Discussione: Elefante 2010
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Vecchio 07-02-2010, 16:10   #136
R72
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IN RUST WE TRUST
giovedì 28 gennaio 2010 ore 5.30 am
Sveglia alle 5.30, vestizione, colazione, tiro fuori la moto dal garage cercando di non scivolare sulla maledetta lastra di ghiaccio che si è formata lì davanti nonostante il sale messo la sera prima. Ora che ho finito di caricarla e ingrano la prima sono le 6.37, ca@@o, alle 7.00 devo essere a Modena nord! Ci arrivo alle 7.05, è un ritardo accettabile, i Winterbikers dovrebbero avermi aspettata. Anzi, fanno di meglio, arrivano alle 7.12. Si fermano a fare benzina quando a Gianni si spezza la chiave nel tappo del serbatoio, che kiulo! Intanto che scassinano l'ST1300 per vedere se la seconda chiave è in qualche vano porta oggetti, via telefono si scopre che è a Faenza. Per fortuna il figlio di Gianni ha la possibilità di portargliela, così Gianni e Lele, il qualche carica il Nobilsignore, restano alla Secchia ad attendere mentre il resto del gruppo parte verso nord capitanati da Giorgio. Sosta a Paganella, incontriamo i primi gruppi di motociclisti; sono le 9.30 circa e Gianni è partito da 10 minuti. C'è sole, proseguiamo il viaggio, sosta alla barriera de Brennero ad attendere Marachella che ha dovuto fare una sosta non prevista; qui incontriamo Nicola e Mary, li rivedremo a Passau. Riprendiamo la strada, guardo l'orizzonte, tra le montagne sbucano nuvole che mi mettono timore della neve, il meteo dice che da qui in poi sarà più dura, vediamo. Sosta bollino alla solita ads, sosta al ponte Europa e finalmente sosta pranzo a Vomp. Nevica ma le strade sono messe bene, si fanno i 120 km/h. Mangiamo un panino al volo e quando ci stiamo vestendo arrivano Gianni e Lele, molto bene, si parte tutti insieme dopo che anche loro hanno mangiato. Han fatto a scheggia a venire su in due moto soltanto. Gianni riprende il comando e ci guida attraverso l'Austria e la Baviera come sa fare lui, ad ogni incrocio si ferma e controlla che ci siamo tutti, sembra un pastore con le sue pecore! Il tempo tutto sommato è bello, le strade statali sono messe bene, c'è neve solo dove la porta il vento ma sono pochi metri alla volta. Con noi viaggiano anche i Zawai, in macchina con tutti gli strumenti perché venerdì sera suonano al mattatoio, che evento! Ultima sosta a 40 km da Passau, il sole sta calando, spero di non aver problemi di visibilità. A Passau troviamo la prima neve, qui non hanno pulito le strade granché bene, vado pianino per aver maggior spazio di frenata. Quando ci infiliamo nel centro città per arrivare all'hotel temo il connubio neve su pavè, ad un incrocio Giorgio va a sinistra, Gianni a destra, Marachella si mette di traverso perché prima stava andando a sinistra poi invece a destra, io sopraggiungo e temo il botto, invece mi fermo, lui passa e io anche. In ogni caso il tutto sarebbe avvenuto a velocità che si può definire lentezza, i danni sarebbero stati minimi. Parcheggiamo dentro all'edificio e ci facciamo assegnare le stanze, io ho una singola in fondo al corridoio dei cattivi, cavoli, è lunghissimo, sembra un labirinto. Piccola e confortevole, una regina nel suo regno, faccio la doccia e, vestita in borghese finalmente, fino alle 19.30 faccio una vasca nel centro commerciale che c'è dietro all'hotel. A quell'ora si va a cena, al gruppo si aggiunge anche Otta, che non vedo da anni e anni, a Sant'Angelo in Vado se non ricordo male. Attraversiamo il centro di Passau passando di fianco a mucchi di neve accumulati nella zona pedonale, ho sempre visto questa città solo di sera ma anche di giorno e in estate dev'essere un gioiello. Al ristorante quest'anno non si sbagliano ordinazioni, tutti gli stinchi che hanno, otto, e nove Wienerschnitzel. Durante la cena chiacchiero di Russia e usi e costumi russi con Luca, il chitarrista dei Zawai; altre chiacchiere meno belle mi mettono al corrente del perché non vedo uno degli Gnoranti da un po'... Dopo cena alcuni vanno in fumeria, altri, tipo me, nel pub irlandese. Mi trovo al tavolo con il cantante, Bernie, e il batterista, Sauro, dei Zawai. Scopro così che lo strano accento di Bernie è dovuto al fatto che lui è scozzese! Con loro parliamo tanto di musica, quella bella che mettono su in questo pub. Dopo poco che gli altri arrivano dalla fumeria si va in discoteca ma questa volta mi accodo al NobilSignore e andiamo direttamente a dormire, sono un rottame.
