Quoto mimmotal. Chi vuole la dimostrazione si studi la delta di Dirac (tipica del transitorio).
Ricordo che in tutte le applicazioni della tecnica i transitori sono i momenti più delicati: se mettete in moto / spegnete un motore 100 volte in un giorno e fate 100km in città, questo si usurerà di più che a metterlo in moto 1 volta e fare 2000km di fila (ovviamente non a manetta).
La lampadina vecchio stile "scoppia" quando la si accende non quando è già accesa (non sempre ma spesso).
Un calcio in culo (questo esempio mi è venuto spontaneo leggendo alcuni interventi, chissà perchè, comunque rende l'idea) fà più male che appoggiare il piede e spingere via.
E via dicendo.
Quote:
ho trovato dove c'è scritto di non far partire a spinta la moto perché la benza incombusta va nel cat: nel libretto di istruzioni del kawa. ma sempre nel libretto non parla di eventuali danni alla distribuzione, sarà prerogativa biemmevù.......
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Esatto, se leggete, io ho sempre detto che la mia affermazione riguarda SOLO la distribuzione del K e SOLO le trasmissioni cardaniche, progettate per partenze tipo quelle con frizione e non tipo quelle a spinta.
In questo secondo caso è intuibile la sberla che si prende la coppia conica ed anche le crociere a differenza di una partenza normale con frizione.
Per parare il colpo sarebbe bene mettere in VI piuttosto che in II.
Negli altri casi il problema della messa in moto a spinta riguarda solo la dipartita del catalizzatore (e se mettete in I e mollate di colpo la frizione eventuali danni alla catena di trasmissione finale), infatti per esempio in motoGP mettono in moto senza problemi a spinta (con l'avviatore sulla ruota).
Lì infatti non hanno nemmeno il problema del cat.
Poi ribadisco che l'antiscavalco potrebbe essere la causa della rottura dell'ingranaggio / albero superiore: come avevo già fatto notare, leggendo nei vari forum le rotture di tale ingranaggio / albero sono capitate a chi aveva già fatto l'aggiunta dell'antiscavalco.
Questo, secondo me, potrebbe essere causato dal fatto che la catena all'avviamento tende appunto a scavalcare (si "gonfia" per forza centrifuga); ma si ritrova l'antiscavalco aderente, si punta, si blocca e sforza sull'ingranaggio / albero superiore che si rompe.
Per effetto di quell'impulso di cui si parlava, che all'avviamento a spinta è maggiore rispetto a quello generato dal motorino di avviamento, la cui partenza è più "smorzata" vuoi per sua natura (spunto di un motore dc), vuoi per la batteria non sempre carica, vuoi per i cavi usurati, vuoi per il motorino sottodimensionato e/o spompato, a mettere in moto a spinta secondo me si rischia (e tralascio l'avanti/indietro che si può fare).
Per chi vuole le dimostrazioni, prima si studi quanto sopra, calcio in culo compreso, poi ne riparliamo.
E comunque anche a colui/coloro suggerisco di non mettere in moto a spinta il K.