Oltre alle innegabili verità esposte qui sopra, credo che ci sia anche una componente nostalgica.
Quando gli attuali vecchi erano giovani, le auto le avevano il medico, il farmacista e il maresciallo dei carabinieri come auto di servizio, tutti gli altri in bicicletta o a piedi.
Avere la moto era un punto d'arrivo, oltre che un mezzo di trasporto; i giovanotti che si potevano permettere la moto (pensare di avere l'auto era...impensabile) erano guardati con invidia ed ammirazione, quasi fossero dei cavalieri senza macchia e senza paura.
Oggi l'auto se la possono permettere anche i giovanissimi e la moto ha perso l'aura di un tempo e si bada più alla praticità degli spostamenti che al fascino del mezzo.
Per i vecchi di oggi (ma preferisco definirli ex giovani) usare la moto è un po' come tornare ai bei tempi lontani della gioventù.
E, purtroppo, parlo con cognizione di causa...