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Vecchio 24-04-2010, 01:43   #112
camelsurfer
Mukkista doc
 
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Sono stato più volte sull'orlo di scrivere le mie impressioni sul libro ma mi sono sempre arenato nel torbido dei miei pensieri. Giusto per essere sicuro di non aver già detto qualcosa in merito sono andato a scorremi le pagine precedenti, onde fugare la possibilità di contraddirmi.
Difficile analizzarlo più di quello che è stato fatto nelle pagine precedenti. Un libro citatissimo dai motociclisti: chiunque possieda una motocicletta e la ami a tal punto da avventurarsi in una qualsiasi operazione di manutenzione sulla stessa, prima o poi dovrà confrontarsi sull'opportunità o meno di leggerlo.
Per questo è diventato un riferimento. Non è un manuale sulla manutenzione, quanto invece sulla cura che l'uomo applica a se stesso. Intesa come manutenzione della mente. Il viaggio e i rapporti col figlio e i compagni di viaggio fungono da pretesto per analizzare livelli di percezione, sensibilità, qualità. Molto recentemente torna in cima alla top-ten a causa di un altro libro di cui sicuramente è stato l'ispiratore. Spero che il libro di Crawford non sia pedissequo.

Non ho capito se mi sia piaciuto o no. A tratti veramente ostico alla lettura, a tratti piacevole. Altre volte azzeccato nel descrivere il piacere e le soddisfazioni delle cure. Commuove perché si avverte il dolore che la stesura del libro ha provocato nell'autore. Sicuramente premia con emozioni che emergono sempre più consapevoli mano a mano si procede nella lettura. Non è un libro ruffiano ma costruito su emozioni vere, palpabili.
Non so se lo riaffronterò. Leggo che l'impressione è abbastanza comune: non gradito ma per nulla indifferente. Credo che sia diventato involontariamente famoso grazie al titolo.
Solo che una volta aperto, affrontandone la letture, ci si rende conto che con il titolo ha poco a che fare. O meglio: non tratterà solo di quello.

Di sicuro fa figo portarne una copia ai motoraduni, legata con l'elastico al portapacchi. La scusa potrebbe essere quella di leggerlo in tenda mentre sul palco danno lo spogliarello.
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