strade dissestate, molto tortuose e dalla carreggiata strettina. In alcuni villaggi non vedo nessun palo della pubblica illuminazione, ma tutti hanno un comune denominatore, appena passiamo con le nostre moto vediamo sbucare bambini e ragazzi da ogni dove.





mentre quì c'è un esempio di strada sconnessa



Più avanti incontreremo altre moto che stanno facendo il percorso inverso, è già pomeriggio ed a meno di non perdere neanche un minuto a fare una foto e tenere un andatura molto allegra arriveranno a Midelt (il centro più civilizzato su quella strada) a sera inoltrata. Ma quello che riusciamo a percepire è un misto tra stupore per i panorami e tristezza per la povertà percepita. Contrariamente a quanto vedremo in altre zone, in alcuni villaggi non vedi neppure un pallone, una bici, nulla di nulla. Hai l'impressione che quella gente nasce e muore in quel villaggio, senza un'istruzione, una speranza, senza percepire quanto è grande la loro terra e cosa c'è attorno a loro. Al massimo avranno visto cosa c'è dietro la montagna più vicina. Lungo la strada, due ragazzi camminavano a piedi, nulla di nulla intorno, diversi km per arrivare ad Imilchil ed io a gridare dentro il casco "MA DOVE STATE ANDANDO SE ATTORNO NON C'È NULLA DI NULLA, DOVE C@**# STATE ANDANDO", pazzesco come quello che per noi è scontato, acquisito, per loro è una conquista, anche solo andare a bere un thé ad Imilchil, a piedi a km di distanza... forse, altrimenti non saprei veramente dove stessero andando vista l'assoluta desolazione del paesaggio circostante.
La temperatura sta scendendo ma si guida bene, sono ben coperto e le manopole svolgono egregiamente il loro lavoro. Il buon Stefano continua a ripeterci che non si aspettava di trovare questo freddo in Marocco e se lo sente particolarmente lui da milanese, figuriamoci noi da siciliani. La luce scarseggia, sono le 19 abbondanti ed arriviamo ad Imilchil, troppo tardi per raggiungere la nostra destinazione, converrà trovare una locanda che ci ospiti. Si avvicina subito un tizio del luogo, abbastanza giovane, lungo abito pesante bianco con cappuccio, scarpa da tennis insolita per i loro costumi, si offre di prestare consulenza per dormire ma Stefano ama scegliere senza condizionamenti e tratterà personalmente con le varie receptionist che incontreremo lungo il nostro percorso. Veniamo attirati da una tabella "Chez qualcosa" tra sogno e leggenda, seguiamo le indicazioni arriviamo su una collina dove vediamo una catapecchia con due personaggi che sentendo le moto erano già sbucate fuori, non chiederemo neppure info, forse la leggenda narra che non hanno mai avuto ospiti
Ritorniamo sulla strada principale, il tizio bianco vestito è sempre attorno a noi, prima ci aveva consigliato "Chez Bassou" a cui noi chiediamo informazioni, poi stranamente cerca di dirottarci altrove. Ma Stefano dopo aver visto anche più in basso un'altra locanda si convince per questa. €25 a persona con cena e colazione compresa. Noi siamo esausti e va bene così, tanto lo standard che offre il posto è ben lontano dalle 5 stelle di booking. Il proprietario ci tiene a precisare, acqua calda a volontà, meno male visto che la stanza offre solo questi "comfort". Scarichiamo le moto e le portiamo sul retro. La locanda è comunque pienissima e le stanze tutte occupate, noi abbiamo impegnato le ultime due, una tripla ed una doppia.



questa una panoramica delle nostre stanze dove l'anarchia ed il disordine regna facilmente anche perchè a malapena entrano i letti e spazio per una sedia, un tavolino, una abat jour non ce n'è



ceniamo con un buonissimo tajine (di pollo naturalmente)



ci riscaldiamo con l'unica stufa mentre ceniamo





e sfruttiamo l'unica qualità della camera, l'acqua calda



Dopo cena rispunta il nostro primo contatto in paese, parla bene l'italiano ed altre lingue, cerca di entrare in confidenza ma non ci da argomenti di discussione ed io non ho nessuna voglia di imbattermi in ragionamenti che non capisco dove possano portare, mi ispira poco poco e rimango sulle mie.
A fine cena il freddo percepito è notevole, la stanza è un ghiaccio ed io comincio a battere i denti come se avessi preso l'influenza. Smart ed il fighetto stanno guardando un film sul tablet, gli altri non ricordo, mi faccio coraggio e vado a dormire, rimarrò nello stanzone fin quando c'è un po' di calore ma ho capito che finendo la cena non hanno nessuna intenzione di alimentarla. Metterò solo il pigiama dei pantaloni, sopra lascerò la maglia, una seconda maglia in microfibra, la felpa, i pigiama arrotolato sulla testa e tre coperte sopra. Rimarrò immobile fino al mattino successivo, ogni spostamento sotto le lenzuola è traumatico, credo di non aver mai passato una notte così fredda.
La mattina successiva anche un velo di ghiaccio ricopre la sella di Karotina

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K1100RS "Nerina"
KTM 990 Adventure "Carotina"
Aprilia RSV Factory "Elenoire"

Ultima modifica di OIBAF; 20-05-2019 a 14:34
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