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Vecchio 04-01-2018, 17:40   #96
haemmerli
Mukkista doc
 
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ubicazione: Torino
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Credo che non se ne uscirà con un orientamento condiviso, sono posizioni troppo distanti.
Non c'è alcun dubbio che molte attività sono pericolose, e alcune lo sono molto più di altre.
Ed è altrettanto chiaro che definire un limite di inaccettabilità è impossibile.
Se una certa attività è esclusivamente individuale, e non richiede un tesseramento o una licenza, la responsabilità ricade solo ed esclusivamente sul singolo.
Ma se l'attività si svolge in un impianto, o necessita di una certa organizzazione, o prevede un tesseramento o una licenza apposita, la responsabilità ricade anche sul gestore, sull'organizzatore o sull'organismo sportivo che emana le regole del gioco e rilascia le licenze.
Non si spiegherebbe, se non fosse così, perché diavolo non sia possibile fare una gara di nuoto, o di corsa o di qualsiasi altro sport (persino il… bridge!) senza essere in possesso di un certificato di idoneità sportiva agonistica.
Che è senz'altro il frutto di un carrozzone che va a soldi, ma a qualcosa serve anche.
Uno potrebbe pensare:
"Ma se io sono cardiopatico e forse schiatto dopo mezzo giro di pista di atletica, e a me sta bene così, perché è la mia passione e mi sarò divertito fino all'ultimo, che gliene frega alla FIDAL?"
Invece no, chi organizza uno sport, a tutti i livelli, ha anche il dovere di evitare ai suoi adepti pericoli eccessivi, anche se la definizione del confine fra "accettabile" ed "eccessivo" non può essere così semplice da individuare.
Io gestisco una sezione di Tiro a Segno: pensate che, nel disgraziatissimo caso uno dovesse essere colpito per errore, potrei chiamarmi fuori perché l'errore non l'ho fatto io, e chi va in un poligono dovrebbe sapere che lì volano pallottole?
Vi garantisco che questo è l'incubo di qualsiasi presidente di un TSN, come pure di qualsiasi direttore di tiro.
E allora si dettano regole ferree, che sicuramente limitano la libertà individuale di giocare con la morte, ma io non posso andare in galera perché ho lasciato la libertà di agire pericolosamente.
Se vuole proprio rischiare lui e far correre rischi a qualcun altro, vada dove vuole ma non nel mio impianto.
haemmerli non è in linea   Rispondi quotando