Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 25-02-2018, 12:44   #264
BalduinaGS
Pivello Mukkista
 
L'avatar di BalduinaGS
 
Registrato dal: 04 Apr 2015
ubicazione: roma
predefinito Vasdo e il dirigibile di Nobile 3 parte

Vasdo Norvegia,la Grande Solitudine
Dal lago di Inari inizia una strada che costeggiandolo collega la Lapponia finlandese con la Finnmark orientale norvegese. Lunga 150 km la ss 973 sbuca sulla N6 verso Neiden in Norvegia. Il tempo è buono, è umido come sempre, per la leggera pioggia che ogni tanto accompagna il viaggio in terra finlandese. Paesaggi diversi, benché la distanza tra Inari e la Norvegia dell’Est sia relativa, panorami che sorprendono lo sguardo mentre percorro la strada verso il Grande Nord Norvegese. Avevo letto qualcosa a proposito della Grande Solitudine che solo la Finnmark orientale con le sue penisole trasmette al viaggiatore. Strade poco battute dai motociclisti che preferiscono scendere a Ovest lungo la costa norvegese. Ma oggi è la solitudine che mi attira e non le chiassose strade, dopo il grande salto a Capo nord. Dunque, Neiden è la prima di tappa di oggi verso la città di Vasdo che ha un significativo lato “italiano”: da lì partì Umberto Nobile con il dirigibile Norge per le sue esplorazioni verso il Polo Nord. Il sindaco ha aperto anche un museo dedicato alle imprese dei dirigibilisti italiani degli anni Venti e la cittadina accoglie l’italiano con simpatia inaspettata. Mentre percorro la ss 973 varcando il confine fittizio tra i due stati e lasciando alle mie spalle il lago lungo una stradina laterale un piccolo ristoro con baite da dove vista l’ora stanno partendo un gruppo di bikers. Mentre apro la porta per un breakfast mattutino una renna mamma arriva fin sul sull’uscio guardandomi; che paese dove le renne circolano liberamente: un motociclista in partenza vedendomi un attimo in difficoltà la chiama e la renna sguscia via quasi offesa. Ma veramente non sapevo che cosa fare: forse aveva fame o forse no, o forse voleva una carezza. Ma non ho mai visto nessuno accarezzare una renna e mi sono astenuto. Il caldo del ristoro mi avvolge, è l’ultimo luogo finlandese prima delle valli e cupe gole che portano in Norvegia. Fuori continua a piovere leggermente e un’ora di sosta è quello che ci vuole. Le signore finlandesi che gestiscono il centro m’invitano a entrare per ila colazione. Dopo l’ora di dolcezza un ultimo sguardo con una passeggiata a piedi al lago lascio la Finlandia. La strada norvegese verso Neiden è cupa, un paesaggio quasi lunare, con alte gole che attraversi. Una aria strana avvolge la zona. Angosciosa. Scenario e teatro per un film di fantascienza penso, mentre riprende la pioggia leggera. L’arcano è presto svelato da una stele del primo posto di ristoro norvegese, siamo quasi a Neiden. Guerra ecco che cosa era l’angoscia. La battaglia di Neiden tra russi e tedeschi dell’ottobre novembre del 1944.I russi avanzavano da sud e inseguirono i tedeschi nella Finnmark da dove si sarebbero ritirati dopo avere dato alle fiamme il porto di Kirkenes. Rimonto in sella nonostante la pioggia insistente e via di corsa verso la costiera che porta a Vasdo. Il panorama cambia, il mare lambisce e stempera: sole e strada umida fanno il resto. L’umore cambia. Non c’è nessuno, solo case rosse dove i norvegesi che amano la solitudine di fronte questo strano mare soggiornano. La strada è bella snodata in una serie di curve che costeggiano la costa fino a Vasdo