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Originariamente inviata da Frenc
Grande Momi, tu sei un eroico motoviaggiatore, ti stimo.
Effettivamente sui social si amplificano sempre le cose, vedremo.
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Per esempio le frontiere. Ho spesso letto dei resoconti da "Inferno Dantesco" riguardo alle frontiere In Russia e nelle ex repubbliche sovietiche. Si tratta semplicemente di mettersi nell'ordine di idee che alla frontiera ci sono dei militari.
In presenza delle forze armate di qualunque paese, la regola base è attenersi alle regole. Se quindi sono in fila, rispetto la fila, se vogliono controllare il bagaglio della moto, stanno semplicemente svolgendo il loro lavoro. Nessuno mi ha mai detto nulla quando magari ho superato una colonna infinita di veicoli, essendo io in moto. Però, arrivato alla barriera, mi mettevo in coda anch'io ed ho sempre aspettato che uno dei militari mi facesse un cenno di venire avanti.
Se andate avanti per conto vostro possono iniziare i problemi, proprio perchè ci sono i militari.
Il tempo può essere un poco lungo ma bisogna tenere a mente che oltre all'ingresso immigrazione per voi si deve anche sbrigare la pratica di importazione temporanea della moto.
Una volta fra Kazakistan e Russia ero a un punto di frontiera dove i moduli in cirillico erano senza traduzione in inglese: dopo alcuni minuti che stavo provando a compilare uno dei camionisti dietro di me mi ha toccato la spalla, preso i moduli, li ha fatti vedere all'ufficiale e me li ha compilati...il tutto a gesti, lui non parlava in inglese.