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Vecchio 03-11-2017, 18:04   #20
Antonio Tempora
Mukkista
 
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Masuleh – Qazvin
Km.285 In moto H3,52 Media Kmh 73,50




Partiamo da Masuleh salutati da tutti gli ospiti dell’albergo che continuano a chiederci di scattare una foto con loro.
Riscendiamo per la stessa strada fino a FUMAN poi deviamo per RASHT da dove prendiamo una strada a 4 corsie in direzione per RUDBAR.
Tempo bello, poco traffico, l’idea è quella di lasciare a Rudbar la strada principale nuova per QAZVIN in parte in costruzione per la vecchia N31 per GILVAN che porta a ZANJAN per poi procedere in direzione di SOLTANIYEH per visitare il Mausoleo di Oljatu con la sua cupola in mattoni che ha ispirato Brunelleschi per la sua del Duomo di Firenze.
Purtroppo la mappa caricata sul GPS non tiene conto, così come la mia cartina del 2008, delle numerose strade ed autostrade in costruzione, lo svincolo che mi segnala il GPS è chiuso e faccio avanti e dietro per più di 20 chilometri senza riuscire ad imboccare la strada giusta, così anche spinto da Lilli, che vedendo una bella strada a 4 corsie che fila diritto alla nostra meta non vede l’ora di arrivare in albergo, decido di saltare la visita e dirigermi direttamente a QAZVIN dove arriviamo all’ora di pranzo.
Ci fermiamo davanti all’ingesso di un bazaar che, nonostante sia Venerdì e ci troviamo in un paese Islamico “integralista” è aperto come tutti i negozi pieni di avventori.
Siamo vicini al deserto e fa molto caldo, parcheggio la moto all’ombra ed accendo il Samsung per ricevere il messaggio di Sepideh con il nome dell’albergo prenotato.
Ieri le ho chiesto di scegliere un albergo di categoria superiore, sarà questa la prima sosta di due notti e dopo tanti giorni di viaggio ci meritiamo una sistemazione migliore di quelle avute fino ad ora.
Non riesco a connettermi così entro in un negozio dove trovo un ragazzo che parla perfettamente l’inglese che con il suo telefono chiama Sepideh e si fa dire il nome dell’albergo, poi ece e cammina ad un posto di polizia poco distante e chiede ai poliziotti di portarci al nostro hotel.
Così andando dietro ad un poliziotto sulla sua piccola motociclettina arriviamo attraverso il traffico al MAR MAR Hotel, molto bello e con una splendida Hall-Reception.
Ringraziamo il poliziotto e parcheggiata la moto a fianco l’ingresso saliamo alla reception dove una ragazza in chador ci fa il check-inn in perfetto Inglese e ci fa accompagnare da un inserviente nella nostra stanza bella e moderna.
Ordino dal room service del cocomero che arriva subito, tagliato in fette senza buccia e freschissimo, chiedo ad una signora che si sta occupando della pulizia delle altre stanze altri asciugamani e torna dopo poco sorridente con una pila di accappatoi di spugna ancora caldi di bucato, è felice di vederci e chiede di abbracciare Lilli.



Mangiato il cocomero faccio una splendida doccia, apro la finestra e fumo il mio sigarino prima del solito lavoro al mio laptop ed il riposino pomeridiano.
Alle 19 scendiamo e chiamato dalla reception un taxi ci facciamo portare al bazaar che nonostante il giorno festivo è aperto ed affollato di gente.





E’ una costruzione moderna ed anche i negozi riflettono la tipologia dei clienti, in questa città sperimenteremo il livello economico dell’Iran, decisamente molto più alto delle nostre aspettative.











Facciamo amicizia con una troupe che sta scattando un servizio fotografico di moda e Lilli mi fa notare che le pose della modella andavano di moda negli anni sessanta!





Prendiamo un altro taxi e ci facciamo portare al ristorante suggerito da Sepideh e confermato alla reception del nostro albergo.
Il tassista sbaglia e ci lascia davanti ad un altro ristorante dove saliamo a chiedere informazioni, il proprietario gentilmente mi indica la strada ed anche con l’aiuto di Google Map in 10 minuti di passeggio arriviamo a destinazione: il NEMOONEH RESTAURANT.
Sono le 19,45 e non servono prima delle 20,00 così ci sediamo con una coppia iraniana con cui converso in Inglese.
Il ristorante è molto popolare tra le famiglie e gli studenti, una specie di fast-food ma con solo piatti locali, servizio rapido per pasti buoni, economici e veloci.
Finalmente ci sediamo ed ordino zuppa, insalata ed il piatto suggerito da Sepideh che a suo dire mangiava sempre qui quando era studente in questa città (ora vive a Teheran): il Gheime Nesar, uno stufato d’agnello servito con riso pilaf condito con spezie, mandorle pelate e tagliate, uva passa e ciliegie disidratate con una grattata di scorza di arancio.
A me piace molto ma Lilli lo trova troppo speziato.
Ordino una birra iraniana ma assaggiatala propendiamo per una più classica coca cola.





Pagato il conto, 12 euro, faccio chiamare un taxi che nel traffico di Qazvin, negozi aperti e gente che approfitta del fresco della sera per passeggiare e fare shopping, ci riporta in albergo.

https://youtu.be/MVKlaHO2UX8

Ordino un the che beviamo seduti comodamente nella splendida hall dell’albergo con i suoi enormi lampadari di cristallo.
Le recensioni su questo albergo erano critiche sui servizi e la cordialità della reception, noi invece abbiamo trovato personale gentilissimo ed efficiente.
Il guardiano del piccolo parcheggio davanti all’ hotel, che ha anche un garage, mi suggerisce di parcheggiare la moto al chiuso ma io la lascio dove si trova anche perché dentro e fuori l’albergo ci sono videocamere di sicurezza ad ogni angolo collegate ai monitor del portiere di notte.



Finito di fumare il mio sigarino torniamo in camera dove mi guardo un po’ di TV sintonizzandomi sul canale news Iraniano in Inglese prima di addormentarmi accanto a Lilli che già “ronfa”.
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Antonio Tempora
"Ama il tuo sogno ogni inferiore amore disprezzando" - Ezra Pound

Ultima modifica di Antonio Tempora; 03-11-2017 a 18:06
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