di Edlef Koeppen, finito di leggere ieri sera, un capolavoro assoluto ed immancabile in una libreria di appassionati del genere.
Dimenticate "tempeste d'acciaio" o "niente di nuovo sul fronte occidentale", siamo di fronte a un testo poco conosciuto e riscoperto da poco, nessuna poesia, niente prosa, solo guerra e sangue e paura, si sente la terra tremare durante i bombardamenti, si assapora il gusto del cibo avariato in bocca, il testo scorre più o meno veloce in base ai momenti, durante i combattimenti si resta senza fiato.
Un libro che non tralascia nulla, pur nel solco della tradizione germanica, intrisa di disciplina e senso del sacrificio non nasconde la sua avversità alla stupidità della guerra, e fa trasparire i diversi pensieri tedeschi del periodo (quello prussiano e quello del sud/ovest in pratica)
Qui una biografia dell'autore
https://it.wikipedia.org/wiki/Edlef_K%C3%B6ppen, convinto e irriducibile antinazista per questo ostracizzato e vietato, la cosa strana è che anche dopo la 2^ guerra mondiale non si sia ripescato subito (questo fa un po' pensare).
Uno dei primi libri montati della letteratura moderna, nel senso che il testo è inframezzato da brani di bollettini ufficiali o articoli realmente comparsi nei quotidiani, un romanzo autobiografico in sostanza, che sta bene in ogni parte di una biblioteca, grande tra i romanzi storici, ottimo (direi immancabile) tra i testi di storia del periodo.
io di Libri ne ho e ne leggo molti, sulla prima guerra mondiale moltissimi, in pratico la studio da oltre 30 anni, i testi citati sopra ed altri altrettanto famosi li ho letti tutti, signori ho acquistato questo per sbaglio su amazon e non c'è storia, come ha detto un noto critico storico tedesco "davanti a Koeppen giù il cappello"
Se vi appassiona il periodo leggetelo, se non vi piace vi rimborso io dei soldi. Mi spendo con trasporto per questo autore perché trovo scandaloso che sia stato dimenticato.