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Vecchio 30-06-2017, 22:21   #78
Fagòt
Mukkista doc
 
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ubicazione: Bergamo - A zonzo in Africa
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12° giorno: Sharjah

L’Al Hili Marine Service dista solo 3 km dall’albergo e alle 8.00 spaccate siamo fuori dall’uscio pronti a dare una mano per aprire la porta all’impiegato che arriva pochi minuti dopo. Lasciamo in nostri documenti e intanto che i computer cominciano ad accendersi andiamo a fare colazione al coffee poco distante.



Un’ora dopo i nostri ticket son pronti e per la modica cifra di 380 euro a testa noi e le moto troveranno spazio sul traghetto. Traghetto… diciamo più un RoRo dalle poche foto trovate in rete. Felici di aver ancora una volta contribuito al PIL emiratino assicurando ai regnanti un paio di colazioni dignitose e soprattutto salvato dal fallimento la Valfajr Shipping Co. ci avviamo quindi all’entrata del porto dove ci scuciono solo altri 35 DH per pratiche carnet e accesso. Dalla sbarra in poi saranno solo merce, rotolante, ma merce. 300 kg circa.

Ci fanno sistemare sotto una tettoia adibita a magazzino di transito e approfittiamo dell’ombra per cambiare le gomme, che siam partiti con le vecchie e ci aspettano ancora 8000 km fino a casa.



A mezzogiorno non abbiamo più nulla da fare ed esaurite le banane che gli operai del sito ci hanno regalato vedendoci così presi dal lavoro da gommista usciamo a piedi dall’area doganale per farci due passi nel porto canale. La partenza è prevista per le 21.00 e dicono che il ferrovecchio galleggiante è in ritardo.

Il porto è colmo di dhow ed enormi barconi da carico, con la banchina larga 5/6 metri letteralmente ricoperta delle merci più disparate: condizionatori, motorini, tubi per irrigazione, elettrodomestici, televisori da 50”, profilati per serramenti in pvc o alluminio. Il tutto è scaricato a mano dai Mitsubishi che partono da Jebel Ali e poi di nuovo caricato a mano o nella migliore delle ipotesi, ove il barcone ne sia provvisto, con dei paranchi. Dopo una nave arrivata nella maggior parte dei casi dalla Cina, la merce prende ora la rotta su queste barche da carico verso i porti minori della costa oppure verso l’Iran attraverso lo stretto di Hormuz.
Su alcune di queste è installata addirittura una fabbrica di nasse: da una parte i cerchi in tubo zincato, dall’altra le reti ancora aperte, in mezzo sulla banchina una decina di expat che in silenzio e con una sequenza precisissima assembla, lega, taglia e confeziona il prodotto finale da caricare di nuovo e trasportare per la vendita.











Sul finire del pomeriggio ci avviciniamo al controllo passaporti e restiamo in attesa che i passeggeri appena arrivati dall’Iran terminino le formalità di ingresso. Guardando chi come noi aspetta di poter entrare capisco il perché del prezzo al kg. per i bagagli: ogni iraniano che rientra porta con se almeno due pacchi o fagotti enormi di cose acquistate qui negli Emirati e il loro peso supera abbondantemente quello della persona.





Sotto la tettoia stamattina sono arrivati anche una coppia di svizzeri che stanno rientrando dal periplo dell’Africa con il loro Land e mentre aspettiamo di timbrare il passaporto una volta entrati ci facciamo uno scatto con Ursula e Aiko.



Poi finalmente il pulmino di ordinanza ci porta fino al traghetto… torniamo indietro di alcune centinaia di metri alla tettoia e possiamo portare così le moto all’imbarco.



L’ampio salone passeggeri è diviso in due parti, quella frontale riservata alle donne e quella posteriore agli uomini. Noi, non si sa per quale oscuro motivo se per via di essere motociclisti, stranieri o asessuati, veniamo relegati in quella centrale a fianco della caffetteria ristorante. Forse è solo l’inizio della tanto nota ospitalità iraniana, fatto sta che abbiamo a disposizione una fila di 3 poltrone ciascuno su cui stenderci di traverso per dormire e siamo tra i primi ad esser serviti per la cena. Riso in bianco con spruzzata di zafferano, pollo, yogurt, frutta e a seguire il primo chai iraniano. Domani saremo in Asia e il cupo rumore del motore diesel che muove le eliche dopo la mezzanotte culla i nostri sogni persiani.
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Abbi cura del tuo ospite che dio veglierà su di te nel deserto.

F 800 GS - Fotty
T700 - Tenery
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