venerdì 29 gennaio 2010
Non so a che ora sia la punta per stamattina ma alle 8.00 apro gli occhi quindi mi vesto e vado a fare colazione, alcuni già ci sono ma non tutti. Bene, non sarò io a farmi aspettare bensì Otta, che quando siamo già tutti col casco in testa e la frizione tirata apre la finestra e dice: “dieci minuti!”, va beeeeene. Intanto nevica, Anna via sms dal raduno dice che nevica ma la strada in città a Passau è messa meglio. Partiamo alle 10.12, seguiamo Gianni diligentemente fino a Schollnach, da qui si salvi chi può. Il paese fa una curva a gomito a destra, questa precede una salita. In questo incrocio vedo dei motociclisti fermi, io seguo i miei fino a che posso, c'è una salita ghiacciata che miete vittime, mi trovo a dovermi fermare a metà mio malgrado, nevica un po' di più, le tracce nere nell'asfalto sono un miraggio. Alcuni romagnoli sono dietro di me, altri davanti, io tento di mettere le fascette ma il tirafascette alla seconda fa cilecca, Mary e suo marito mi danno una mano con queste e da loro imparo che Gianni ha intenzione di aspettare lo spazzaneve, saggio. Giorgio riesce ad arrivare fino a dove sono io ma una freccia rotta sulla sua moto mi fa capire che non è dell'umore adatto per andare avanti. Otta con il Suzuki 1100F va avanti scodalando, cercando con la ruota dietro di finire contro la neve ammucchiata sulla destra della carreggiata per sbandare di meno. Lele torna indietro per vedere la situazione, tanto lui ha sci e catene e fa quel che vuole, compreso ribaltarsi causa inversione a U troppo stretta; mi dice che Gianni è all'incrocio che ci aspetta. Giorgio e Otta però hanno deciso di averne a basta e di tornare a Passau, prima però mi comunicano che mancano 8,3 km a Solla. Io non torno indietro, manca troppo poco, vado avanti come posso, intanto si sono fermate tante altre moto a mettere le catene, le corde da tapparella, i ganci elastici da portapacchi. Lo spazzaneve è passato più volte ma nonostante ciò auto, camion e bus pattinano, io anche, la motoretta continua ad intraversarsi ogni volta che cerco di andare avanti, ci sono 0 gradi ma sto sudando, faccio pochi cm alla volta, quando sbanda freno e mi fermo e torna indietro un pochino, cerco di mettermi nelle tracce lasciate da auto e spazzaneve ma non c'è verso, sotto alle tracce c'è il ghiaccio. E, come cantano gli Stadio, “è bellissimo, continua a nevicare”, bellissimo un corno ma non riesco a togliermi questo ritornello dalla testa. Arrancando, arrivo all'incrocio, Marachella molto gentilmente mi fa dono di un elastico verde da portapacchi, fermato alle razze con due fascette, non copre tutta la circonferenza della ruota posteriore ma da qui in poi in prima, in discesa, in salita, in curva la moto non sbanda più. Grazie infinite Marachella. Mi passano tutti perché vado veramente piano ma quel che conta è che arrivo a Solla senza andare in terra, non come quel GS1200 italiano che mi ha passata in curva e dopo poco lo trovo fermo in mezzo alla carreggiata sul laterale, chissà perché. A Solla resto ferma alla sbarra ad attendere qualcuno che mi porti la moto dentro al raduno. A tempo perso faccio una botta di conti, per fare 8,3 km ci ho messo un'ora e mezzo, non male come media. Mentre son persa nelle mie seghe mentali arrivano Mauro e Federico, quest'ultimo ha l'onore di guidare un R65 in Baviera in queste condizioni. Dopo