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Vecchio 22-01-2018, 20:56   #6
Nonmollo
Mukkista in erba
 
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L’ALTRA UMBRIA

Sembra quasi che tutti gli artisti (poeti, pittori, scultori, santi) si siano dati appuntamento qui dall’inizio dei secoli, in questo angolo di mondo per fare di questa regione , simbolo della spiritualità, un patrimonio d’arte e di cultura di inestimabile valore.
L’Umbria con le sue chiese, basiliche, affreschi, pievi campestri, musei, monasteri è meta di visitatori, pellegrini, turisti ma è anche e specialmente l’Umbria dei motociclisti.
L’abbiamo già vista diverse volte, ma questa settimana la nostra moto ci deve portare in zone diverse, ci deve aiutare a conoscere “L’altra Umbria” : quella del poco turismo, quella dei panorami, degli spazi silenziosi, dei borghi sperduti sui monti Sibillini.
Chi scrive è il passeggero di una Honda Varadero e non voglio dilungarmi con descrizioni dettagliate di strade, orari e percorsi giornalieri anche perché c’è chi lo sa fare in maniera perfetta, ma proverei semplicemente a trasmettervi le sensazioni di due motociclisti che amano follemente la natura, i panorami ed i luoghi poco affollati sempre che io ci riesca!
L’agriturismo dove alloggiamo è situato a Fonteneva appena fuori Norcia sulla strada per Preci ed è qui che ci dirigiamo subito il secondo giorno dopo il nostro arrivo.
Rombacciando su e giù per i tornanti sibillinici, la moto ci trasporta attraverso scenari aspri e boscosi ma anche su dolci e verdi colli dove pascolano mucche e pecore sotto la sorveglianza dei soli cani pastore che svolgono il loro lavoro con sonnacchiosa attenzione. La strada è molto dissestata e scomoda a tratti anche bianca e vediamo sfilare le località di Civitella, Rasenna, Forcella, posti arroccati fra il verde ed il cielo. Le prime baracche in legno, alcune ancora abitate, (conseguenza del terremoto del 1997), ci segnalano che stiamo attraversando la Piana di Colfiorito. Parlo con alcune persone che sono tornate da poco nella loro casa ricostruita di sana pianta e l’espressione dei loro volti sembra dirmi che sono appena uscite da un incubo. Mi consigliano di salire ad Annifo da dove si gode la vista dall’alto della piana appena da noi percorsa. Ci fermiamo, spegniamo il motore ed ascoltiamo il vento che, insieme ad alcuni nuvoloni neri nel cielo terso, fa un gioco di suoni ed ombre su questi monti che in agosto sono sgombri dalla fioritura.
Che pace! Qualche foto per i nostri ricordi e via verso Sellano dove anche qui è stato ricostruito tutto a nuovo perfino la strada che dal ponte che porta alla basilica.
Nella quiete della sera e dell’agriturismo gustiamo i sapori della cucina umbra, piatti semplici e genuini: la zuppa al farro e lenticchie di Castelluccio con verdure fresche, i secondi di norcineria cioè carne di maiale lavorata all’arte di Norcia, le crostatine della signora Paola ed il sorbetto alla mela verde di Rosetta.
Nonostante il tempo bizzarro ci costringa ogni mattina con l’imbottitura nelle giacche ed i caschi ben chiusi, riusciamo ugualmente a partire per i giri che ci siamo prefissati. Oggi la nostra meta è il Terminillo con i suoi 2.216 m. e la strada che va da Norcia alla sua cima è buona, deserta e si snoda fra tornanti e gole di una bellezza unica facendoci attraversare i paesetti che sembrano addormentati di Trimezzo, Terzone San Pietro lasciando Leonessa alla nostra destra. Il cielo è sempre più cupo, fa freddo ed a tratti scorgiamo le punte rocciose del Terminillo che bucano la leggera nebbia tutta attorno a noi. Avremmo voluto scendere a Rieti o portarci a Poggio Bustone ma cadono le prime gocce e ci conviene tornare a Leonessa per uno spuntino. Sono soltanto acquazzoni estivi ma li prendiamo tutti anche sulla strada del ritorno dopo aver visitato Cascia. Una domanda però è lecita: perché deve piovere in agosto e proprio durante le nostre brevi ferie?
La giornata che dedichiamo alle Fonti del Clitunno è invece splendida con il sole chiaro e ci permette di ammirare le limpide acque decantate da tanti poeti, però io che poeta non sono, nella mia fantasia le immaginavo diverse. A Trevi per un toast, decidiamo di fare ritorno a Sellano per un itinerario fra i monti lontano dal traffico e che è segnalato dopo Campello sul Clitunno. La due ruote si inerpica quindi su tornanti e curve ripidissime che in un battibaleno ci portano a quota 1000 slm fra Km e Km di bosco facendoci ammirare a destra e sinistra un panorama mozzafiato.
Vedendo Trevi e Foligno sotto di noi piccolissime, l’impressione è quella di essere in bilico su un crinale. Dopo Pettino si comincia a scendere e la statale che da Sellano porta poi a Borgo Cerreto è veramente bella da percorrere. In piazza a Norcia mentre oziamo aspettando l’ora di cena ci diciamo che è stata una gran bella scollinata.
Abbiamo visitato anche Visso sul confine con le Marche; Castelluccio e qui mentre scattiamo alcune foto al famosissimo Pian Grande, abbiamo modo di ascoltare il canto dei grilli che a migliaia animano questa piana immobile e stupenda. A Vallo di Nera, uno dei più bei borghi d’Italia, il rumore invece è il silenzio nonostante sia mezzogiorno. Degno di nota è Monteleone di Spoleto con la sua scalinata che approda su una piazzetta illuminata dal sole delle 14,00; anche questo borgo è quieto e caratteristico.
C’è un tratto di strada superpanoramico alternativo che va da Cascia a Norcia in circa venti minuti e che amiamo sempre percorrere quando siamo di ritorno all’agriturismo. Passa accanto ai borghi di Fogliano e Avendita e procedendo ad una velocità molto tranquilla, abbiamo modo di gustarci questo senso di libertà alla sola vista di tutto questo verde.
Oggi però si torna a Modena!
Ciao “Casale nel Parco dei Monti Sibillini”!!!...
Ciao Sig. Giovanni….chissà forse torneremo…da veri amanti dell’Umbria!
La E45 con i suoi perenni lavori in corso ci inghiotte e ci inghiotte anche l’acqua a catinelle nel tratto Forlì-Castel San Pietro Terme!
Il buon passeggero che è in me non fiata notando che, come al solito, quel burlone del guidatore non si ferma ad indossare gli indumenti antipioggia. Tanto poi l’aria ci asciuga! (dice lui)!
Vivere la moto è anche questo.

Daniela


Queste sono "due righe" scritte da mia moglie , amiamo l'Umbria e in particolare le zone meno conosciute ma altrettanto belle piene di fascino di storia e di Persone Vere.

Se puo' essere di aiuto .. - Lampsssssss
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