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Vecchio 27-08-2017, 18:29   #14
Massimo
Il GPS umano
 
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GIORNO 3 - 07 AGOSTO 2017
Leh – Leh (66 km in moto)



Giornata dedicata al noleggio moto e al test su strada.

Il gruppo è formato e prontissimo.

Oltre a Donato, c’è Roberta (sua compagna di vita e fotografa professionista); poi ci sono Luca e Federica (motociclisti navigati e coraggiosi), quindi Antonio (biker tranquillo e meditativo, che forse un giorno diventerà Buddha) e Alberto (pacifico e solare, che vede sempre il lato positivo delle cose). Poi ci sono Paola e Stefania (che in teoria avrebbero dovuto sedere sul pick up di appoggio, ma che non hanno resistito a fare le passeggere). Infine ci sono io.

In tutto nove dunque, con l’acceleratore a tavola e il freno tirato.

Di buon mattino viene a prenderci un pick up e ci porta nel traffico dell’ora di punta di Leh dal noleggiatore.

Io trovo posto sul cassone e, per immedesimarmi nella situazione, già mi metto il casco.



Il sito internet del noleggiatore era stra figo: chissà che razza di struttura avremmo trovato!

Invece, ivi giunti, ci troviamo in un’officina su una strada sterrata fatiscente ai margini della cittadina. Dentro, una moltitudine di ragazzetti trafficano con le moto, alcune mezze smontate, altre già pronte per il noleggio.





Erano i meccanici!

Avete presente quando da ragazzini smanettavamo con il ciao? Quando lo smontavamo, lo rimontavamo, lo provavamo? Ecco su per giù l’atmosfera era questa. Eppure sti ragazzetti sapevano dove mettere le mani… e i pochi ferri di cui disponevano.



Troviamo dunque le nostre cinque belve pronte e subito proviamo ad accenderle.

Dopo qualche aggiustamento al minimo e l’applicazione dell’accrocchio per montare il gps e per alimentarlo, saliamo in sella e partiamo per il nostro test.

Prima volta che vedo la targa anche davanti… scritta con la biro, su una moto con lo scarico aperto (si fa per dire).





Qui mi sembrava che l’arancio con il blu stesse bene, e mi sono messo in posa plastica. Che bel pezzo di ferro!



Risaliamo la placida e sonnacchiosa valle dell’Indo verso sud-est fino al Monastero di Thiksey. La confidenza con i nostri trattorini è ancora acerba, ma vanno e questo è l’importante. Inoltre sono veramente facili da guidare e scopro che la frizione, volendo, nemmeno serve per cambiare.

Thiksey Gompa è il mio primo impatto con la religione buddista e devo dire che mi è piaciuto molto.









C’erano pure una facciotta con la lingua di fuori e un pacioccone tutto dorato.





Attraversiamo quindi l’Indo su un ponte con tavole di legno e un sacco di bandierine da sagra.



Sullo sfondo si vede il Monastero di Stakna, appollaiato su una montagnetta, che però non visitiamo.



Ci dirigiamo infatti allo Shanti Stupa che domina la città proprio sopra il nostro albergo. Si tratta di un tempio costruito nel 1991 da un gruppo di monaci giapponesi per promuovere la pace nel mondo.

Io mi sento in pace con me stesso (oltre che con il mondo) e faccio un salto.





Alla sera, secondo giropizza ladakho. Non me la sento ancora di affrontare il cibo indiano. Dovrei vergognarmi, lo so, ma proprio non mi va giù.

Tenute a battezzo le moto, domani inizia il tour e si comincia a fare sul serio…
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Massimo Adami
BMW F800GS Adventure
YAMAHA XT600E

Ultima modifica di Massimo; 24-09-2017 a 17:56
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