pochi metri lo faccio fermare perché l'elastico ha ceduto, lo taglio prima che si arrotoli al monolever. Riparte e lo perdiamo di vista velocemente, lo ritroviamo dopo l'imbiss esterno, piantiamo la moto con la ruota dietro nella neve, scarico e andiamo verso l'entrata. Incontriamo Lele col NobilSignore che parcheggiano proprio di fianco alla moto di Anna! Il Basic è coperto di neve, poverino. Li saluto e mi mollo giù per raggiungere la proprietaria del ferro, nonché mia compagna per la notte in tenda. Ah, che belle cose ritrovarsi qui, pago il braccialetto e andiamo subito all'accampamento di Amedeo, fatto di teli in cellophane grosso ancorati ad un Apecar con un bottazzo dell'olio adattato a stufa. Mi accolgono con un “What do you want?” che non comprendo ma mi viene spiegato che non è come sembra, non vuol dire “che ca@@o vuoi?” ma “quello che vuoi”, ah, ok. Mangio un po' di formaggio perché mi sono completamente scordata di pranzare, la faticata mi ha fatto dimenticare che esiste fame. Fino a che c'è luce giro da un accampamento all'altro, a vedere che novità sono state inventate quest'anno per sconfiggere il freddo, un trike monta una tenda sopraelevata su una maggiolina, chi lo ferma? Sono stata tanto brava a non cadere in motocicletta quanto pistola a picchiare il sedere in terra tre volte, maledetto ghiaccio. Cerco l'accampamento dei WB ma non lo trovo, cavoli, questa carenza mi disorienta! Girando in su e in giù imparo che il Lupo sta arrivando, è per strada e che i Zawai suoneranno alle 22.00 al mattatoio, bene. Torno sotto la tenda dei bresciani e per mangiare un cubo di cioccolata fondente mi affetto un dito, basta io giocare coi coltelli, la cioccolata era buona però. Alle 21.30 io e Holler ci incamminiamo verso il mattatoio, servirebbero le ciaspole con tutta questa neve. Arriviamo che il concerto è già iniziato, è pieno stipato di gente ma per fortuna abbiamo i tavoli “Winterbikers reserviert”, mi siedo di fianco a Mary, mi offrono una cocacola, mi imbratto le mani per sgasarla, mi godo la musica, che pare essere di gusto della maggioranza della gente che è qui, AC/DC, Deep Purple, Steppenwolf e altri gruppi che non ricordo ma che emozionano parecchi. When the music is over le luci non si spengono ma io torno in tenda, non so che ora sia ma mi diranno essere un orario compreso tra le 2.00 e le 3.00 am. Pochi metri dopo la sbarra un ragazzo prima cade in ginocchio poi si prostra, dev'essere sfinito dalla salita, tento di fargli coraggio dicendo che mancano solo 200 metri a Solla, mi dà un 5 e riprende il suo cammino. Nevica, è buio ma ci si vede, la luna è piena sopra le nuvole, cammina cammina vedo la luce in fondo al tunnel. No, è un GW 1800 sidecar che si è piantato fra ghiaccio e neve, sono due ragazzi russi e riusciamo un poco a capirci, gli dico che avviso l'organizzazione del loro problema e li saluto. Do la buonanotte a Priscilla che se la dorme sotto al suo spesso lenzuolo bianco. All'entrata avviso l'organizzazione in merito alla situazione del GW1800 ma mi rispondono che fino alle 8 della mattina successiva non se ne parla. Dai ragazzi romagnoli l'indomani imparerò che gli hanno dato una mano loro a spingere il sidecar alle 5 di mattina. La tenda di Anna è in pendenza ma noi dormiamo di traverso, riesco a non crollarle addosso mentre dormiamo e ho pure i piedi caldi, che meraviglia.
