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Vecchio 03-07-2017, 21:46   #82
Fagòt
Mukkista doc
 
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14° giorno: Bandar Abbas – Sirjan 315 km.

Finalmente il cambiavalute ha aperto bottega e riusciamo a svuotargli la cassa di prima mattina. Certo è una bella soddisfazione girare con 12.000.000 di Rial in tasca ciascuno, mai visti tanti zero nel portafoglio anche se all’atto pratico si tratta solo di circa 300 euro.
Roby ha trovato le indicazioni su un forum per riuscire a fare tutte le pratiche da soli, si parte quindi decisi all’arrembaggio della dogana portuale, dopo essere passati dalla compagnia di navigazione per mostrare l’avvenuto pagamento a Sharjan e ritirare i documenti relativi.
Facciamo credo il primo step… al secondo già veniamo affiancati da un galoppino procuratoci dal funzionario doganale con cui ieri avevamo fatto due chiacchiere. Il nostro amor proprio non ne risente, anzi docilmente lo seguiamo da un ufficio all’altro, passando per lo sgabuzzino delle fotocopie, perché se gli emiratini erano esigenti in fatto di carte bollate i persiani sono della cosa i maestri in assoluto, la quintessenza della duplicazione e della timbratura infinita, del passaggio periglioso tra i banconi della dogana, dal ticket per accesso alle aree di deposito alla pesatura di motocicli e autovetture, passando per il magazzino che controlla che il funzionario precedente abbia fatto tutto in regola mentre il plico di carte che ogni volta torna nelle nostre mani o in quelle del galoppino cresce a dismisura. Alla fine saranno almeno 20/25 fogli + il carnet originale che pensavamo fosse l’unico documento necessario. Poco mancava che ci richiedessero perfino il libretto di uso e manutenzione del mezzo.
In Iran il tempo inoltre va di pari passo con i documenti e cresce in maniera esponenziale senza che tu possa fare nulla per mutare le cose. Una cosa da ricordare per i giorni futuri.
Alla fine sono ormai le 15.00 passate quando varchiamo la sbarra e l’ultimo funzionario, dopo aver esaminato tutte le copie prodotte, controllata la targa ed il telaio di ogni mezzo, messo una firma sul carnet, verificato il passaporto, ci augura un effettivo questa volta “Welcome to Iran”. Ci son volute solo 7 ore circa.

Facciamo il pieno e salutiamo gli svizzeri che salgono al nord verso l’Armenia, poi agguerriti come gli spartani di Leonida che vanno a combattere contro le armate di Serse, prendiamo la strada che sale verso Kerman. I nostri antagonisti hanno corazze di acciaio, si muovono pesantemente sul nastro di asfalto e sputano tremende nubi nere mefitiche che riempiono occhi e polmoni.



Sono tutti vecchi camion americani di quando i due paesi andavano d’accordo, o meglio di quando qui gli americani facevano quello di cui avevano voglia, e visto che a Bandar Abbas arriva il grosso delle importazioni, da qui partono per tutto il resto del paese, rendendo i primi 50/60 km di strada un inferno. A complicare la cosa il fatto che il paese è per lo più montuoso e un semplice trasferimento da una città all’altra implica sempre almeno un passo da fare, con relativa salita e discesa.

Ad un check prima di una galleria un militare mi ferma per chiedermi da dove vengo e quando riparto un’auto si avvicina per salutare e domandare dove stiamo andando. Non lo sapevo ancora ma gli occupanti saranno poi i nostri primi due angeli custodi iraniani.

Ci fermiamo per un chai in un villaggio lungo la strada statale e di nuovo l’auto si accosta a noi. Questa volta il giovane e la moglie scendono per salutarci meglio e alla nostra intenzione di proseguire verso Kerman, ci chiedono di fermarci prima, a Sirjan loro città natale, che la strada è ancora tanta e il buio scende presto.
Ci pensiamo strada facendo e all’entrata della città quando insistono perché noi si vada da loro a dormire accettiamo di buon grado, così verso le 19.00 entriamo nella casa di Mehdi, Marjam e della piccola Bahar. Ovviamente dopo aver fatto le presentazioni con i genitori di Mehdi, che oggi è il compleanno di sua madre e stasera si va tutti a cena nel miglior ristorante della città.

E’ solo il primo giorno in strada e sono già senza parole.
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Abbi cura del tuo ospite che dio veglierà su di te nel deserto.

F 800 GS - Fotty
T700 - Tenery
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