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Originariamente inviata da cit
che bello vedere che anche qui c'è gente che ne sa così tanto di montagna ........
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beh è un po' quello che ho pensato io leggendo tutti gli interventi nel 3ad
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Scusa, ma Innocentemente non colgo il tono. Devo interpretarlo come serio o come sfott..
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da parte mia (non so per cit) sicuramente entrambe le cose....
piacevole trovare tante persone appassionate, sicuramente fa sorridere ma con un velo di amarezza leggere le condanne o assoluzioni di Alpinisti con le palle come angurie da parte di gente che l'alpinismo l'ha vissuto solo sulla sua poltrona leggendo i libri di tizio e caio
all'epoca della tragedia la moto stava in garage tanto, ma in compenso ero in montagna 100 gg l'anno con corda e ramponi
prima del libro, lessi il resoconto di krakauer direttamente su una rivista americana di alpinismo (la stessa che aveva pagato la spedizione di krakauer)
poi venne il libro, che lessi in inglese prima ancora che venisse tradotto in italiano..........poi ho letto quello di boukreev, sempre in inglese
non esprimo commenti sulle persone, a quelle quote non sono mai stato, sono arrivato al massimo su un 7000, ma mi è bastato per poterne tornare e sapere che quando sei a certe quote, indipendentemente da spedizione commerciale o meno, la differenza tra vivere e morire è solo un sottile diaframma molto più fragile che non a 3000 metri (per non parlare del cemento armato che può esserci a 200 mt). e che può essere facilmente spezzato da una decisione sbagliata.
le tragedie in montagna si son verificate anche senza le spedizioni commerciali (come dimenticare la tragedia di diemberger e julie tullis al k2 dieci anni prima????)
certo, l'unica cosa che deploro è che c'è gente che organizza le spedizioni ad un 8000 portando gente che con l'alpinismo ha poco a che fare, ma chè è in grado di pagare le decine di migliaia di euro necessarie
il guaio è che quando uno ha pagato certe cifre crede di poter aver diritto ad ogni cosa, e, se leggete attentamente il libro, krakauer stesso punta il dito su questo.......
ma è un po' la stessa cosa in tutti i campi, anche in moto....
la gente si illude di poter vivere qualunque avventura, visto che esiste qualcuno in grado di fargliela comprare.....
comunque il libro..... leggetelo, merita e fa riflettere