sabato 30 gennaio 2010
Alle 10.00 mi sveglio e faccio su sacchi a pelo e materassino, così son spiccia. Attraverso il telo della tenda l'impressione è che si sia il sole, metto la testa fuori, c'è per davvero, la qual cosa fa decidere ad Anna di partire nel pomeriggio verso Monaco per avere la certezza matematica di rientrare domenica sera. Sotto al tendone invece c'è il tè caldo, faccio colazione e vita da raduno, cercando gli accampamenti degli altri, scoprendo che il WB sono di fronte al Lupo, che di fianco ai WB ci sono da un lato Giorgio di Bologna con i suoi amici e dall'altro un altra falange del motoclub Quarrata. Proprio mentre sono dal tendone di Giorgio arrivano i bolognesi, a piedi perché dopo gli ultimi km della sera precedente sono un po' provati, li capisco. Saluto Anna e Holler che partono alla volta di Monaco, io invece carico la moto aiutata da due reggiani, poverina è coperta di neve. Torno al raduno, saluto tutti gli accampamenti, ringrazio per l'ospitalità e insieme ai bolognesi torniamo verso la Gasthaus Schiller. Ovvero, finisco di caricare Priscilla, Bonna la guida fino alla sbarra, loro si fermano alla Gasthaus Sonne di Solla per una birra e io mi avvio a Innernzell. Proprio mentre siamo alla sbarra arrivano Cristian e Davide, saluti veloci che tanto parleremo durante la cena. Davanti al piazzale della Gasthaus, tutto bello ghiacciato e innevato, vedo dei ragazzi che spostano delle moto, chiedo loro aiuto per portare la moto lì. Taglio via i residui di elastico verde, la scarico, la metto in garage e porto i bagagli nella camera che Frau Schiller mi ha assegnato nella dependance. Che bello, posso svestirmi un po', tutte le protezioni servono ma quando c'è da camminare son troppo scomode. Una volta in borghese decido che non posso più fare a meno di elastici verdi, quindi, dato che c'è ancora luce, vado dal benzinaio a comprarne almeno un paio, non può non averne; ne compro due coppie e due dolci della Milka. Oh, adesso ho tutto quello che mi serve, torno in Gasthaus e lungo la strada incrocio i fedeli che escono dalla messa. Mi metto nella Gaststube di Frau Schiller e ordino una coca, scrivo intanto che aspetto gli altri, dovranno pur tornare prima o poi. Il primo è Davide, è arrivato alla sbarra ma non è entrato al raduno, si è perso per le stradine qui attorno e ha fatto 70 km, col sidecar strada bella o brutta non glie ne può fregare di meno. Gli altri bolognesi arrivano a grappoli, Giorgio e il suo amico di Milano, che hanno smontato il campo (trainando fuori dal raduno il carico posto su di un tavolo rovesciato con l'ADV1200), poi i podisti che si sono fatti dare un passaggio a rate. Alle 20.30 si cena, omelettesuppe (un po' scarsina a dire il vero), fettine di maiale con salsa e taglioline, verdure e mini macedonia. Alle 23.00 sono già sotto al Betten.
