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Vecchio 24-08-2017, 10:16   #44
Sali
Mukkista doc
 
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ubicazione: Valtellinese trapiantato a Monza
predefinito 16 Maggio 2017 – Merzouga - Zagora

16 Maggio 2017 – Merzouga - Zagora
Link al percorso: http://tinyurl.com/km9y326


Non contenti delle visioni serali delle dune, sveglia alle 05:30 per vedere l’alba! Inizio a fare qualche foto dal terrazzo che sovrasta il Riad. Il panorama con i primi colori dell’aurora è magnifico! La mia poca esperienza fotografica non permette di catturarne tutte le sfumature, ma vi assicuro che la levataccia viene pienamente ricompensata.





Scorgo nel terrazzo inferiore Danilo con la gamba sollevata sulla sedia. La caviglia fa male e anche l’aspetto non promette bene. Fortunatamente avevamo Voltaren, bende, e antidolorifici per cercare di tamponare la situazione in attesa di sviluppi.
Facciamo colazione e poi la tentazione di pestare la sabbia delle dune al fresco del mattino è troppo forte…




Mentre Danilo “ricompone” il piede all’interno dello stivale, faccio un veloce salto nel centro di Merzouga. Niente di particolare. Solo il rimpianto di non scendere più a sud quando ho visto l’incrocio per Taouz
vabbè, come dice Igor: “Non puoi vedere tutto in un solo viaggio! Lascia qualcosa, così avrai la scusa per tornare”. E credetemi, di cose da vedere ce ne sono parecchie!

Attraversiamo Rissani che è un cantiere a cielo aperto.
La tappa di oggi prevede strada normale fino a Tazzarine e poi avremmo dovuto cercare una pista verso Est prima di Ikul.

La strada è lunga e noiosa e inizia a fare caldo. E mi si rompe anche il supporto della GoPro che inizia a penzolare tristemente.
A Alnif breve sosta per un te ristoratore e per fare riposare le ossa. Ne approfitto per riparare il supporto della GoPro con il nastro americano che non può mai mancare!

Da bambino, in Valtellina, i motocarri erano una parte importante del trasporto merci (e non solo). Ora sono praticamente spariti. Rivederli qui in versione “moderna” suscita ricordi ormai sepolti…


Arrivati a Tazzarine facciamo benzina, tento di prelevare col bancomat (mai riuscito…) e chiediamo un po’ di informazioni sulla pista.
Superato il paese, ecco la pista che parte alla nostra sinistra!

Ci fermiamo per un consulto veloce e partiamo lungo il tracciato appena visibile. Si salta un po’ e dopo pochi metri Danilo si ferma. Il dolore alla caviglia si risveglia ad ogni sussulto. Torniamo sulla strada e scendiamo lungo la più tranquilla N12 fino alla periferia di Zagora. La condizione della gomma posteriore non è rosea, e fare tutto questo asfalto mangia-gomme non è l’ideale.

50 chilometri prima della nostra meta, vedo un pistone che fiancheggia a sinistra la strada asfaltata. E’ molto larga e dritta come una pista da atterraggio.
Non resisto! Mi ci fiondo e inizio a mangiare polvere! Credo segua il percorso della vecchia Parigi-Dakar.
Si vibra che è una gioia e gli avvallamenti fanno godere le sospensioni. Ho fatto delle riprese con la GoPro fissata sul faro, ma sono inguardabili!

Ma come tutte le cose belle, dura poco…

Arrivo alla periferia di Zagora alle 14:30 e un ragazzino in motorino si affianca e mi dice che il mio amico mi aspetta in un bar in centro… è incredibile come le persone del posto siano attente a tutti i movimenti che possano rappresentare per loro una opportunità.

Proseguo verso il centro e effettivamente trovo Danilo al bar sulla rotonda. Rapida ricerca sul web e troviamo lo Chez Ali con una bella piscina per togliermi di dosso la polvere.


E’ praticamente di fronte alla più grande officina per moto che ho visto in Marocco.
Un ragazzino che lavora li come meccanico si avvicina e mi dice in perfetto italiano “lavo e ingrasso catena 20 dirham”.
Rimando però a dopo. Ora dobbiamo scaricare.
Il caldo si fa sentire, eccome! In camera c’è il condizionatore, ma non amo troppo gli spazi chiusi.

Mi butto in piscina, ma dopo una mezzoretta sono già cotto.
Ne approfitto per fare ingrassare la catena, e su insistenza del ragazzino, le faccio fare anche una bella doccia rinfrescante.




Ci sarebbe da aprire un discorso sui costi, mance, regalie, etc. etc.
Quelli che per noi sono pochi spiccioli, qui valgono sicuramente di più.
E’ il mio primo viaggio in Africa in moto e non vorrei arrivare a semplici conclusioni, ma non mi piace fare la carità.
Preferisco spendere qualche soldo in più per un servizio o per un oggetto. Anche se non necessario.

Comunque ora la moto è perfettamente lavata e ingrassata!
Sotto la tenda nel giardino dell’albergo incontro un francese. Ha noleggiato una moto e sta facendo in solitaria questa zona del Marocco. Sembra conoscere molto bene questi territori e ci dilunghiamo su posti da vedere e sulle caratteristiche di un paio di GPS.

La caviglia di Danilo è sempre più beduina: bluastra! Cerco di convincerlo ad andare da un medico, ma dice che sta migliorando.
Cena e due chiacchiere con i francesi. L’albergo ha un garage dove mettere le moto per la notte.
La tappa di domani prevede di attraversare la zona del Jbel Saghro. Decidiamo di viaggiare assieme fino a Nkob e poi separarci.
Io lungo la pista, Danilo lungo la strada: appuntamento a Tinghir!
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KTM 1190R e Montesa Cota 123. Ex F800GS

Ultima modifica di Sali; 24-08-2017 a 10:22
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