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Vecchio 05-02-2010, 13:35   #15
AlexBull
Mukkista in erba
 
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Originariamente inviata da Alecta Visualizza il messaggio
Le norme cui si fa riferimento pecificano i requisiti generali per giacche, pantaloni,
tute intere e divisibili, guanti e stivali destinati a proteggere l'utilizzatore da lesioni
di tipo meccanico per capi ad uso professionistico,
Ricordo che la specifica "per uso professionale" è niente più che un cavillo, voluto dalle potenti aziende d'abbigliamento, probabilmente per allontanare il più possibile la prospettiva dell'OBBLIGO all'omologazione.
L'ipocrisia di questa norma è lampante: il poliziotto che lavora dovrebbe godere della stessa protezione che abbiamo noi utenti, e viceversa.... oppure no?

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Originariamente inviata da Alecta Visualizza il messaggio
... il privato percepisce la presenza di una etichetta con la norma come totale garanzia del prodotto,
presumendo che dove non c'è il prodotto non sia idoneo all'utilizzo ....
Vero. Un capo non omologato potrebbe anche dare le stesse garanzie di sicurezza di uno omologato.

Potrebbe.

In realtà, la cronaca e l'esperienze di tutti noi dimostrano il contrario: la maggior parte dell'abbigliamento in circolazione, dai 100 ai 1000 euro, è pensato quasi esclusivamente in termini di comfort e immagine.
Poi al minimo imprevisto si scuciono, si aprono, le protezioni si spostano e noi ci grattuggiamo -se non peggio... -.
Basta girare un po' di forum, i casi si sprecano!

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Originariamente inviata da Alecta Visualizza il messaggio
Invece, in alcuni casi questo è riduttivo,
perchè molte volte la norma fa riferimento a singole prove di resistenza che,
anche se superate,
non tengono conto di altri fattori molto importanti per la sicurezza, quali il comfort e la traspirabilità.
Questa è la stessa identica giustificazione che dette Dainese (che, per inciso, omologa poco e male...): comfort e calzabilità (sicurezza "attiva"), sono più importanti della restistenza all'urto, all'abrasione, alla perforazione, allo scoppio... (sicurezza "passiva").

Giustificazione sterile.
Sicurezza attiva e passiva sono ugualmente importanti.
Comfort, traspirabilità, colori alla moda NON ESCLUDONO di certo la resistenza all'abrasione, allo scoppio, .... insomma tutte le altre caratteristiche richieste dall'omologazione.
Se una ditta non è capace di costruire un capo con tutte queste caratteristiche, cambi mestiere!!!!! Qualcuno capace c'è già in giro.

E secondo me, è nostro preciso DOVERE, cominciare a lasciare sugli scaffali questo "abbigliamento per tempo libero" senza omologazione.

DOVERE! Per far sì che almeno i nostri figli trovino qualcosa di valido nei negozi, quando saranno grandi!

E magari farsi meno male, su due ruote.

Se non cominciamo noi, chi inizia?
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