domenica 31 gennaio 2010
Ho puntato la sveglia alle 8.15 ma mi sveglio da sola alle 7.00 in punto. Senza indugio mi vesto e vado a fare colazione per vedere oltretutto chi c'è e a che ora si parte. Sono la prima, Milch und Kaffee, due panini bianchi, burro e marmellata, perfetto. Il primo ad arrivare è Davide, lui e Cristian rientreranno l'indomani, percorrendo strade statali; poi arrivano gli altri, ok, non sono in ritardo rispetto al gruppo. Finito di mangiare, mi preparo, carico la moto e chiedo a Claudio se può andare a farmi benzina, io non mi azzardo perché il piazzale del benzinaio è coperto di neve. Alle 9 circa si parte, siamo in otto, nevica un po' ma dopo pochi km smette. A me però sorge un problema, Priscilla ai 50-60 km/h sbacchetta, perché? Già non funziona il blocca sterzo, adesso questa, spero solo che non sia un impedimento grave per il rientro. All'imbocco dell'autostrada metto al corrente BB di questo inconveniente, lo seguo a ruota fino a Monaco ai 110 km/h, la cosa incredibile è che gli altri anni è sempre stata una velocità critica per Priscilla, adesso no, meglio così. Viaggiamo in convoglio solo io e lui, Pigi è davanti a tutti, poi ci sono Claudio, Bonna e MaxN, dietro abbiamo Fabio e Bicchierino. Quasi arrivati a Monaco in corsia di emergenza vedo il trio di cui sopra, magari stavano aspettando noi... A Vaterstetten benzina e pulizia visiere, di fianco a BB c'è un GS1200 che scopro essere di PR, più precisamente di Traversetolo, allora gli dico che conosco la zona perché ho un amico a Vignale, lo conosce pure lui e gli lascio l'incombenza di salutarmelo. Intanto arrivano anche i tre nostri che erano in corsia d'emergenza, imparo così che Bonna è rimasto senza benza e Claudio lo ha spinto per circa 15 km. Quando ci siamo tutti spiego al gruppo il mio problema di “chattering” e Claudio da qui in poi mi starà a ruota, se serve lasciare Priscilla da qualche parte che almeno io torni a casa. Fino ad ora abbiamo viaggiato col sole, temperature attorno a -4°, si va bene, la prossima punta è all'area di servizio Trens. Ci sono nuvole all'orizzonte in Austria ma disattese, il sole ci accompagna anche qui, sms da Bologna invece raccontano un'altra storia, in città nevica da stamattina, che situazione surreale. A Trens ritroviamo Fabio e Bicchierino, ora ci siamo tutti, è abbastanza presto e il sole è ancora con noi, incontro Samuele che mi racconta che a Parma hanno sospeso la partita di calcio per neve ma che adesso le strade sono belle. A Bologna dicono che nevichi ancora, speriamo bene. Sosta successiva Garda ovest, le moto sono incrostate di sale il modo impressionante, i nostri vestiti pure, soffro per Priscilla. Gli sms che arrivano da Bologna dicono che ha smesso di nevicare da un'ora e mezza, molto bene, ci sarà il ghiaccio. Da qua farò strada io fino a Bologna; nel mantovano da lontano intravedo una nuvola sospetta giusto sopra l'asfalto, penso a una nuvola d'acqua sollevata dalle auto, solo che vedo questa “nuvola” andare avanti, capisco così che è uno che ha fuso. Finalmente il pistola lo capisce e si ferma in corsia d'emergenza. Questa nuvola però si fa più densa e il vento la porta proprio sulla carreggiata, attimo di panico quando ci passo in mezzo che nel frattempo Claudione mi ha passata e non vedendo niente ho il terrore di tamponarlo. Non succede niente del genere, proseguiamo fino al tramonto, arrivando a Borgo Panigale alle 18.00, abbiamo fatto prestissimo. Il tratto più insidioso è proprio la strada di casa, pista di pattinaggio su ghiaccio ma ormai è andata. Gran bell'elefante.
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R1200R Windy - GSX750F moto-ski Armin
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