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Vecchio 09-11-2017, 17:11   #42
Antonio Tempora
Mukkista
 
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10/08 Persepoli - Shiraz
Km.57 In moto H.1,00 Quota media 1600 Quota max. 1877

“Visita al sito di Persepoli in solitaria con ingresso prima dell’apertura al pubblico. Magnifico”

Siamo a Shiraz il punto più a Sud del nostro viaggio…Ad oggi percorsi Km.5614
Ritorno via terra Km.5423 se prendiamo il traghetto sono Km.4450



Sveglia alla solita ora, preparo il caffè e mangiamo un po’ dei biscotti regalati da Ali. Ci vestiamo e prima dell’apertura ufficiale entriamo nel sito deserto e tutto per noi.





Avevamo fatto la stessa cosa a Petra e fu uno spettacolo passeggiare per il Siq deserto e con solo il rumore dei nostri passi arrivando poi al “Tesoro” senza la folla di turisti delle ore di visita.
Anche ora siamo da soli seguiti passo passo da una coppia di giovani che più tardi si presenteranno chiedendo il permesso di seguirci.
Sono due studenti di medicina, Peyam e Mohammad, che abitanti nella piccola città vicino alle rovine e lasciata la loro MTB all’ingresso visitano ogni settimana il sito orgogliosi del passato del loro paese.
Visitare questo splendido sito archeologico senza la festosa ma anche disordinata folla dei turisti è ancora più affascinante ed emozionante.









Diamo un altro sguardo agli splendidi bassorilievi della scalinata del Palazzo Apadana, con le nostre due “guide” che ci illustrano due particolari che non avevamo notato come la unica presenza femminile tra i bassorilievi, una donna stilizzata tra i raggi di un carro ed il fatto che tutti i visitatori che portano doni all’ Imperatore si tengono per mano a raffigurare l’ unità delle genti dell’impero sotto un unico monarca, saliamo per la collina per visitare una delle due tombe rupestri che si affacciano sul sito: la Tomba di Antaserse.











Scattiamo foto panoramiche di Persepoli ed un selfie con i nostri giovani amici che tanto per cambiare ci invitano a casa per un pranzo preparato dalla madre.







https://youtu.be/M-CbrJ1qCH4

Li salutiamo all’ ingresso del nostro albergo dopo esserci scambiati gli indirizzi Instagram e WhatsUp ed rientriamo a fare una degna colazione dopo questa seconda splendida visita.
Ci rechiamo alla reception dove Arezoo, la giovane manager che ci aveva accolti ieri, dopo che abbiamo pagato il conto degli extra (anche qui avevamo un voucher per il costo della stanza prepagato da Sepideh) apre una delle vetrine piene di oggettistica e ci regala una splendida mattonella con raffigurato uno dei bassorilievi di Persepoli.





Prepariamo le borse e ci vestiamo con comodo, abbiamo la stanza per tutto il tempo che ci necessita e Shiraz è a pochi chilometri.





Arezoo ci viene a salutare alla nostra moto e lasciamo lei, il personale dell’ Apadana Hotel e la splendida Persepoli.

A ritorno a Roma consulterò un libro che faceva parte dell' ampia e fornita biblioteca del nostro appartamento ai Parioli dove sono vissuto dai 3 ai 19 anni.
Acquistato da mia madre nel 1958, edito da Mondadori, si chiama "Le Meraviglie Del Passato" e lo sfoglio con piacere a ritorno di ogni viaggio che comporta la visita ai siti archeologici.
Questo video è composto da foto in B&W, scattate nel 1929, del libro e quelle che ho scattato io.
Nella fretta di comporlo ho sbagliato la data della nostra visita....

https://youtu.be/1biC0FJVcI8

Ci dirigiamo a sud verso la vicina Shiraz che raggiungiamo in un’ora attraverso una strada a 4 corsie che sale al solito di quota con asfalto zigrinato prima di scendere ai margini della città dove chiamiamo un taxi che ci porta al nostro albergo, ZANDIYE HOTEL, un 4 stelle superiore moderno e con un bel parcheggio sotterraneo.
Ci fanno un ”Up Grading” assegnandoci quella che chiamano “Honeymoon Suite”, molto grande e comoda con tutti i servizi di un hotel moderno al costo, prepagato al solito, di $110,53 B&B.
Ci mangiamo un bel vassoio di cocomero e melone bianco a fette e quindi riposino fino alle 17,30.
Doccia e ci mettiamo la nostra divisa ed a piedi, dato che l’albergo è posizionato centralmente, ci rechiamo in visita alla città.



