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Vecchio 17-12-2019, 19:53   #13
Antonio Tempora
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05/07
Vardzia –Sosta e Visita al Complesso Rupestre

Sveglia alla solita ora e dopo il caffè in camera scendiamo a fare colazione nella sala da pranzo dell’albergo usata solo per la prima colazione.
Salutiamo Agata che con il gruppo di Polacchi suoi amici sta partendo con i loro fuoristrada per continuare il loro tour della Georgia.
La colazione è molto buona specie per lo yogurt artigianale ed il miele, un vero vanto Georgiano, meno buoni i succhi di frutta.
Abbiamo chiesto alla reception un taxi per farci portare all’ingresso del Museo Rupestre, a poca distanza dall’albergo, dove effettueremo la visita al complesso rupestre.
Il nostro autista ci lascia all’ingresso dell’area archeologica, siamo in anticipo ed aspettiamo l’apertura del botteghino con un gruppo di turisti Israeliani guidati da una guida Georgiana che ci suggerisce di pagare, oltre i biglietti d’ingresso, anche quelli per il pulmino che ci porterà in cima all’area rupestre facendoci risparmiare la fatica di una camminata di qualche centinaio di metri in erta salita.









Scesi dal pulmino cominciamo la visita di questo che è stato un importantissimo monastero con seimila stanze scavate nella roccia, chiese rupestri tutto su tredici piani scavati nella roccia di difficile accesso per proteggersi dall’invasione Mongola ma che nulla poté fare per difendersi dall’invasione Persiana nel sedicesimo secolo, invasione che distrusse il sito disperdendone le preziose Icone.
Diciamo subito che il sito non è comparabile alla Cappadocia e tantomeno a Matera ma ha il suo fascino e la sua importanza specie per lo spirito e la tradizione religiosa del popolo Georgiano.
Per chi ritorna da un viaggio Georgia-Armenia è comunque una tappa scontata se non imperdibile dato che, purtroppo, non essendoci relazioni commerciali e formali tra l’Armenia e la Turchia, bisogna per forza ritornare in Georgia per poi rientrare in Turchia ed a meno di voler ritornare per il valico di SADAKLO, fatto all’andata, il posto di frontiera di BAVRA e quindi le “Valli Georgiane” sono il percorso più naturale.
Nel sito vivono ancora monaci e monache tanto che più tardi acquisteremo un opuscolo illustrativo proprio da una novizia che dirige il negozio di souvenir.
Facciamo amicizia con il gruppo di turisti Israeliani ed una simpatica signora del gruppo chiede di farsi fotografare con Lilli affascinata dal fatto che siamo vestiti uguali (!).
La visita è piacevole e si svolge con un “saliscendi” tra le varie grotte.










[IMG]https://imagizer.imageshack.com/img921/8334/8f5FVm.jpg[/IMG




https://youtu.be/l39pZcqmdqM

Il nostro autista ci riporta in albergo, il tempo si è rannuvolato e minaccia pioggia, prima di andare a pranzo ci fermiamo a vedere il personale del resort che stesi dei teli sotto gli alberi di Gelso, che fanno parte del rigoglioso giardino pieno di alberi di frutta e roseti, si sbrigano a raccogliere i frutti maturi prima che vengano rovinati dalla pioggia imminente.
Lilli si precipita contenta a mangiarli ricordando la sua infanzia a Campobasso, dove è nata e cresciuta, quando andava con parenti e amici sotto gli alberi di gelso a mangiarne i frutti.
Io da bravo “Pariolino” non sono cresciuto con queste abitudini ma trovo i frutti ugualmente gustosi.





https://youtu.be/8MuVQzt8Z80

Pranzo all’interno del ristorante dato che è cominciato a piovere, ci mangiamo due ottime zuppe nella sala da pranzo deserta dato che siamo i soli ospiti accuditi dal personale giovane e gentilissimo.




Alle pareti del ristorante sono appesi arazzi con un motivo ricorrente: il gallo.
La manager dell’albergo, che ce ne mostra altri nella sala convegni, ci spiega che il proprietario dell’hotel, emigrato da Vardzia da ragazzo in cerca di fortuna, tornato benestante ha costruito questo hotel cominciando a raccogliere e collezionare questi arazzi che sono un prodotto tipico confezionato a mano dalle donne di questa regione.







Approfittiamo della pioggia per poltrire in camera, Lilli dorme ed io lavoro un po’ al LapTop trasferendo le mie foto.
Scendiamo a cena e riprendiamo, questa volta gustandocelo, il pollo fritto con la salsa ai frutti di bosco e come contorno due tipi di melanzane al forno, una con le mandorle e le altre con il coriandolo, il tutto accompagnato da ottimo pane locale ed innaffiato da due birre.
A letto presto, domani si parte e si ritorna per la sesta volta in Turchia.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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