dove parcheggio davanti al municipio e fotografo la moto con il nome del comune che campeggia a caratteri cubitali sopra il muro dell’edificio. Pomeriggio inoltrato una folla di giovani freaks ha invaso la cittadina per un festival di musica. Le tv intervistano i cantanti rock. Il dress code è casual punk e ricorda come il Nord Europa ami la libertà: vagamente berlinesi questi ragazzi che parlano tra di loro eccitati da quello stanno esprimendo. L’albergo a cinque stelle è strapieno: ma non è la mia meta; cerco l’albergo di legno sull’isolotto di fronte, quello dove alloggiarono Nobile e i suoi. La signorina telefona e l’ultima camera viene prenotata, una singola a 140 euro tanto per dare l’idea dei prezzi ma la cena è possibile nell’albergo stellato a prezzo fisso che sono sempre 50 euro per i ragazzi del festival che affollano il ristorante. I camerieri sono anche asiatici e lavorano lì felici. Nella hall dell’albergo di Nobile una serie di quadri con le foto della spedizione del “Norge” con l’equipaggio e il generale: sono del 1926; la spedizione della Tenda Rossa, tragica, del dirigibile Italia su cui sono stati versati fiumi di inchiostro sul perché il generale fu salvato per primo è successiva. Dall’albergo a qualche centinaio di metri un alto pilone, davvero alto, assomiglia a quello dove attraccava la prua del “Norge” ed è proprio quello. Foto di rito, il panorama dall’albergo è suggestivo con tutta la baia che si apre con quel limpido cielo e quelle nuvole bianche rade. Un altro mondo. Non avevo mai visto un luogo del genere così, sì qui la natura comprendi ha una forza inaspettata è la Grande Solitudine del Nord. Lo stress scompare sempre di più la mente vaga serena sulla quieta realtà di Vasdo. Qui volevo arrivare lasciando il turismo di Caponord e qui sono arrivato. La Finnmark orientale merita e so che altre penisole a Nord dove sono presenti solo dei Fari sono ancora di più suggestive. I Fari che guardano il Polo Nord però sono troppo lontani. Il giorno dopo guido per la regione senza incontrare anima viva, via verso Ovest verso Rovaniemi e Oulu dove mi aspetta il mio albergo con piscina lungo il fiume prenotato e confermato. Qui internet funziona con una velocità spettacolare e una abitudine da parte della popolazione di comunicare tempestivamente e velocemente: Aggiungo: senza fregature per il prossimo. I km sono tanti e meravigliosi sulla strada verso Oulu a Ovest, la Lapponia vale solo il viaggio. Il museo delle arti lapponi dove incontro una coppia di milanesi in camper non è un granché ma l’occasione per quattro chiacchiere con dei connazionali che in pensione girano l’Europa in camper a costi abbordabili. Il sud della Norvegia, mi raccontano, è estenuante per i limiti di velocità esagerati e il viaggio è meno piacevole di quello che si pensi dovendo avere una guida attenta solo alla eventuale infrazione.
A Oulu in piscina sguazzo felice per la piccola impresa appena conclusa. 400 euro per cambiare le gomme Tourance next che pago in Italia 230 euro! 12. 000 km percorsi una ottima resa ma le gomme ora sono davvero segnate. Lascio Oulu lungo la costiera verso Helsinki ma non è una costiera ma solo una normale strada interna rettilinea piena di autovelox frontali per fortuna che scattano flash alla mia Gs che va a 70 all’ora come fossi al Lido di Venezia durante il festival. Il cruis control aiuta a controllare la velocità del viaggio per evitare multe. E così è stato: nessuna multa.
