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Vecchio 28-06-2017, 22:08   #67
Fagòt
Mukkista doc
 
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10° giorno: Muscat 80 km.

In fin dei conti lasciare abbigliamento da moto e stivali in hotel per una giornata non è una cattiva idea, sia chiaro la moto quella no, che le cosine che vogliamo vedere sono un po’ di qua e un po’ di là.
Cominciamo dal mercato del pesce che si trova proprio alla fine della corniche di Mutrah, il nucleo centrale della capitale omanita.
Una gran quantità soprattutto di tonni e crostacei, con i venditori che espongono su banconi piastrellati ricoperti da stuoie e fattorini che fanno avanti e indietro con carriole riempite all’inverosimile dai pick-up dei pescatori appena rientrati dal mare.
C’è anche una sezione di pulitura, con tanto di numerazione riservata e relativo rubinetto dell’acqua, dove gli acquirenti possono poi farsi ripulire il pesce al costo di poche “bausce”. In realtà il termine corretto sarebbe “Baisa”, 1000 per un rial, ma fin dall’inizio ci è venuto bene chiamarle in quel modo, memori del nomignolo che noi ostrogoti prealpini riserviamo ai bassopadani milanesi, per appunto “bauscia”.













Una ventina di km. più a nord e sosta per la visita della Grand Mosque regalata dal Sultano Qaboos in occasione del suo 30° anno di regno.
Marmi ovunque, preziose tavole in legno intagliate, il tappeto persiano più grande al mondo, lampadari giganteschi… sarà pure… ma mi è sembrata bella senz’anima.















Dopo il caffè di metà mattina torniamo in centro per dare un’occhiata al Sultan Palace, la residenza ufficiale utilizzata solo per le cerimonie che si affaccia sul mare, là dove una volta c’era il vecchio porto presidiato dai forti portoghesi.















Tutto questo girovagare ci ha messo appetito e così torniamo di fronte al mercato del pesce dove troviamo un ristorantino che finalmente sa cucinare in modo decente il pesce: appoggiando semplicemente uno sgombro sulla griglia e guarnendolo con un’insalata fresca.

Nel pomeriggio un sano bagno di sole sulla spiaggia di Qurm, che le nostre abbronzature da pseudo enduristi lasciano molto a desiderare: 3 cm. all’altezza dei polsi dove il guanto non arriva fino alla fine della giacca e la punta del naso che sporge dalla maschera. Perbacco potremmo essere stati a Riccione che avremmo avuto lo stesso effetto. In fin dei conti siamo appena sopra il Tropico del Cancro e tutto questo ben di dio va sfruttato.

Per la serata invece un caffè sulla corniche ed un giro nel labirinto del Suq di Mutrah.
Tutta questa vita da zie in vacanza sulla riviera è veramente logorante, per fortuna domani si torna ad andare in moto.



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Abbi cura del tuo ospite che dio veglierà su di te nel deserto.

F 800 GS - Fotty
T700 - Tenery
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