Concordo con Smart.
Ribadisco, ancora una volta, che generalizzare per default possa rivelarsi tendenzialmente improvvido.
Viaggiare al di fuori della nostra "Comfort zone" implica il doversi rapportare, talvolta, con dinamiche antipatiche ed oggettivamente ingiuste, alle quali non siamo abituati, che generano apprensioni e dubbi sulla effettiva "Convenienza" nell'attuare un progetto di viaggio a cui teniamo particolarmente.
Il punto è che il "pacchetto" che stiamo valutando include queste "voci" anomale, di cui faremmo volentieri a meno, che sono inalienabili, inevitabili.
Sta a noi, alla nostra volontà, al nostro desiderio, al nostro "Coraggio", alla nostra "Follia", alla nostra "Paura", decidere se sarà la strada a prevalere o il timore di non essere all'altezza.
Ma per scoprirlo non abbiamo che un modo...
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Meglio il rimorso del rimpianto.
Ultima modifica di Lonesomedyna; 27-01-2016 a 17:20
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