Discussione: meda il giornalista
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Vecchio 21-09-2010, 20:23   #95
Guidomeda
Sono un C1 speriamo che mi passi!
 
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predefinito da Guido

Ciao,

sono Guido Meda e intervengo perchè un amico biemviusta, uno di voi, mi ha segnalato questa discussione. Che per la verità è un po' sempre la solita menata, alla quale non sfuggo. Non ho la pretesa di piacere a tutti, durante il mio mestiere non parlo solo ai motociclisti duri e puri, ma anche e soprattutto alla Gente, che è molta e non sa. Volete più tecnica, più sobrietà? C'è un prezzo da pagare, ma c'è il digitale terrestre che è in onda per ogni minuto di motomondiale che Dio manda in terra e ha un taglio decisamente rivolto al pubblico più esigente. Capisco che una personalizzazione tirata del racconto possa dare fastidio o piacere. Amen, non è questo il merito. Ciò che mi ferisce, soltanto un po', sono le considerazioni umane, che mi paiono fuoriluogo, fuori misura, poco compatibili per una discussione civilie tra appassionati. Tant'è, è roba vostra, ma io una riflessione ce la farei. Mi rendo conto che un ruolo come il mio espone al giudizio e ho una certa abitudine a prendere con beneficio di inventario sia i complimenti smisurati che le critiche feroci. Il fatto è che veder mettere in dubbio la competenza di Reggiani stona, se non altro per quei 16 anni di mondiale fatti, per le gioie raccolte, i dolori subìti e le battaglie condotte. Lui mi correggerà anche due su tre, come dite, ma è mio amico e gli amici ho l'abitudine di difenderli, soprattutto se vengono demoliti da chi un'identità e un passato non ce li ha o se ce li ha son ben nascosti. Sentir chiamare il dottor Costa "becchino" è degradante per chi lo scrive. Se uno si professa appassionato non può arrivare a tanto, non può non sapere cosa si debba a Costa, anche se è strano, bislacco, protagonista ed egocentrico. Fa il paio con l'augurio di vedermi in Afghanistan, che presumo coincida con la speranza di vedermi steso con una pallottola in fronte. Per così poco? E mia moglie che "non è fiera del marito e non vede l'ora di levarselo dagli gnononi"? Bello. Son fierissimo di lei, donna mitica e madre straordinaria dei nostri tre figli, l'unica speranza che ho e l'unica cosa a cui aspiro è che mia moglie sia fiera per ciò che faccio nella mia vita con lei e con loro e anche quando non ci sono. Al momento lo è. C'è poi chi dice che se ho un "sentimento reale" per la morte di Tomizawa dovrei tenerlo per me. In nome di che? Non ho pianto, ho cercato una misura per tirare dritto mentre tiravano dritte le gare e non lo auguro a nessuno. Ho spiegato come il paddock sia un paesone in cui ci si conosce e ci si frequenta per 120 giorni l'anno, che quando capita ad uno di noi è sempre un trauma. Forse come spiegazione non era abbastanza, forse avrei solo dovuto dire RIP come fate nei forum e farmi i fatti miei. Ma non è previsto. E' il bello del motociclismo, dove alcune cose saran magari poco chiare, ma dove il cuore e le sue tensioni hanno ancora un senso. Spero che non mi ricapiti più qualcosa del genere, è il peggio che ad un telecronista possa capitare, ma se dovesse accadere ancora, credetemi, non cambierò, perchè non lo so fare. Ci han definiti complici di un occultamento e persino gli anatomopatologi sono stati preceduti da sentenze e giudizi che non hanno avuto riscontri. E' stata fatta carne di porco, si è vivisezionata una frase di Lorenzo che altro non era se non il sentore comune che si diffondeva nel paddock dal primo secondo dopo la caduta. Oppure: se Lorenzo ha una fonte perchè non ci dice chi è e non ci aiuta a capire? A smascherare? Cosa non so, ma sarei tra i primi ad urlare lo schifo, senza rischiare nulla, se sapessi che non è andata come abbiamo saputo. Il fatto è che io stesso, mentre Porta e Beltramo (che la caduta non l'avevano vista) diffondevano dai box notizie rassicuranti, li ho richiamati alla realtà dicendo "ragazzi è morto". Mentre Tomizawa arrivava al centro medico vivo, poi andava in arresto cadiaco, poi iniziava una rianimazione doverosa per un corpo giovane e forte che ci dicono essersi protratta fino alle 14.19. Perchè per principio non dovremmo crederci? Cosa poteva importare a Costa e ai medici che facevano il massaggio cardiaco se la la MotoGp partiva o non partiva? Voglio dire che la fretta di giudicare a volte ci rende peggiori di coloro che giudichiamo e non dovrebbe bastare un nickname a renderci tutti sereni di ciò che diciamo e facciamo. Non è civile, non è costruttivo, ma ciò che è più importante non è umano. Scusate l'intrusione. Un caro saluto a chi c'è e anche a chi non c'è.

Guido

p.s.: mi sarò anche montato la testa, ma non sono autoreferenziale, non credo di dover essere giudicato perchè faccio tutto corso Sempione su una ruota o per i tempi che stacco in pista. Se mi percepite motociclista oppure no non è un grande problema. Ho dei colleghi che si sentono motociclisti fighissimi e lo raccontano in pubblico, salvo poi risultare ridicoli al cospetto del più fermo dei piloti veri. Che senso ha? Boh, eppure forse hanno ragione loro.
Guidomeda non è in linea