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Vecchio 01-09-2007, 17:24   #20
Antonio Tempora
Mukkista
 
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14/08 Martedì Damasco – Frontiera – Gaziantep – Mersin
Km. 795.5 Tempo: H 11.00 Tempo in Movimento H 8.42
Velocità Media Kmh 91.9
Passaggio Frontiera H 1.00 per colpa di quella Turca !
Dopo 16 giorni lasciamo Siria e Giordania

Usciamo da Damasco senza difficoltà e percorriamo tutta l’ autostrada HOMS-HAMA-ALEPPO per poi prendere la strada percorsa all’ andata per la frontiera di KILIS. Il passaggio frontiera Siriana non presenta alcuna difficoltà, laboriosa invece quella Turca per colpa dei funzionari poco efficienti. All’ andata ci aveva aiutati Hussein, un simpatico funzionario che parlava Italiano, assente però al nostro ritorno, così le lungaggini ci fanno perdere un’ ora. Quando entriamo in TURCHIA la sensazione però è quella di sentirsi a casa e tutta la tensione di guidare per strade sconosciute scompare. Arriviamo a GAZIANTEP dove facciamo sosta nel solito distributore BP che ci offre il CIAY che beviamo con i biscottini comperati al market. Riprendiamo l’ autostrada per ADANA ed usciamo a MERSIN, cittadona rivierasca senza grande interesse da cui partono i traghetti per la CIPRO Turca. Ci mettiamo alla ricerca di un albergo e dopo un po’ domandiamo informazioni a due poliziotti di cui uno con una BMW R100 che ci scorta fino ad un albergo a 3 stelle sul mare dove prendiamo una stanza confortevole e ceniamo al buffet rinfrescati dalla brezza marina.




15/08 Mercoledì Mersin – Anamur – Alanya - Antalya – Fethiye
Km. 661.3 Tempo: H 11.00 Tempo in Movimento H 9.49
Velocità Media Kmh 67.9
Strada Statale scorrevole, Km. 200 prima e dopo Anamur stretta, tortuosa, sconnessa, impegnativa.

Ferragosto a Fethiye al “nostro” Hotel Daffodil
Km. Percorsi da Roma 7.348

Lilli si merita un bel regalo ricordandosi di ritirare i passaporti alla reception proprio mentre stiamo per partire ! Percorriamo la stessa strada percorsa in senso inverso nel 2004, scorrevole con il tratto prima e dopo ANAMUR molto impegnativo ma con bei panorami e coltivazioni di banane, che questa volta mi fermo a mangiare, fino alla riva del mare. Arriviamo finalmente ad ALANYA, maggior centro di quella che amo definire “Costa degli Alberghi con le Stelle Cadenti”, conseguenza della cementificazione di questa costa sabbiosa con complessi alberghieri che dovevano riempirsi di turisti Europei ricchi e che invece brulicano di Iraniani e Russi con scarsa capacità di spesa con conseguente notevole abbassamento della qualità dei servizi e l’ abbrutimento di una costa dove ancora nidificano le CARETTA-CARETTA.
Attenti alle multe ci tratteniamo dalle alte velocità che la strada Alnya-Antalya ci tenterebbe a tenere ed arriviamo ad ANTALYA, porta con FETHIYE della COSTA della LYCIA, sicuramente la più affascinante della Turchia. Percorriamo in salita la strada interna che continua fino a PAMUKKALE, anche questa percorsa nei viaggi precedenti, che sale fino ad un altipiano a più di 1.500 msl. La strada è bella, larga e panoramica, piacevolissima da guidare in moto…se non fosse per la frenesia Turca di spalmare brecciolino coperto da uno strato di bitume liquido che rende le strade prima scivolose con la moto ed i vestiti che si sporcano, poi una volta seccato alla stregua di uno sterratone con il posteriore che scodinzola…Fortunatamente siamo passati quando il rullo aveva già spianato il brecciolino altrimenti ci saremmo trovati sul “soffice” a pieno carico ! Aggiungo che un’ altra particolarità tutta Turca è quella di rifare ambedue le carreggiate insieme, non una alla volta, e di non avere addetti che regolano il traffico in ambo i sensi, così ti ritrovi a percorrere l’ unico tratto sano con macchine e camion che vengono dal senso opposto…
Percorriamo l’ altipiano con una leggera pioggerellina che non fa nemmeno in tempo a bagnarci, qui l’ asfalto è buono ed accelero per bagnarmi di meno. La pioggia cessa prima di cominciare a scendere di quota con panorami dei MONTI TAURI coperti di boschi ed il mare sullo sfondo tutto alla luce del tramonto. Scendiamo verso FETHIYE che la poca umidità su giacche e pantaloni è già evaporata ed arriviamo al nostro albergo, meglio dire la nostra casa, dove AHMED, il nostro amico cameriere ci attende con 2 Gin-Tonic felice di rivederci per la 3 volta e memore delle nostre abitudini. Scarico la moto, ci facciamo la doccia e scendiamo a cena. Comunico con la felicità di Ahmed e di Polipone, tornato dal servizio militare, che ci tratteniamo per 5 notti anziché le 3 preventivate, naturalmente nella nostra stanza preferita: la 206.
Polipone fa fede al suo nome e facendo il filo ad una inglesina sale con lei su Diavolina che, assopita sul cavalletto centrale, fa “buon viso a cattivo gioco”…
Immagini allegate
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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