Passiamo per la piazza centrale dove spicca il castello con le sue torri una delle quali inclinata e ci fermiamo in un chiosco gelati dove consumiamo un buon gelato alla crema denso e rinfrescante.



Entriamo nel Vakil Bazar che si divide in due sezioni ad entrambi i lati di una strada trafficata non solo di pedoni ma dalle solite motociclettine che imperversano su tutte le aree pedonali in questa ed in ogni città Iraniana.





Il bazaar è al solito vivace e ricco di merce, Lilli acquista un fermaglio per i capelli in sostituzione di quello portato dall’Italia che si è rotto.
















Camminando per il dedalo su cui si sviluppa il bazaar facciamo sosta in una sala da the che scopriremo poi essere molto quotata e menzionata anche dalla LP: Seray-E-Mehr Teahouse and Restaurant.
Ordiniamo un the allo zafferano che non viene servito in bustina ma in foglia (come me lo faccio io a casa) in una tisaniera con in cima i pistilli di zafferano, accompagnato dall’immancabile stecco di zucchero al limone.
Il locale è bello e si deve anche mangiare bene, il profumo del cibo consumato nei tavoli accanto al nostro è invitante, peccato non siano aperti a cena, al solito non passiamo inosservati e facciamo amicizia con la proprietaria, sua madre, figlie e nipoti che l’aiutano nella conduzione del locale.
Con il loro stupore mostro loro Trip Advisor che non conoscevano e scaricano subito l’App scoprendo di non essere recensiti solo su LP!
Anche loro chiedono di fare una foto con noi, la nipote Fereshte si collega subito al mio account WhatsUp (recentemente mi ha mandato una compilation di musica tradizionale Iraniana anche se lei ci aveva confessato di essere innamorata di un cantante spagnolo di cui ora non ricordo il nome) ed alla fine non ci fanno pagare la nostra consumazione…









Usciti dal bazaar visitiamo la Moschea Vakil con le sue splendide piastrelle colorate in motivi floreali, le sue colonne tortili, la splendida scala d’alabastro e la sua Mihrab dove cominciamo ad ammirare le “Stalattiti” o Mukarnas, il motivo architettonico Islamico riconducibile alla “sezione Aurea”, presente anche nella Cappella palatina di Palermo, che qui in Iran raggiunge il suo punto artistico architettonico più alto.



























Uscendo dalla moschea ci infiliamo tra i vicoli dietro la strada principale dove i negozi su strada sono pieni di avventori e da un gruppo di “Motociclisti” ci vediamo offrire un grappolo d’uva.







Non è quella rossa da vino che ha reso questa città famosa, il cui vino avevo assaggiato in Sud Africa prodotto localmente durante gli anni della mia permanenza in quel paese, e che ora in Iran è quasi scomparsa, ma bianca e senza semi dal sapore squisito.
Ringraziamo i nostri amici di due ruote e torniamo in albergo dove ceniamo nel ristorante con cucina tradizionale, ce ne sono altri due che servono anche “cucina internazionale”, posto nell’ampia terrazza esterna dove la serata relativamente piacevole, visto che anche in questa città fa molto caldo, consente di mangiare all’aperto.
Oltre che mangiare bene, con un servizio impeccabile, scopriamo una birra analcolica di importazione abbastanza buona tanto da berne due a testa: Bavaria.



Caffè lungo italiano con sigarino e rientriamo nella nostra ampia e comoda stanza dove Lilli si addormenta subito mentre io mi guardo una partita del Real Madrid della passata Champions e le news del canale in Inglese Iraniano prima di chiudere anche io gli occhi per il meritato sonno.

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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound
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