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Vecchio 11-04-2019, 18:07   #14
kurtz
Mukkista
 
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Originariamente inviata da Wotan Visualizza il messaggio
Oltre a contare le situazioni di pericolo, bisogna però anche essere in grado di vederle, e questo è un altro grande problema: chi guida, molto spesso non ha coscienza di quello che avviene intorno a sé.
Questa è una grande verità.Premetto che guido due ruote da 50 anni e per una decina ho fatto "regolarità", una buona palestra che mi ha salvato molte volte su strada perchè impari a reagire a situazioni improvvise nella maniera più "giusta" per restare in piedi. Ovviamente all'inizio sbagli, ma non necessariamente vai per terra, però acquisisci una tale mole di esperienze sensoriali alla guida che se opportunamente supportate da un pò di intelligenza riesci a cavartela solo con qualche scarica di adrenalina.
Il concetto di elaborare i fattori di rischio per una guida "razionale" è corretto ma non basta.
L'imprevisto è sempre dietro l'angolo e devi essere capace di fare tre cose contemporaneamente : essere concentrato sulla tua guida (condizione fisica, ritmo, velocità, traiettorie, segnali della moto..ecc)
essere concentrato sulla guida degli altri ( frenate, cambi di corsia, svolte improvvise, linguaggio del corpo..ecc)
essere concentrato sull'incomparabile, ed è proprio questo fattore che alla fine può fregarti, perchè non gli presti abbastanza attenzione.
Insomma, i primi due fattori ti devono risultare quasi spontanei, naturali, nel controllo, si da poter riservare buona parte della tua attenzione ad un qualsiasi evento eccezionale che pùò accadere.
Mi rendo conto che acuire la propria sensibilità a questi livelli sia difficile e faticoso, ma nel panorama "circolatorio" attuale è imprescindibile, sicchè qualche volta quando non mi sento in "condizione" me ne ritorno a casa.
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