Libro bellissimo. Si legge in un fiato. Certo aiuta, aver vissuto televisivamente alcune di quelle situazioni.
Il bello è che sportivamente lo "odiavo", tifando in maniera viscerale per Sampras.
Quel libro dà veramente l'idea del fenomeno che era...e dell'uomo che è diventato...
E di quanto fosse ancora bello il tennis di quegli anni, pieno di veri campioni e dove il talento contava ancora qualcosa (e non tirate fuori Federer, che è un'oasi nel deserto)