Prendo il traghetto per Tallin nel pomeriggio, al bar un giovane biker promessa del mototurismo legge un bel libro e mi racconta dei suoi viaggi. Lo incoraggio a proseguire su un cammino che porterà a soddisfazioni. Appena laureato gira con una Aprilia ed è molto sveglio e colto e sa l’inglese! Una perla di ragazzo visto gli sfaccendati della sua età che girano a Roma senza iniziativa e ignoranti ma ignoranti e dir poco, solo buoni a chiedere quattrini. Il giovane, è piemontese, con i suoi lavori precari ha preso la moto, paga le rate contenute, e viaggia appena può. Ama la Norvegia e non la Finlandia, trova i norvegesi “rocciosi” e individualisti, ruvidi e solitari. I Finlandesi troppi meridionali per i suoi gusti. Gli faccio notare che un norvegese è talmente privo di difficoltà pratiche per il welfare e la ricchezza del suo paese che può anche giocare a fare il Robinson del Nord, tornando alle origini. Tanto a casa ha tutto. Un aspetto, mi dice a cui non aveva pensato, ridimensionando l’avventuroso norvegese stile di vita. Finlandia e Norvegia due paesi e due storie assolutamente differenti come i caratteri. Mi stanno un po’ sulle scatole i norvegesi che non fanno che parlare della guerra contro i tedeschi: su una disputa sulla seconda guerra sotto la pioggia in un paese sperduto della Lapponia Norvegese appena ho nominato l’ottimo Meschermitt tedesco i norvegesi si sono messi a invocare Spitfire!!! Come fossimo a un derby. Ho guardato loro stupefatto di tanta idiozia. Certo i Finlandesi in guerra hanno cambiato in 6 anni tre volte gli alleati: per attaccare alla fine i tedeschi con cui erano alleati contro i russi. Più vicini agli italiani, dunque. Riga è una scoperta, città meravigliosa, giovane, con una vita notturna da paura. Il turismo arriva qui da tutto il Nord.A Riga la popolazione lavora è accogliente un misto di culture mi racconta un russo che ha tre radio libere qui che trasmettono musica italiana. Mi parla della Russia di Putin, bene, me ne parla bene, e Riga è loro sottolinea, russa, invitandomi a Mosca. Conosce perfettamente la città e riesce a portarmi al ristorante di Albano che è in centro. Alle 10 della sera d’altronde si va in branda quando si viaggia. Lascio la moto parcheggiata assieme a due bmw di una coppia, marito e moglie sono delle (Gs F800),i due che arrivano dalla Germania vanno in Norvegia. Domani inizia la giornata più lunga che ho fatto in motocicletta. Parto da Riga e mi fermerò a Cracovia percorrendo la Baltica che è un inferno di camion e lavori in corso. Esausto dalle file dei bisonti che portano le merci da Nord a Sud a pranzo mi fermo a mangiare in una stazione di servizio e un camionista slovacco mi raccomanda di percorrerla dopo le 20 quando i camion sostano.
È così farò alle 20 il traffico inizia a diradarsi e decido di proseguire per Cracovia, lascio Varsavia senza passarci dentro, e mi buttò di notte, con temperatura ottima, verso l’amata Cracovia. Alle 10 di sera la crisi: sono stanchissimo mi fermo sul ciglio penso di buttarmi a dormire in un prato all’umido. All’una di notte entro in uno dei migliori alberghi di Cracovia che vista l’ora mi vende la camera fino alle 15 per 100 euro e parcheggio interno. Ho percorso novecento km di fila con una sola piccola crisi notturna poi rientrata. Potenza della Rupe di Caponord tutto mi appare ora più facile. Esco dall’albergo alle due del pomeriggio con 27 gradi! Sole, città che ti accoglie ti abbraccia, calorosa, caotica quel che basta. Torno al mio Quartiero ebraico e all’hotel charme tre stelle con i ravioli russi gustosi. La concessionaria Bmw mi aspetta per il tagliando: lascio la moto passerò il girono dopo a prenderla. Perfetta. Perfetti i polacchi e con che cura l’hanno tagliandata e lavata. Faccio il turista “La Dama con L’Ermellino” si deve vedere al museo opera unica, e noto la mano della Dama davvero sproporzionata al resto. Il Castello e il fiume sono sempre una attrazione dove è piacevole passare mezza giornata. Ma… il viaggiatore ha sempre una altra meta in mente: Zachopane la Cortina dei Polacchi al confine con la Slovacchia quella strada sarà il mio ritorno verso Trieste.
__________________
Gs ADV 2021, Lambretta 125.

Ultima modifica di BalduinaGS; 12-05-2018 a 17:37 Motivo: editing
BalduinaGS non è in linea   Rispondi quotando